Uno stallo irregolare a Molfetta. Un lettore scrive a “Quindici”
MOLFETTA – Un lettore segnala a “Quindici” una situazione incresciosa di uno stallo cittadino.
Ecco la sua lettera: «Spett.le Redazione QUINDICI MOLFETTA
Quale lettore assiduo ed attento della stampa on line in particolar modo di QUINDICI-MOLFETTA, la segnalazione pubblicata dal giornale del concittadino che ha reagito alla chiusura al traffico della strada pubblica denominata vicolo I San Sigismondo che consente lo sbocco carrozzabile in Piazza Vittorio Emanuele per coloro che provengono da Piazza Sant'Angelo ha avuto un risultato sorprendentemente positivo ed inaspettato.
Pertanto intendo cortesemente che venga proposta la pubblicazione di una incresciosa situazione che si è venuta a creare in strada privata obbligatoriamente aperta al pubblico per convenzione edilizia della costruzione realizzata a suo tempo che riguarda esclusivamente l'accesso pedonabile, in quanto è stata oggetto di trasferimento di stallo disabile personalizzato da suolo pubblico a suolo di proprietà privata super condominiale su richiesta dell'interessata inquilina che ha inoltrato la richiesta alla Polizia Locale, come deve avvenire di regola, ma temo proprio che il risultato ottenuto non sia proprio quello previsto dalle vigenti leggi in materia in considerazione che l'ubicazione nuova non è suolo pubblico.
Questa situazione incresciosa si trascina dal 2.08.2021 senza che ci siano stati resi noti proponimenti da parte di chi di dovere per il trasferimento dello stallo nel più vicino suolo pubblico.
Allego foto dello stallo ubicato nella strada indiscutibilmente privata in quanto mantenuta da tutti i proprietari da 44 anni, come la segnaletica verticale che delimita l'inizio della percorribilità con denominazione Via Matilde Serao davanti al civico n.27
Auspico di ottenere il medesimo risultato del precedente citato con un solo rammarico di non aver chiesto nell'immediatezza la pubblicazione illudendomi della reazione in tempi ragionevoli di chi di dovere.
Un caro saluto a tutti gli abituali lettori di codesta testata giornalistica».
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