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Una preghiera per l'Ucraina nella diocesi di Molfetta
09 marzo 2014
MOLFETTA
- «Che cosa succede in Ucraina? Giungono notizie sempre più allarmanti e c'è fortissima tensione con il presidente russo Putin che considera illegittimo il nuovo governo di Kiev e invia truppe in Crimea. Il 16 marzo la Crimea voterà per staccarsi dall'Ucraina e confluire nella Federazione russa. Dura la reazione di Onu, Unione Europea, Stati Uniti. La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana chiede che in tutte le chiese domenica 9 marzo ci sia un’intenzione di preghiera per la pace in Ucraina (
vedi comunicato CEI
). La preghiera a cui invita la CEI vuol essere anche un segno tangibile di vicinanza alla numerosa comunità di ucraini residenti in Italia, comprensibilmente preoccupata per la sorte di familiari. Intanto si è costituito anche un gruppo di lavoro che vede coinvolte diverse Caritas nazionali europee, inclusa Caritas Italiana, che da anni sono impegnate sul territorio con programmi di sostegno alla popolazione ucraina.
Dal canto loro i rappresentanti delle Chiese e delle organizzazioni religiose dell'Ucraina (ortodossi, greco-cattolici, avventisti, evangelici, ebrei, cattolici e musulmani) nel ribadire in un documento congiunto i sentimenti di fraterna amicizia tra il popolo russo e quello ucraino, invitano tutti alla solidarietà e alla preghiera e chiedono alla Russia e all'intera comunità internazionale di porre fine ad ogni azione militare che considerano come un'invasione e una "brutale interferenza" negli affari interni del loro Paese. "Vi chiedo di pregare ancora per l’Ucraina - aveva detto anche Papa Francesco dopo l'Angelus di domenica 2 marzo - che sta vivendo una situazione delicata. Mentre auspico che tutte le componenti del Paese si adoperino per superare le incomprensioni e per costruire insieme il futuro della Nazione, rivolgo alla comunità internazionale un accorato appello affinché sostenga ogni iniziativa in favore del dialogo e della concordia". Intanto si è costituito anche un gruppo di lavoro che vede coinvolte diverse Caritas nazionali europee, inclusa Caritas Italiana, che da anni sono impegnate sul territorio con programmi di sostegno alla popolazione ucraina» (da una nota di Caritas Italiana). Anche la nostra diocesi accoglie l'invito della Conferenza Episcopale Italiana e si impegna domenica a riservare adeguato spazio alla preghiera.
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NO EURO
10 Marzo 2014 alle ore 11:35:00
SI,PREGHIAMO PER L'UCRAINA!CHE SI RAVVEDA E NON VENGA A FARSI SPOLPARE VIVA DALLA U.E.!PREGHIAMO PERCHE' SCELGA DI RESTARE CON LA RUSSIA!
Rispondi
Sono stato ragazzo dell'Azione Cattolica
10 Marzo 2014 alle ore 07:47:00
"A mali estremi, estremi rimedi" afferma la saggezza popolare. La storia umana non è scritta da nessuna parte: non nel passato, poichè ciò che è stato scritto su di essa sono solo testimonianze molto filtrate dal vaglio del potere, dall'informazione e dal caso. La storia reale degli uomini e più profonda e più misteriosa. Tantomeno la storia è scritta nel futuro, anche se profeti e intellettuali ne possono predire gli avvenimenti. La storia umana è nelle mani della stessa umanità, anche quando è retta da forze e ideali che essa stessa non controlla. "Dio lasciò il mondo alle dispute degli uomini" dice un testo della Bibbia nella sua versione latina. Se è certo che quasi sempre le minorenze dei più valorosi, dei più intelligenti o di coloro che si fanno meno scrupoli hanno retto i destini della storia, quando si solleva la protesta popolare poichè è stato oltrepassato il limite di ciò che si può impunemente manipolare, l'umanità stessa prende il destino nelle proprie mani - anche se non sempre per il suo bene. E' quanto sembra stia succedendo ai nostri giorni. Stiamo esaurendo le risorse interne della civiltà tecnocratica attuale.
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