Richiamiamo l’attenzione su un inconsueto documento relativo al comparto della pesca che si differenzia dall’uso comune per quanto riguarda la mercede o meglio la divisione fra l’equipaggio dei proventi della pesca. “L’anno 1900 - millenovecento il giorno 25 del mese di giugno nell’Ufficio di porto in Mola innanzi di noi Barbone Paolo Capo ufficio e alla presenza dei signori Giuseppe del Re e Federico Intini testimoni, noti richiesti dimoranti in Mola è personalmente comparso il sig. Lazzaro Salvemini fu Michele proprietario e armatore delle bilancelle denominate Nuova Isabellina e Galileo di tonnellate 10 la prima e 11 la seconda inscritte al n.991 e 990 del Compartimemto Marittimo di Bari e con esso le persone che devono formare l’equipaggio delle medesime descritte nel ruollino in calce, per addivenire sulla stipulazione del presente contratto di arruolamento alle seguenti condizioni: 1o L’arruolamento è obbligatorio per ciascun componente l’equipaggio fino a quando non avrà scomputato il suo dare all’armatore, e per intraprendere una campagna di pesca del pesce nelle acque di Molfetta. 2o L’arruolamento è a salario fisso, nella misura stabilita nel sopra accennato ruolino, e sarà corrisposto dall’armatore ai singoli componenti l’equipaggio, tutti i giorni meno la domenica. Gli arruolati che alla scadenza del contratto d’arruolamento rimanessero in debito verso l’armatore, saranno obbligati a soddisfarlo nei modi voluti dalla legge. 3o Alla scadenza del presente contratto le bilancelle resteranno nel porto di Molfetta e gli equipaggi, con traini a spese dell’armatore portati a Mola. 4° L’arruolamento sarà sciolto pei marinai chiamati al militare servizio e per altre ragioni leggitime a spese del rimpatrio col mezzo di piroscafo o ferrovia andrà a carico del richiamato. 5° Il vitto sarà somministrato a spese esclusive dell’armatore tutti i giorni niuno accetuato e nella ragione di regola nave kg.8,020 di pane e £.2,10 di vino per ogni bilancella. Su ciascuna bilancella non potranno essersi imbarcati più di otto marinaio e due ragazzi; al marinaio autorizzato Laterza Giuseppe sarà corrisposto, a titolo di annata e pel tempo che presterà servizio che s’intende paricifrato dal 17 marzo 1900, la somma annua di lire cinquanta. 6° La retribuzione alla bassa (invalidi della marina mercantile) andrà a carico dell’armatore – l’arruolamento dei minori Furio Raffaele, Furio Simone, Iannuzzi Matteo, Rizzi Giacomo, Soldano Francesco, ha luogo con l’intervento personale dei rispettivi padri, l’arruolamento del minore Pansini Giacomo ha luogo con l’intervento della madre e ciò perché il padre è legalmente impedito per condizione di ordine generale d’imbarco; sbarco di marinai non espressamente indicati nel presente contratto provvedano gli art. 73 – 76 del Codice di Marina Mercantile, e 524 e 546 del Codice di Commercio e relativi regolamento che s’intendono qui assunti come si fossero letteralmente proscritti; fatto il presente atto ad alta voce viene sottoscritto con noi dalle parti contraenti, Salvemini Michele e Salvemini Lazzaro e dai testimoni, avendo tutti gli altri dichiarato di non saper firmare. Marinai ingaggiati: Salvemini Michele, nato a Molfetta il 1846, marinaio autorizzato, paga giornaliera £.1,5; Soldano Francesco, molese nato il 1832, marinaio, paga giorn. £.1; Soldano Matteo, molese nato il 1855, marinaio, paga giorn. £.1; Berardi Francesco, molese nato il 1868, marinaio, paga giorn. £.1; Furio Raffaele, molese nato il 1882, mozzo, £.1; Iannuzzi Raffaele, molese nato il 1886, mozzo, £.0,75; Furio Simone, molese nato il 1886, mozzo, £.0,35; Laterza Giuseppe, molese nato il 1835, marinaio autorizzato, £.1,25; Scarimbolo Giovanni Antonio, molese, nato il 1831, marinaio, £.1; Rizzi Vito, molese nato il 1855, marinaio, £.1; Daniele Vito Giuseppe 1866, marinaio, £.1; Panzini Giuseppe, molese nato il 1884, mozzo, £.0,67; Rizzi Giacomo, molese nato il 1888, mozzo, paga giorn. £.0,25; Soldano Francesco, molese, nato il 1888, mozzo, paga giorn. £.0,35; Pappadopoli giuseppe, molese, nato il 1882, mozzo, paga giorn. £.1; Bascella Domenico, molese, nato il 1880, mozzo, paga giorn. £.0,75. Al momento di sottoscrivere il presente contratto il marinaio Soldano Matteo e il mozzo Soldano Francesco non hanno voluto eccettare le condizioni stabilite e col pretesto che volevano altri anticipi, oltre quelli che tengono dell’armatore, si sono allontanati dall’Ufficio senza farsene accordare, essendosi presentati tanto il Soldano Matteo quanto il Soldano Francesco tutte le condizioni del presente contratto hanno rifirmato per loro Michele Salvemini e Lazzaro Salvemini”. Lazzaro Salvemini (1850-1920), fu Michele e Pappagallo Vittoria, già dal 1876 era marinaio abilitato alla pesca illimitata. Il 12 gennaio del 1900 aveva acquistato da Michele Salvemini fu Raffaele le due bilancelle da pesca Galileo e Nuova Isabellina, pagandole 3000 lire1. L’attività armatoriale del Salvemini continuò fino alla sua morte avvenuta nel 1920. Dal 1909 al 1914 fu proprietario con altri del brigantino goletta Lombardia, costruito a Sestri Ponente nel 1886 da G. Peregallo con stazza lorda di 151 t; fu iscritto nelle matricole del naviglio molfettese al n. 348. Successivamente venduto, nel 1930 fu acquistato da Ignazio Tattoli fu Marino e reiscritto nelle matricole di Molfetta al n. 822. Nel 1931 fu demolito. Nel 1910 il Salvemini unitamente a Trombetta Carmine fu Nicola e a Cuocci Vincenzo fu Francesco, fece costruire dal mastro calafato Girolamo De Candia due bilancelle Flavio Gioia e Vasco da Gama di 14,96 t ciascuna. Il Salvemini acquistò 12 carati, mentre il Trombetta e Cuocci 6 carati ciascuno. Le due bilancelle furono iscritte nelle matricole di Molfetta ai n.386 e 387. Tra il 1912 e 1915 le due bilancelle divennero tutte di proprietà del Salvemini. Alla sua morte avvenuta il 1920, la moglie e i figli ereditarono le due barche che nel 1923 vendettero a marinai di Barletta2. © Riproduzione riservata ——————— 1 Sezione Archivio Stato Trani, notaio Matteo Massari, II versamento, vol. 160, f. 18, atto del 12-1-1900. 2 Registro Nazionale Italiano, Libro Registro 1910-1914; Archivio Stato Bari, Fondo Capitaneria di Porto di Molfetta, Registro 3 delle matricole delle navi. Ringrazio il sig. Angelantonio la Forgia per il documento