Ultimi consigli comunali: uno deserto, l'altro inconcludente
MOLFETTA – 30.12.2003
Quest'anno si chiude con un bilancio amaro per il consiglio comunale, ormai ridotto a una funzione meramente rappresentativa da parte di una maggioranza di centro-destra fortemente accentratrice e che sembra non voler ispettare le regole della democrazia.
Nel penultimo consiglio la maggioranza di centrodestra si è ridotta da 23 a 13 consiglieri; è mancato quindi il numero legale per iniziare la seduta ed il Consiglio è stato rinviato.
La successiva sessione è stata altrettanto improduttiva. L'inizio era previsto per le 17,30, ma l'appello è stato fatto solo alle 18,45; dopo qualche istante Forza Italia ha chiesto una sospensione di 5 minuti che sono diventati 2 ore e 15 minuti. I lavori, se così si possono chiamare, sono stati ripresi solo alle 21,00.
La maggioranza ha avuto bisogno di una riunione di circa 2 ore per cercare invano una posizione unitaria, che non ha trovato, su un problema semplicissimo, quello dell'affidamento all'esterno o meno dei servizi di affissione e di riscossione dei tributi.
C'era chi voleva che si facesse la regolare gara d'appalto, chi riteneva che tali servizi potessero essere gestiti dal Comune e chi dichiarava che la decisione potesse essere presa solo dopo la valutazione del rapporto tra i costi e le entrate per le due precedenti soluzioni.
Alla fine non hanno deciso di non decidere ed i servizi in questione, attualmente gestiti da Gestor e Sesit, sono stati prorogati di 1 anno.
Il Consiglio si è concluso dopo la mezzanotte con un nulla di fatto, dopo ben 7 ore dall'inizio previsto.
Un eccezionale esempio di inconcludenza politica. Forse tutti pensavano ai regali di Natale o al cenone di Capodanno. Speriamo che il 2004 ci porti una migliore produttività del consiglio. Basterebbe anche una produttività minima e soprattutto il rispetto delle regole e del ruolo delle opposizioni, senza l'arroganza dei numeri della maggioranza. E' una cosa su cui tutti dovrebbero meditare.