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Tempo Scaduto
15 marzo 2001

Sembra senza pace la vicenda del centro-sinistra. Avevamo appena finito di scrivere il commento di questo numero, con la notizia della scelta del candidato sindaco Nino Sallustio, il quale sarebbe riuscito a ricompattare la sua coalizione (escluso l’Udeur di Lillino Di Gioia), quando un nuovo fulmine a ciel sereno si è abbattuto in quest’area politica che si contrappone al Polo berlusconiano. Rifondazione comunista ha deciso di correre da sola col proprio candidato Vito Copertino (una posizione suicida, che ci spinge anche a pensare che ci fosse una riserva mentale fin dall’inizio e che la storia della presenza dell’Udeur fosse solo una buona scusa), mentre l’Udeur non ha ancora deciso cosa fare. Rincorrere voci e cambiamenti di posizioni è diventato decisamente defaticante, né vogliamo ritardare ancora l’uscita del giornale per dare notizia dell’avvenuto mutamento di uno scenario che potrebbe cambiare ancora a breve. Una cosa è certa: il tempo è scaduto. Nelle prossime ore in un modo o nell’altro il centro-sinistra si dovrà preparare ad affrontare una situazione che non è tra le più facili, pur se non drammatica come sembrava in un primo momento. Infatti, all’interno della coalizione di centro-destra che ha come candidato sindaco Tommaso Minervini le contraddizioni si fanno più stridenti e l’ultimo strappo, quello del Ccd “occupato” da Pino Amato, non gioverà a un gruppo già parecchio eterogeneo in partenza. Come si comporterà il Cdu del quale oggi fanno parte i fuorusciti del Ccd, Panunzio e Minuto? Il sen. Azzollini continuerà ad ingoiare il rospo di un candidato che non è del suo partito e nemmeno della coalizione nella quale si riconosce a livello nazionale? Riuscirà Tommaso a indossare il “doppiopetto” di rigore per Forza Italia? Le giustificazioni politiche non reggono di fronte alla realtà di una coalizione dove c’è di tutto e nella quale si trovano a convivere personaggi dal dignitoso passato e individui dal passato discutibile e dal futuro ancor più inquietante dal punto di vista politico: cosa ci riserveranno ancora questi abili saltatori di quaglia, questi trasformisti interessati e i voltagabbana di mestiere? Non sarà un compito facile quello di Tommaso, tenere insieme un ginepraio di quel tipo che gli farà perdere il sonno. Ma lui, apparentemente, si dichiara uomo tranquillo, candidato che unisce. Staremo a vedere se questo significherà un suo reale cambiamento di pelle oppure alla fine si rivelerà solo uno slogan elettorale alla Berlusconi, del quale ha già mutuato l’insofferenza alle critiche. Nel centro-sinistra, pur tra mille difficoltà, sembra prevalere una volontà di combattere questa battaglia politica con tutti i mezzi, uno più di tutti: il confronto con gli avversari che, sulla carta per le cose appena dette, li dovrebbero dare per vincenti. L’augurio che ci facciamo, condividendo l’appello del presidente Ciampi, è quello di una campagna elettorale dai toni moderati e civili: ne ricaverebbero beneficio i candidati, ma soprattutto la città, scossa politicamente da risse senza senso e da personaggi senza storia.
Autore: Felice de Sanctis
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