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Tombini che si… sollevano da soli a Molfetta
01 giugno 2022

MOLFETTA - Sulla Terra, le montagne sono il risultato dell’”orogenesi”: il fenomeno che, a causa della continua deriva delle ‘placche continentali’ terrestri queste, scontrandosi fra loro, si inseriscono una sotto l’altra provocando l’innalzamento della superficie e quindi la formazione di montagne e sistemi montuosi. E’ un fenomeno grandioso che avviene in milioni di anni!

In una ‘scala’ infinitamente più piccola ed in un tempo infinitamente più breve, sembra che un fenomeno …paragonabile all’orogenesi, si sia verificato al Porto di Molfetta, su “Molo San Michele”, a poche decine di metri dal Faro.

Due tombini si sono letteralmente (inspiegabilmente?) sollevati, per circa mezzo metro sopra il piano stradale. Il molo, per l’attività di carico e scarico delle navi che approdano a Molfetta, è continuamente percorso da schiere di autocarri; pertanto la zona interessata è stata opportunamente ‘protetta’ con delle barriere “ jersey”, che evitano così qualsiasi contatto con le …montagnole, ben illustrate dalle foto allegata.

Nel Porto, attualmente sono funzionanti tre punti di rifornimento combustibile (gasolio navale), uno dislocato in zona Caserma Altomare - Banchina San Domenico; due su Molo San Corrado, prima della curva del Faro.

Ci siamo chiesti: che cosa possa essere successo da provocare un tale, strano fenomeno (da noi, arbitrariamente definito ‘di orogenesi?, ma evidentemente non è così); visto che nessuno ne parla più di tanto, abbiamo tentato di proporre una possibile spiegazione della stranezza. Vediamo.

Molto probabilmente, in zona sono interrati dei serbatoi, non più in uso, forse costituenti una eventuale quarta stazione di bunkeraggio per il rifornimento di combustibile dei moto-pescherecci. E’ possibile che, per ovvie ragioni di sicurezza, le cisterne furono svuotate e bonificate, ma lasciate, in loco, interrate. L’altezza del piano stradale del molo, rispetto al ‘medio mare’, in quel punto è di circa 170cm. Potrebbe darsi che l’erosione marina del lato esterno del molo, soggetto al violento moto ondoso, abbia potuto aprire una via d’acqua per ingrottamento, tale da raggiungere i serbatoi (vuoti, ancorché protetti da vasche di contenimento?) del diametro di circa 2 metri che, per ‘galleggiamento’ hanno spinto in su, attraverso le tubazioni di carico gasolio e aspirazione delle pompe, il complesso del tombino, facendolo ‘emergere’ in superficie.

La notevole forza di ‘galleggiamento’ ha spinto in su tutto il complesso serbatoio/tubazioni/tombino.

E’ questa, da noi prospettata, un’ipotesi possibile; potrebbero essere altre le reali cause del bizzarro fenomeno: di solito, i tombini stradali, tendono a sprofondare (se mal sistemati), mai a sollevarsi. Pertanto, se qualcuno avesse spiegazioni più puntuali, saremo lietissimi di rivedere le nostre ipotesi.

© Riproduzione riservata

Autore: Tommaso Gaudio
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