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Una via crucis d'arte a Bitonto  
15 marzo 2007

Un concerto per voci liriche e pianoforte (il 5 aprile, Giovedì Santo, alle 20.30) e una performance artistica urbana per le strade del centro cittadino (il 15 aprile alle ore 11.30) inaugurano e salutano a Bitonto la mostra “Crocevia”. Passo a passo al cuore della passione contemporanea” nella chiesetta medievale di Santa Caterina d'Alessandria, a cura di Francesco Paolo Del Re e realizzata con il patrocinio del Comune di Bitonto, in collaborazione con l'Associazione Culturale Agorà. Il Giovedì Santo, giorno del pellegrinaggio ai sepolcri tradizionalmente allestiti nelle chiese, si apre a Bitonto, in una suggestiva chiesa del centro antico, una mostra collettiva di giovane arte che vuole contribuire con un approccio laico e contemporaneo alle iniziative che si rinnovano in occasione della Settimana Santa. La mostra è dedicata a una rilettura originale delle figure e delle metafore della Via Crucis: la Passione e le passioni dell'uomo contemporaneo vengono evocate attraverso sedici opere che portano la firma di Marcella Adago, Zaelia Bishop, Alessio Bogani, Giuseppe Malerba, Giuseppe Naglieri, Francesco Paolo Ruggiero, Cosimo Terlizzi, Fernanda Veron. Sono artisti provenienti parte dalla Puglia e parte da tutta Italia, per una mostra dal respiro nazionale che propone una diversità di tecniche, di peculiari scelte stilistiche e linguaggi espressivi, che vanno dalla pittura alla videoarte, dall'installazione alla fotografia, dalla performance all'elaborazione grafica digitale. Come spiega Francesco Paolo Del Re, curatore dell'iniziativa, la collettiva “affronta le figure e le metafore della Via Crucis con un approccio problematizzante: per definire attraverso l'arte le esperienze di una passione contemporanea, si dà corpo e fiato a un sentire laico che ribalta la metafora della croce nel simbolo dell'incontro, dell'incrocio delle strade, del crogiuolo di esperienze”. I temi affrontati dalla mostra vanno da problemi sociali, come il pregiudizio, la pena di morte, l'eutanasia, le stragi mafiose, a riflessioni su tematiche più generali o intimistiche, come l'elaborazione del lutto, la sofferenza, la fragilità dell'uomo, i ricordi e gli affetti privati. Alcune opere hanno al centro la figurazione, altre sono più materiche o cercano di stimolare altri sensi oltre la vista. Nel complesso “Crocevia” non vuole essere una mostra di arte sacra, pur avendo a che fare col sacro, e guarda anzi in alcune delle opere presentate ai linguaggi della pubblicità e all'estetica della cultura di massa. Per il concerto dell'inaugurazione, il 5 aprile, prestano le loro voci il soprano Angela Cuoccio e il tenore Gianni Leccese, accompagnati al pianoforte dal maestro Emanuela Aymone. La performance urbana di Cosimo Terlizzi invece, intitolata “Dieci modi di arrendersi. Una riflessione sulla necessità della resa”, porta in una strada del centro di Bitonto, la mattina del 15 aprile, dieci performer che usano i loro corpi per mettere in scena un'antologia delle figure della resa, attinte all'iconografia cristiana e musulmana e alle immagini della cronaca nera.
Autore: Pasquale Dioguardi
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