Udc: eletto il nuovo segretario, ma il partito va in frantumi
Accuse alla famiglia Minuto di corsa ai tesseramenti e irregolarità nella convocazione
Nuvole nerissime in casa Udc. All'indomani dell'ultima tornata elettorale, nonostante i lusinghieri risultati del partito, a livello locale e nazionale, sembra evidentissima un'insanabile spaccatura tra i movimenti che hanno dato origine alla formazione di centro.
Ancor prima dell'apertura ufficiale del congresso, che avrebbe dovuto eleggere il nuovo segretario del circolo cittadino è palese una certa tensione. Presentata infatti una pregiudiziale, a firma dell'avv.Caputo, del consigliere comunale de Robertis e di Giuseppe de Cesare, con la quale si chiedeva l'immediata sospensione della celebrazione del congresso e la loro contestuale rinuncia alla segnalazione di un candidato segretario.
Gravi le accuse da parte dell'avv. Caputo alla maggioranza del partito. Secondo il responsabile provinciale, i Minuto avrebbero operato una vera e propria corsa ai tesseramenti e commesso numerose irregolarità nelle modalità di convocazione del congresso.
Messe agli atti le perplessità del terzetto, portavoce di un'ampia componente del partito,e riportate sui taccuini offese di carattere professionale e capricci dell'ultima ora (si registrano un "avvocatuccio" della Carmela Minuto rivolta al Caputo e improvvisi impegni familiari per Amato, membro dell'ufficio di presidenza, degni del più classico mal di pancia anti-interrogazione) si aprono i lavori congressuali.
Nel corso del dibattito precedente alla votazione del segretario (nella foto) i dissapori ed i contrasti si fanno sempre più aspri ed i toni più accesi. Come minacciato nella mozione iniziale, la minoranza del partito abbandona i lavori non appena il portavoce De Robertis termina il suo intervento. Il capogruppo al Comune parla addirittura di pressioni ricevute in piena bagarre elettorale,quando gli sarebbero stati promessi aiuti nella campagna per la corsa allo scranno provinciale in cambio dell'appoggio incondizionato nella nomina del segretario cittadino.
Addirittura imbarazzante è l'intervento di Luigi Panunzio, marito della consigliera Minuto, che snocciola un personalissimo concetto circa i rapporti di forza in seno al partito e al congresso. Secondo l'ex segretario Ccd la segnalazione del nuovo segretario spetterebbe a chi più suffragato nelle elezioni comunali, senza possibilità di confronti congressuali tra le varie correnti. Solo un caso che nel ruolo di più suffragato in questione, ci sia la sua gentil consorte. Da imbarazzante l'intervento di Panunzio si trasforma in profetico. Auspicando una nuova ripartizione delle deleghe comunali profetizza una crisi dell'intera giunta e un imminente rimpasto.
Quando il confronto democratico è sepolto da un pezzo viene nominato segretario per acclamazione Pasquale Minuto, unico candidato alla carica e l'unico a non aver partecipato al dibattito se non dopo la sua proclamazione, pardon elezione.
Il tutto nell'indifferenza della coalizione di centro destra, che non ha ritenuto opportuno seguire i lavori e con il solo Pino Amato in rappresentanza istituzionale e il neo assessore Udc, Mangiarano, inviato dal sindaco come giustificazione vivente della sua assenza.
La sensazione è che la nomina del Minuto sia stata una vera e propria forzatura e che l'Udc abbia beneficiato del consenso popolare ben più di quanto meritasse (8,44% a Ponente e 5,92% a Levante).
Chiusura abbastanza singolare del neo segretario che, con chiaro riferimento alle note radici democristiane di Cimillo e alle capacità di perdono del presidente del consiglio Amato, sogna un'operazione di maquillage degna di alcune nuove formazioni locali, dimenticando o ignorando come queste siano state accolte dall'elettorato.
Giuseppe Bruno
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