Tradizioni novelle, la Molfetta del passato rivisitata dal “Carro dei comici”
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Annese, Ancona, Caputi, Capurso, Tammacco, Sallustio
MOLFETTA – Riscoprire le tradizioni, tramandare la memoria e non dimenticare il passato, un viaggio nei ricordi, aneddoti e usanze. In questo spirito nasce lo spettacolo teatrale “Tradizioni novelle” messo in scena dal Carro dei Comici” nella sua nuova sede dell’Auditorium Madonna della Rosa in occasione della Giornata nazionale delle Tradizioni Popolari.
Anche il parroco don Beppe de Ruvo ha tenuto a rimarcare questa trasmissione delle tradizioni e della memoria del passato alle giovani generazioni per evitare che la cultura si perda. E questa cultura è pregna di umanità, di quella umanità che i nostri nonni hanno custodito gelosamente e che le nuove tecnologie rischiano di far dimenticare.
Un patrimonio culturale, ma anche umano che crea quel senso di comunità che oggi resiste solo nelle parrocchie, capaci di aggregare e di mantenere vivo non solo il senso di appartenenza, ma anche di solidarietà importante nei momenti difficili che stiamo vivendo.
E il messaggio del parroco è stato recepito dal pubblico, perché anche la tradizione è ricca di simbolismi religiosi, come ha ricordato don Beppe, che ha inaugurato la nuova rubrica “Una fede da gustare” su questo tema sul settimanale diocesano “Luce e vita”.
Al racconto di Pietro Capurso di antiche usanze locali si è accompagnata la musica di Pantaleo Annese e Federico Ancona, con la regia di Francesco Tammacco che ha fatto da conduttore in questo viaggio dei ricordi, divertente, ma a tratti anche commovente.
Bravi anche i giovani Gabriella Caputi e Marco Sallustio nei loro duetti in vernacolo.
E per non farsi mancare anche la tradizione gastronomica, il pubblico ha potuto degustare la focaccia molfettese accompagnata da un buon vinello.
Insomma, un ritorno alle origini con immagini e suoni del tempo che fu. Una serata piacevole, ma con tanta nostalgia.
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