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Un lettore di
Quindici denuncia
: deturpata piazza S. Francesco d'Assisi a Molfetta
12 giugno 2009
MOLFETTA -
Ci scrive un nostro lettore per denunciare una situazione anomala che esiste in piazza San Francesco d'Assisi a Molfetta, ma che riguarderà anche altre piazze. Ecco la lettera: «Sono un lettore di Quindici on line da molto tempo, e visto le continue denunce e l'interesse che porta questo spazio alle problematiche della città, vorrei anch'io denunciare pubblicamente come in questa città tutti possono impossessarsi di aree pubbliche e tutti possono fare quello che vogliono senza chiedere. Qualche tempo fa, gli abitanti di Via S. Francesco d'Assisi, hanno mandato al sindaco una lettera, con centinaia di firme, che denunciavano l'impossessamento e il deturpamento di P.zza S. F. d'Assisi, da parte di una persona che ha fatto sulla piazza alcune opere e ha occupato anche una rampa per disabili. Tutto questo non è stato ascoltato dal nostro sindaco, forse perchè il tizio in questione è intoccabile, oppure perchè la questione non riguarda il sindaco o le forze dell'ordine...
Nonostante la denuncia da parte dei cittadini che abitano nella zona, la persona che svolge questa illecita attività ha continuato in un'altra piazza, sottraendo pietre che appartengono al demanio... ma tutto questo il sindaco non lo guarda perchè forse la sua città non è più Molfetta ma è la capitale... Grazie per l'attenzione e spero che queste quattro righe vengano pubblicate sul vosto sito... Distinti Saluti»
Carlo de Ruvo
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Francesco Pennuzzi
29 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Per quel che mi riguarda nn credo siano un problema qualche pietra messa a terra a fantasia di una persona che alla fine nn fa niente di male. In questa città ci sono problemi ben più seri di questi.
Rispondi
Vito del Rosso
16 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
No basta!la residua fiducia rimasta la tengo da parte...la politica al momento non esiste, quando tornerà spenderò gli ultimi granelli di fiducia rimasti! Tornerà vero!?
Rispondi
Iena Ridens
15 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Il problema sta' nella fiducia. Bisogna ridare fiducia alla politica, ridiamo fiducia alle amministrazioni, ridiamo fiducia alle istituzioni, ridiamo fiducia alla cultura della città, ridiamo fiducia agli operatori economici.....ridiamo........ ridiamo.....ridiamo.....ridiamo........... tanto che ci costa?
Rispondi
Carlo de Ruvo
13 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Posso capire i commenti per questa mia denuncia, anche perchè assurdamente condivido il modo di contestare l'amministrazione poco attenta alla città, ma molte volte si superano i limiti calpestando i diritti dei cittadini. Personalmente ho avuto modo di parlare con Carlo e non lo considero assolutamente un poco sano di mente anzi!! non ho niente contro di lui ma mettetevi nei panni di chi abita nella zona: il monumento che lui ha creato è un ricettacolo di sporcizia soprattutto perchè è a ridosso di una pizzeria, dove tutti quanti noi almeno una volta abbiamo preso una pizza. Il fastidio maggiore è proprio per i commercianti della zona che non sopportano questo deturpamento della piazza che aveva acquistato valore dopo la recente sistemazione. Per loro la sistemazione della piazza, poteva essere un'opportunità di lavoro. La denuncia comunque non è contro Carlo, ma contro l'amministrazione e le forze dell'ordine poco attente alla città, concedendo la libertà di fare della nostra città quello che si vuole. In questo spazio darò l'opportunità a Carlo di replicare e di giustificare le sue opere rendendo questo articolo un dibattito costruttivo...ringraziando il direttore di avermi dato l'opportunità di pubblicare questo articolo, cordialmente Carlo.
Rispondi
PIPPO STARNAZZA
13 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
MIO CARO SIGNORE FORSE LEI E I SUOI FIGLI NON VI SIETE ACCORTI PRESI DAL VOSTRO PERBENISMO CHE CARLINO HA FATTO NELLA PIAZZA CHE LEI DICE IL PRESEPE A NATALE A SUE SPESE O COMUNQUE L'UNICO IN UNA PIAZZA DI MOLFETTA LE PARE POCO? LEI COSA HA FATTO PER LA SUA CITTA' NIENTE SOLO VUOL DIFENDERSI CON CENTINAIA DI FIRME IL SUO PARCHEGGIO PER IL SUO SUV. MI FA MOLTA PENA. E' CAPACE DI PRENDERSELA E DI RACCOGLIERE CENTINAIA DI FIRME CONTRO CARLO E NEANCHE SI E' ACCORTO CHE A POCHI METRI DA CASA SUA CI SONO 10 CASSONETTI FUORI ALL'ANFITEATRO CHE SONO UNO SPETTACOLO DEGNO DI FORCELLA NAPOLI SE NON LO SA O NON SI E' ACCORTO CHE SEMPRE A POCHI METRI DA CASA SUA C'E' UN PAZZO DI RAGAZZO CON UN CANE CHE LUI HA RESO MOLTO AGGRESSIVO. MA MI FACCIA IL PIACERE SI VERGOGNI
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alberto mastropasqua
13 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
trattasi di occupazione abusiva di suolo comunale, le "opere" vanno rimosse e basta ! Questo è davvero il paese che consente a chiunque di alzarsi la mattina e fare i ca..voli suoi dove e come gli pare. Certo, rispetto ai fruttivendoli abusivi,a MEZZAVAR va riconosciuta l'attenuante di farlo in buona fede e senza scopo di lucro ma, comunque, sottrae spazio x posti auto ed impedisce il libero transito ai pedoni. Domanda: e se qualcuno dovesse "inciampare" a causa delle "opere "in parola riportando seri danni fisici, chi ne risponde ? "L'artista " o il Comune per culpa in vigilando ? buona giornata
Rispondi
siamotutti MEZZAVARV
13 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
sarebbe bello se ciascuno di noi anzichè provare FASTIDIO per un'altra persona, ne riconoscesse ogni tanto il valore(grande o piccolo che sia). qui ci stiamo lentamente dimenticando di alcuni principi che dovrebbero essere alla base di una comunità(per citare ovso bvuno). sig. de ruvo, cerchi di pensare meno al suo "particulare" e alla sua pizza del sabato sera. c'era una persona, molto cara ai molfettesi, che con una frase ha raccolto questi valori: AMA LA GENTE, I POVERI SOPRATTUTTO. IL RESTO NON CONTA NULLA.
Rispondi
Roland Eagle
13 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Gentil "siamotutti MEZZAVARV", l'UOMO da lei citato, è stato già dimenticato: viene ricordato solo nelle "manifestazioni" e non nella pratica del quotidiano vivere. Così si ripete quell'AVVENIMENTO di circa 2000 anni fa. Siamo creature modificate per natura, da quella che in principio era la "bestia".
Rispondi
Marko Ramius
13 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Non preoccupatevi più di tanto dell'estro di questo nostro "novello ligabue". Preoccupatevi piuttosto dell'estro di chi ci amministra... non nell'arte naif, ma in cose, che non sempre collimano con l'interesse generale.
Rispondi
alba talba
13 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
1a Tesi: "....vorrei anch'io denunciare pubblicamente come in questa città tutti possono impossessarsi di aree pubbliche e tutti possono fare quello che vogliono senza chiedere....." 2a Tesi: "...La denuncia comunque non è contro Carlo, ma contro l'amministrazione e le forze dell'ordine poco attente alla città...." Carlo, Carlo....
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Navigatore Solitario
13 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
- ECCE HOMO - - Eravamo entrati in una pasticceria all'angolo fra una grande strada e un vicolo poco frequentato, e il conoscente col quale mi trovavo per caso in compagnia, sceglieva alcune paste da portare ai suoi bambini. Il pacchetto roseo era pronto, e l'uomo aveva già pagato, quando il cameriere balzò di scatto contro un individuo che si disponeva ad andarsene, lo afferrò alle braccia, per di dietro, e lo scosse ruvidamente, gridandogli contro le spalle: - E adesso per Dio basta, sa! E' già tre giorni che fa lo stesso gioco. Ma che prende la gente per cretini? Si vergogni, si vergogni. L'assalito era un uomo alto, anziano, distinto. Vestiva anzi con una certa eleganza, con le ghette grigie sopra le scarpe di lustrino, i guanti in mano, il cappello chiaro col nastro turchino. Dal mio posto io vedevo solo di scorcio il suo viso, una guancia rasa alquanto appassita e l'orecchio che all'assalto del cameriere s'era fatto rosso come insanguinato. Del resto egli non diede alcun segno di turbamento: non si volse, non aprì bocca. Il cameriere adesso gli era passato davanti, senza lasciarlo, come girando di posizione intorno a una fortezza, e mentre continuava a gridargli vituperi, gli frugava con una mano le tasche. Ne trasse alcune paste, già un po' schiacciate, e le buttò con rabbia per terra. - Non per questo, sa, ma perchè lei dovrebbe vergognarsi. Si vergogni. Vada via, vada via, - urlò in ultimo, spingendolo fuori dalla porta - e si guardi bene dal lasciarsi rivedere. E quando l'uomo se ne fu andato, senza mai volgere il viso per non farsi vedere dai pochi che eravamo dentro la pasticceria, il camerie rigettò l'invulcro con le paste dietro il banco, come si trattase di cosa sporca. Nessuno fiatava: eravamo tutti come colti da vergogna per il nostro simile................. . -Disgraziato! - dissi io, mentre subito dopo col mio compagno si lasciava la pasticceria, uscendo dalla porta verso il vicolo. - Avrà forse fame: forse voleva portare le paste ai suoi bambini. Non importa il vestire e le apparenze. Io conosco un impiegato che non riesce a sfamare completamente la sua famiglia. La scena aveva profondamente disgustato il mio compagno. Disse burbero: - Ad ogni costo, anche a veder morire di fame i propri figli, queste vergogne non si compiono. L'uomo non deve, specialmente a una certa età, far arrossire per lui gli altri uomini. Sentii digrignare i denti del mio compagno, mi diede da tenere il suo pacchetto, poi senza dire nulla si slanciò in avanti a raggiungere l'uomo della pasticceria, aggredendolo e investendolo. Anch'io correvo in fondo atterrita ma nello stesso tempo curiosa e presa da un senso d'ilarità. Perchè i movimenti di quei due erano veramente ridicoli, e la tragedia era solo nel mischiarsi informe delle ombre che pareva lo scontro interno dei due uomini. - Si vergogni! Abbiamo veduto tutti, e ci siamo vergognati per lei. E devo dirle che se non la conduco in questura è per riguardo alla signora che accompagno. L'altro non rispondeva. - Lo lasci - imposi all'assalitore - non vede che è un poveraccio? Forse non ha la camicia. La camicia ce l'aveva, e di seta; ma io dissi così perchè realmente avevo l'impressione di vedere il buon ladrone nudo ai piedi della croce: il vero ecce homo che è in tutti i disgraziati fuori dell'umanità. Il mio compagno non poteva capire e gli frugò nelle tasche, come aveva fatto il cameriere: ne trasse il portafoglio, lo aprì: era pieno di denaro. Lo buttò per terra e ci sputò sopra. - Andiamo - disse, con terrore. L'uomo non si muoveva. Solo quando noi due si fu un poco più avanti io mi volsi e vidi che raccoglieva il portafoglio, con cautela, per non macchiarsi con lo sputò. - E' fuori dall'umanità. Ma troverà la sua - brontolò il mio compagno. Eppure io sentivo crescere in me la pietà, fino alla desolazione, fino alla vergogna di sè stessa. - GRAZIA DELEDDA - da Ferro e fuoco. -
Rispondi
Vito del Rosso
13 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Mi spiace vedere miei concittadini che alzano la voce solo quando si tratta di denunciare una persona che in qualche modo cerca di darci qualcosa, bhè certo, poi i regali possono piacere o non piacere...ma perchè non denuciamo anche lo stato dell'illuminazione della suddetta piazza,oserei dire inesistente. Perchè non denunciamo la sporcizia che regna nelle nostre strade. Perchè non denunciamo le scorribande di ciclomotori ed automobili in corso Umberto. Perchè non denunciamo la maleducazione diffusa e mi riferisco sia ai giovani e sia agli adulti che li hanno cresciuti. Perchè?
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Uomo Alibitos
13 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Se togliete quelle "opere" ornamentali, dovete togliere dalla strada tutti quegli ambulanti abusivi. Ambulanti significa che devono girare non piazzarsi e piantare ombrelloni, gazebo e richiedere poi con la forza il suolo pubblico! Come dire il nostro S.P.P. : Andate a vergognarvi, andate. State diventando forti con i deboli e deboli con i forti! Alzate la testa ogni tanto.... E poi anche uno stendino fuori dalla porta della signora a piano terra è occupazione di suolo pubblico....e vogliamo parlare della auto parcheggiate davanti alle rampe per gli handicappati??? Pensate a far pulire la città e a non fare gettare fazzoletti, cartoni di pizze, frigoriferi , carte a chiunque! ....adavaer cà nen sapait' cedd' la civiltà! Andatevi a vergognare , andate!
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Hermann Broch
12 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Ammiro chi trova la forza per indignarsi di fronte alla "sottrazione di pietre che appartengono al demanio", in un paese la cui finanza pubblica è stata violentemente saccheggiata e che ha sempre concesso l'impunità ai saccheggiatori, anzi se li è spesso scelti come amministratori. Ma lasciamolo perdere questo creativo "sottrattore di pietre demaniali", concentriamoci sui "sottrattori di denaro pubblico" e sui "maghi della finanza", sottrattori anche di ingenti denari privati. Se poi vogliamo aprire una discussione di natura estetica, è altra cosa. Una riflessione sul Kitsch credo si imponga nella nostra città!
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lettore attento
12 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Quell'uomo almeno porta un minimo di originalità a una Molfetta ormai grigia, banale. Sono profondamente addolorato dal non poter andare contro Azzollini, ma, almeno questa volta, direi che i problemi sono ben altri...
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wcarlo sindaco
12 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
ma insomma...che fastidio vi dà carletto...i problemi di molfetta sono altri...ma i molfettesi come al solito piccoli e provinciali si occupano solo del loro metro quadrato...sempre più una città allo sbando
Rispondi
Saverio Tavella
12 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Ciao Carlo... la persona in questione che deturpa l'ambiente è un personaggio di Molfetta, probabilmente uno poco sano di mente, dal nome Carlo e dal soprannome MEZZAVARV, dato dal suo modo di portare la barba... va in giro per Molfetta in bici e si apposta sulla piazza facendo la guardia alla sua opera... qualche anno fa, quando non portava la barba, modificava in continuazione la disposizione naturale delle pietre sulla prima cala e più volte è stato allontanato dalle autorità... in ogni modo non penso sia una persona pericolosa, fin quando non gli tocchi i suoi lavori. Forse lui non ha intenzione di fare un torto alla comunità, ma al contrario vuole dare valore a una città ormai povera di cure...
Rispondi
Ovso Bvuno
12 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Essendo un ovso, anche se bvuno, la cultuva non mi si addice come un falco, un gaudio, un tovo scatenato, un tota, un alba ecc.ecc.. Savò bveve e "civconciso". Non vi savà mai un bvavo SINDACO, fino a quando eleggevemo il sindaco della città e non della COMUNITA' della città. A me pave che tutti i sindaci della città di Molfetta, sono stati sindaci della città, non della COMUNITA' di Molfetta. Una città è più di tutto una COMUNITA', non solo una città. Se si visolvono solo i pvoblemi della città e non della COMUNITA', non si è bvavi sindaci e nemmeno bvavi cittadini. La domanda che pongo a tutti voi "intellettuali politici" è: "Si può esseve cittadini e sindaci della COMUNITA' di una città?" Io cvedo di si ma, bisogna cambiave tutta la concezione di sindaco e cittadino. Ripeto, la cultuva non mi si addice e, se vi ho annoiati, vado a fave............., in compagnia.
Rispondi
antonio nonlodico
12 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
io lo conosco di vista, ma sembra ke sia una persona sola quindi come può a modo suo si consola, non fa male a nessuno, è vero alcune volte le sue opere non sono belle, ma mi chiedo, c'è in città qualche casa o chiesa o centro di aggregazione ke possa aiutare questo uomo ???? o ci sono posti soltanto a pagamento??? se ci sono non lo si può portare ? così non "deturba" la piazza?
Rispondi
lettore attentissimo
12 Giugno 2009 alle ore 00:00:00
Io ci ho parlato varie volte, e ti assicuro che è più sano di mente di tanta gente che si definisce "normale"...
Rispondi
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