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Torna sabato prossimo il Falò di S. Corrado a cura della Pro Loco
03 febbraio 2007

MOLFETTA - La Pro Loco di Molfetta, con il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Bari, del Comune di Molfetta, della Camera di Commercio di Bari, nonché con la collaborazione dell'oleificio cooperativo Molfetta e della società Multiservizi, sabato 10 febbraio, sul piazzale antistante la Basilica della Madonna dei Martiri, alle ore 19,30 accenderà un grande "Falò di S. Corrado" . L'accensione del falò, in onore del Santo Patrono della Città e della Diocesi, avverrà in modo folkloristico con le "cascate filanti", il crepitio di scherzi pirotecnici e sarà preceduta con la benedizione del fuoco curata dai Frati minori , custodi della omonima Basilica sede della Compatrona di Molfetta "Maria SS. dei Martiri". Intratterrà i presenti il complesso della bassa musica "Città di Molfetta" diretto da Cataldo Gargano. L'usanza di accendere il falò in onore di San Corrado, deriva da una antichissima tradizione di costume locale, che ricorda l'arrivo delle spoglie del venerato monaco di Baviera nella nostra città. In proposito si narra che i molfettesi, appresa la notizia della morte di San Corrado, siano andati a trafugarne i resti, dalla città di Modugno, per darne sepoltura nella antica Cattedrale, affacciata sul mare. Tornati in città a notte fonda, avrebbero trovato le porte del Duomo sbarrate; pertanto si sarebbero fermati nei pressi del porto, accendendo un falò per riscaldarsi dal gelo pungente. Per cibarsi avrebbero arrostito dei legumi donati loro da alcuni marinai di un veliero carico di legumi alla fonda nelle acque del porto di Molfetta. I molfettesi, nei secoli successivi, hanno voluto ricordare lo storico evento accendendo dei falò in molte strade cittadine. Tale tradizione, però, è andata in disuso nella seconda metà del Novecento. L'associazione turistica molfettese Pro Loco ha voluto recuperare questa vecchia usanza, da circa un ventennio, accendendo un grande falò sul quale vengono arrostiti nella polvere di tufo i tradizionali legumi: ceci, fave e semi di zucca, che vengono offerti in degustazione agli intervenuti.
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