Un lettore denuncia a “Quindici” la campagna diffamatoria del centrodestra contro il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio
MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” per denunciare la campagna diffamatoria contro la nuova amministrazione, messa in atto dal centrodestra sconfitto alle elezioni amministrative.
Ecco la sua lettera:
«Egregio Direttore Felice de Sanctis, colgo l’occasione per analizzare quanto sta accadendo a Molfetta all’interno della parte politica sconfitta alle elezioni comunale dello scorso maggio-giugno 2013.
La viscitudine e l’arroganza dei componenti della resuscitata Forza Italia non ha limiti. Ancora in lacrime per la sconfitta (meritata) alle elezioni, ecco la reazione squallida di una coalizione politica che in un altro Paese sarebbe poco sopra lo zero virgola.
La campagna diffamatoria, calunniosa (nellla foto, lo striscione messo a Corso Umberto dal centrodestra) iniziata già durante la campagna elettorale colpendo il privato della neo eletta sindaco è proseguita a ritmi esponenziali anche dopo il suo insediamento; intollerabile come questa fogna di certa parte politica arrivi addirittura a delegittimare il sindaco votato e scelto dalla cittadinanza chiamata alle urne, ancora più ripugnante la strategia messa in campo dalle menti deluse della parte sconfitta che cerca in ogni modo di mettere in difficoltà l’operato del primo cittadino.
Molto probabilmente i lor signori della defunta e resuscitata Forza Italia hanno una lunghissima lista di soggetti senza dignità all’interno del loro libro paga con cui sostenere le “attività” carnevalesche e fasciste messe in campo dalla destra tutt’altro che liberale.
Gli scagnozzi del vecchio Sindaco Azzollini, hanno ben imparato la lezione del Gran Maestro di Arcore: urlare, sbattere i piedi, infangare l’avversario politico in ogni modo pur di attirare l’attenzione quando le tesi e gli argomenti sono spuntati.
Le manovre ributtanti di questa parte politica, sono destinate ad andare in crusca come per esempio il tentativo inutile dell’ex candidato sindaco Camporeale di ricorrere al TAR di Puglia per sovvertire la maggioranza.
Il problema forse non è tanto Forza Italia e i suoi seguaci che in un altro contesto sarebbero stati sbattuti fuori a pedate nel sedere alla prima marachella, quanto il fatto che a Molfetta ci siano “personaggi” disposti a vendere le mamme pur di avere dieci o venti euro e a prestarsi a sceneggiate organizzate dalla sedicente destra molfettese.
Personalmente invio il mio sostegno e la mia solidarietà al sindaco Paola Natalicchio che non solo è stata chiamata a governare su una città moribonda, ma soprattutto a scontrarsi con una opposizione che invece di contrastare la maggioranza con argomenti validi si abbassa a operazioni rivoltanti approfittando della disposizione dei suddetti “personaggi” ridotti economicamente ai minimi termini.
Le manovre dell’opposizione sono figlie di quella stessa area politica che è resuscitata col nome di Forza Italia e che come l’ultimo dei servi scimmiotta ciò che fanno i suoi simili ed esegue ciò che ordina il padre-padrone.
Cordiali Saluti.
Sergio».