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Tutti i nomi degli indagati e i reati IN CARCERE
15 luglio 2011

- Il gip Roberto Oliveri Del Castillo ha disposto la detenzione cautelare in carcere per il 58enne dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Molfetta, ing. Rocco Altomare DOMICILIARI - Per altre 8 persone sono stati concessi gli arresti domiciliari. Si tratta del fratello di Altomare, ingegnere pure lui, Donato Altomare, 60 anni; il figlio, ingegnere, Corrado Altomare 30 anni, detentore della maggior quota dello studio professionale «A&D» di Molfetta, l’architetto Giambattista Del Rosso, 53 anni, l’architetto Marta De Giglio, 32 anni, il geometra Nicolò De Simine, 37 anni (tutti professionisti dello studio nonché componenti della commissione paesaggistica del Comune); l’ingegnere Gaetano Di Mola, 30 anni; il geometra Alessandro De Robertis, 29anni, anch’essi soci dello studio «A&D»; e l’81enne imprenditore edile Mauro Spadavecchia. LE ACCUSE - Tranne Mauro Spadavecchia, tutti gli altri arrestati rispondono di associazione per delinquere «per essersi associati al fine di procurarsi ingiusti vantaggi patrimoniali derivanti da attività illecite, operando nell’ambito dell’edilizia presso il Comune di Molfetta, programmando sistematicamente ed eseguendo reati in forma organizzata ». Spadavecchia è accusato di calunnia. Il pm Antonio Savasta indaga complessivamente su 50 persone (41 più i 9 agli arresti) e contesta, a vario titolo e a seconda delle presunte rispettive responsabilità, anche i reati di lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio, falso materiale, falso ideologico, concussione, corruzione, mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, nonchè reati in materia ambientale come la distruzione o il deturpamento di bellezze naturali. GLI INDAGATI - Oltre alle 9 persone arrestate, sott’inchiesta ce ne sono altre 41. Si tratta di titolari di imprese edili, figure professionali (progettisti, direttori dei lavori, ecc.) nonchè proprietari degli immobili beneficiari dei presunti illeciti atti amministrativi riconducibili alla «cricca Altomare». Questo l’elenco completo degli indagati a piede libero, quasi tutti molfettesi: Michele Amato, 69 anni, Nicolò Altomare, 24, Pantaleo Guastadisegno, 55, Michele Guastadisegno, 51, Felice Ayroldi, 37, Saverio Lucivero, 49, Rosa Caputo, 45, Rosa Spagnoletta, 53, Eleonora Caputi, 39, Vito Alba, 43, Sergio Tattoli, 65, Antonio Gadaleta, 64, Lucrezia Minervini, 55, Vito Cesare Carabellese, 78, Mauro Carabellese, 76, Maria Carmela Carabellese, 72, Martino Ayroldi, 45, Ignazio De Candia, 67, Giovanni Innominato, 47, Cesarea De Cesare, 76, Antonia Di Pinto, 57, Olga Camata, 58, Lucia Pellegrini, 56, Riccardo Scarcelli, 63, Cosmo Gadaleta, 36, Giovanni Angelo D’Elia, 33, Adriano Andriani, 34, Antonio De Gennaro, 43, Donato Brillante, 44, Giuseppe Colasante, 42, Mariangela Germinario, 34, Giuseppe Dolciamore, 56, Antonio Cristiani, 36, Corrado De Nichilo, 36, Onofrio Favuzzi, 43, Corrado Gadaleta, 67, Giuseppe Petruzzella, 28, Giuseppe Pistillo, 60, Alessio Marasciuolo, 52, Ignazio Mancini, 54, Maria Gemma Breglia, 30.

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