Torrione Passari, partiti i lavori
Finanziati dal Cipe per due tranche da 42 e 700 milioni
Al via i lavori per la ristrutturazione di Torrione Passari, la punta estrema del centro storico della città. I lavori, per un importo iniziale di quarantadue milioni e di settecento finanziati dal Cipe per la seconda fase dei lavori, hanno avuto inizio lo scorso mese di agosto e continueranno fino ad aprile del prossimo anno. L’intero progetto è predisposto dall’Ufficio tecnico comunale che si avvale della collaborazione del capo sezione del Genio Civile di Bari e del supporto del professor Fulvio Zezza per gli aspetti geologici.
Per la stesura del progetto si è rivelato indispensabile un lungo lavoro di indagine e di ricognizione, tenuto conto che il Torrione poggia le sue fondamenta in acqua ed è circondato per buona parte dal mare, il nemico principale della struttura. Adesso, con l’avvio dei lavori, con l’intervento degli esperti del Genio Civile, proseguono a pieno ritmo i lavori di consolidamento statico delle fondamenta, che, richiedendo un intervento subacqueo, dovrebbero terminare entro il mese di ottobre per evitare i problemi derivanti dalle mareggiate.
Accanto a ciò sono pienamente visibili le impalcature che racchiudono il Torrione. Entro gennaio ci sarà l’assegnazione dell’appalto per la seconda fase dei lavori; si prevede quindi che entro un anno sarà terminata la parte più complessa dei lavori che riguarda zone sommerse e semisommerse.
L’avvio dei lavori alla struttura architettonica rappresenta un momento importante per la storia cittadina; la vicenda della rinascita del Torrione, struttura di difesa realizzata intorno al 1512, comincia a marzo del 1998. Fu in quella data che il consiglio comunale approvò il regolamento per dare il via al progetto di recupero statico di Torrione Passari, monumento di grande valore artistico e architettonico. All’epoca dei fatti fu lo stesso gabinetto del sindaco a diffondere una nota esplicativa relativa al progetto per il recupero della struttura. In pratica, si legge nella nota, tutto “si muove lungo tre direttrici: bloccare il degrado della struttura e del parametro lapideo interno; rilevare l’organismo architettonico per impossessarsi della sua conoscenza tipologica; ripristinare la funzionabilità della struttura senza annullare la testimonianze delle sue trasformazioni storiche”.
Dopo il recupero il Torrione dovrebbe diventare un vero e proprio contenitore della documentazione cartacea e audiovisiva della storia della città, un punto di riferimento per cultori della storia e delle tradizioni, per esperti e studiosi. Presto, entro il 2001, come riferitoci dall’assessore Nino Sallustio, il Torrione potrà quindi essere visitato da tutti, permettendo di entrare in contatto con la realtà storica di Molfetta ai più sconosciuta.
Donato Centrone