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ULTIM'ORA. Molfetta, nuova fuga di Ninnì Camporeale (candidato sindaco del centrodestra) dal confronto con Paola Natalicchio e gli altri candidati sindaci Anche Pino Amato dell'Udc ha disertato il confronto elettorale
20 maggio 2013

MOLFETTA – Replica del candidato sindaco del centrodestra Ninnì Camporeale che fugge a gambe levate, dopo il flop all’incontro organizzato da un foglio amico (che è stato perfino privilegiato nella concessione della sala) di area di centrodestra, nel corso del quale si è trovato in difficoltà di fronte al candidato sindaco di centrosinistra Paola Natalicchio e ha preferito abbandonare la sala. E per non fare brutte figure, anche questa sera (Piazza Municipio, ore 19.30) abbandona due ore prima del match, per paura, dando partita vinta all’avversario Natalicchio e agli altri candidati sindaci.
Non essendo riuscito in ambiente amico a sentirsi garantito e protetto, figurarsi in un contesto “senza rete” come quello di Legambiente.
Eppure si era fatto mandare in anticipo anche le domande per prepararsi e non fare la figura barbina come quella dell’altra sera quando, parlando di cultura e turismo non è stato in grado di distinguere tra la Cappella Passari e il Torrione Passari, credendo che la cappella fosse all’interno dello stesso Torrione e, colto in fallo, ha preferito abbandonare per non rimediare altre brutte figure.
Camporeale si è replicato nell’occasione del confronto col Panathlon dove si è presentato prima, ha parlato e poi è andato via, fuggendo al confronto.
Camporeale, così, senza la rete del sen. Azzollini, mostra tutti i suoi limiti agli elettori di Molfetta: non è capace di dialogare, non è in grado di reggere il confronto, fugge a gambe levate anche davanti ai giornalisti di “Quindici”. Insomma, appare assolutamente inadeguato a rivestire la carica di sindaco.
Ora arriva in redazione un comunicato di Legambiente che «esprime serio rincrescimento per la volontà, solo oggi espressa da Ninnì Camporeale, di disertare l’incontro fra i candidati sindaco organizzato questa sera in piazza Municipio.
L’avv. Camporeale, come gli altri candidati, ha ricevuto già da una settimana le domande che questa sera gli sarebbero state rivolte e ha sicuramente potuto constatare che l’intento degli organizzatori è quello di tentare di offrire alla città uno sguardo di lungo periodo, di riportare la politica ad occuparsi di quello di cui non riesce più a occuparsi che è poi quello per cui ci si innamora della politica e ci si vota all’impegno nel sociale.
Né vale appellarsi a precedenti esperienze di confronto – evidentemente differenti da quella che avrà luogo stasera – per legittimare un’assenza, che riflette piuttosto un atteggiamento di scarso rispetto non tanto verso chi ha organizzato l’iniziativa, quanto verso la cittadinanza intera. Un gesto, dunque, di cui l’avv. Camporeale si assumerà la responsabilità di fronte alla città e, naturalmente, ai suoi stessi elettori».
Questo spiega anche la scelta di “Quindici” di rinunciare al confronto tra i candidati sindaci, vista l’indisponibilità di alcuni di essi (oltre a Camporeale, nella posizione di scarsa democrazia e timore di confronto con i giornalisti, c’era anche Gianni Porta, candidato di Rifondazione comunista).
Ecco perché la libera informazione ha il dovere di segnalare ai cittadini le distorsioni di democrazia di tutti quei candidati che temono le critiche e non accettano di affrontare democraticamente i giornalisti e i cittadini.
 
P.S. Anche Pino Amato (Udc) ha disertato il confronto con gli altri candidati sindaci.
 
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Chi legge in queste "fughe" - come sono definite - del/dei candidati di questa o quella formazione politica, davanti alle domande alle quali, pur "preparati" non si sentono di dare risposte (per non compromettersi?), forse non coglie il nocciolo del problema. Secondo la mia opinione, i GIOCHI sono fatti! I voti (in particolare per il C.D.) forse ci sono già. Parliamo di cultura, di civiltà, di amore per le regole... bla,bla,bla. Ma vi ricordate della uscita del ministro Tremonti, appunto sulla cultura? (più o meno recitava così: la cultura non dà da mangiare!). Adesso, ditemi quale evento CULTURALE, ripeto CULTURALE nel pieno senso della parola, ha prodotto le amministrazioni di C.D.? Direte: i concerti, i cantanti, ecc. Certamente è cultura, certamente NON E' SOLO QUELLA LA CULTURA. Per il resto, quello su cui si sono concentrate le azioni di amministrazione, sono quelle funzionali ad un consenso attinto da poche (ma buone? Non credo!) categorie cittadine, dove pochi si arricchivano, depredando il bene comune, a scapito della Comunità. Ebbene, di che parliamo? Non dimentichiamo mai l'esperienza vissuta alle ultime politiche(elezioni): chi avrebbe pensato ad un C.D. ed al suo leader, resuscitati? Ebbene, il "lazzaro" è resuscitato, eccome ed è più resuscitato di prima. Non so , ma mi sembra che sottovalutiamo sempre certi aspetti del problema sociale e politico in Italia, a causa dell'indole di noi Italiani. Forse mi sbaglio, ma temo di vedere riprodotto lo stesso scenario, il 28 mattina!




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