Tutti i nomi degli indagati
Ecco i nomi di tutti gli indagati (sono 47; fascicolo n. 6129/2008) dal sostituto procu ratore della Repubblica di Trani, dott. Antonio Savasta, per l’inchiesta sulla presun ta lottizzazione abusiva del Porto di Molfetta. Si tratta di tecnici comunali, funzionari del ministero dell’ambiente, funzionari del Comune e della Regione Puglia: Girolamo Garofoli, Antonio Renzulli, Pietro Loliva, Corrado Pisani, Angelantonio Sallustio per i quali il pubblico ministero ipotizza il reato di cui agli art. 482 del co dice penale (“falsità commessa dal privato”) e 483 c.p. (“falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”) riferiti al possibile reato commesso alla data 12 maggio 2008. Luca Limongelli (ex dirigente regionale all’ambiente) per il reato art. 479 (“falsità ideologica commessa dal pubblico uffi ciale in atto pubbli co”) che viene indicato come commesso a Bari il 2 marzo 2005. Per il reato di cui all’art. 479 cp (che si ipotizza commesso a Roma il 10 marzo 2005) sono indagati i dirigenti e i funzionari del Ministero dell’Ambiente: Antonio Castelgrande, Mauro Di Prete, Marco Barra Caracciolo, Franco Cotana, Roberto Bisogno, Andrea Borgia, Marcello Iocca, Paola Ceoloni, Carlo Tersigni, Siro Correzzi, Giovanni Damiani, Igi no Di Federico, Alfonso Di Muccio, Marcello Marinelli, Gianfranco Prati, Mario Massaro, Franco Ortolani, Paola Giardino, Alvaro Palamidessi, Eleni Papaleudi Melis, Giancarlo Pennestri, Fausto Spaziani, Michele Intinto. Per il reato art. 30 del DPR 380/2001 (“Lottizzazione abusiva”) sono indagati l’ing. Comunale Enzo Balducci, Giuseppe De Pinto, Franco Grimaldi, Gianluca Loliva, Tommaso Tassi, Luca Barbara, Alessandro Odasso. Anche tutta la Giunta Comunale è indagata per aver approvato, il 13 feb braio 2008, la delibera con il progetto esecutivo del Porto (lottizzazione abusiva): il sindaco Antonio Azzollini e gli assessori Anna Maria Brattoli, Domeni co Corrieri, Giulio La Grasta, Leo Petruzzella, Pietro Uva, Mauro Magarelli, Pierangelo Iurilli, Vincenzo Spadavecchia. Sarebbero anche indagate Carmela Minuto e Doriana Carabellese che, pur essenso assessori, non erano presenti alla della Giunta comunale in cui fu approvata la delibera n. 68, oggi sotto accusa. E quindi per loro si è trattato solo di un atto formale, perché sarà chiesta l’archiviazione.