Un'altra annata scadente
È calato il sipario sulla stagione agonistica 2010/2011. Purtroppo ci lascia una realtà calcistica peggiore della passata stagione. Ai nastri di partenza il calcio nostrano ai “massimi livelli” si era presentato con due squadre in Promozione, Melphicta e Soccer, e la “Molfetta sportiva” in Prima Categoria. A chiusura dell’annata sportiva, la nostra città potrà “vantare” tre club con i titoli sportivi validi per disputare l’anno prossimo il campionato di Prima Categoria. La “Molfetta sportiva”, come l’anno scorso non si è dimostrata abbastanza competitiva per superare il primo turno dei playoff , mentre Melphicta e Soccer si sono dimostrate abbastanza deboli per meritare il salto all’indietro. Per la verità nessuno credeva che dal Soccer e Melphicta potessero arrivare segnali di riscatto del calcio locale. Gli occhi, e le speranze, erano puntati sulla “Molfetta sportiva”, anche perché portatrice di un progetto più solido: società strutturata e ambiziosa, settore giovanile di buon livello, interesse crescente degli sportivi. La proposta della società biancorossa purtroppo, per il secondo anno consecutivo si è fermata ai nastri di partenza. Il decollo del progetto aveva bisogno della spinta propulsiva del salto di categoria, che però non c’è stato. Quando non arrivano gli obiettivi si rischia di rinunciare al progetto o di rivederlo. Ora si guarda alla girandola delle rinunce sempre più massicce nelle categorie superiori, nella speranza di qualche ipotesi di ripescaggio. Un’altra strada ci sarebbe: rinunciare al proprio orgoglio e identità, per acquistare un titolo sportivo di Promozione. Le occasioni sicuramente non mancano e anche i prezzi sono abbordabili. E come l’anno scorso con la vicenda Melphicta, non è escluso che spunti qualcuno che si presenta alla città con una nuova società, un nuovo marchio e con un titolo sportivo decente. Insomma il maldestro Calcio dato per spacciato a Molfetta ci ha abituato a mantenere accesa una fiammella di dignità, sempre in attesa di una svolta. Sarà così anche questa volta?
Autore: Francesco Del Rosso
