Urla e quasi rissa in consiglio comunale nell'Udc fra Carmela Minuto e Pino Amato
MOLFETTA – 19.12.2002
Atmosfera tutt'altro che natalizia nell'ultimo consiglio comunale. Nervi a fior di pelle e urla seguite da imbarazzanti silenzi. Protagonisti il presidente Pino Amato e la consigliera Carmela Minuto (nella foto). Che tra i due non corresse buon sangue era risaputo, ma che si potesse coinvolgere il Consiglio in una questione prettamente di partito e, dunque, interna o addirittura personale non era prevedibile.
Oggetto della contesa l'adesione e la costituzione del nuovo gruppo consiliare UDC, a seguito della nascita di tale schieramento a livello nazionale. Con una lettera alla presidenza la Minuto, preziosamente assistita (telecomandata, diremmo) nell'animata discussione dal marito-assessore Luigi Panunzio, aveva ritenuto di precisare il proprio diritto ad essere nominata capogruppo; Amato, avvalendosi della facoltà di interpretazione attribuita al presidente del consiglio dall'art. 21 dello Statuto Comunale, investiva di tale qualifica l'altro consigliere Mauro De Robertis.
Battibecchi, inciampi grammaticali, botta e risposta e un signore del pubblico sulla sessantina lasciava l'aula indignato: “E' proprio uno schifo”.
Dopo il reiterato invito dei vari Sallustio e Fiorentini di lavare in casa i propri panni sporchi e di passare ad esaminare i punti all'ordine del giorno, il presidente trovava il modo di polemizzare anche col consigliere nonché vice presidente De Bari, accusato da Amato si snobbare spesse volte gli incontri istituzionali a cui era stato invitato a partecipare: voci grosse, visi violacei e gonfi di rabbia. Drin, drin: suonava il campanello.
Si passava alle interrogazioni ed alle interpellanze e la Sasso ribattezzava l'Assessore Ancona come l'Assessore “Chi l'ha visto”: altra bega. Il consiglio era iniziato da appena un'ora…
Eugenio Tatulli