Recupero Password
Tempesta sul sindaco di Molfetta e la sua maggioranza. Gli Amato contro Minervini e la maggioranza. Pino difende Robert dalle accuse di faziosità
Il sindaco Minervini si assenta temporeneamente dall'aula dopo il battibecco con Amato
16 febbraio 2024

MOLFETTA – Continua la tempesta politica sul sindaco e sulla maggioranza ciambotto che governa Molfetta. Non si sono fatte attendere le repliche degli Amato, Robert e il padre Pino, che difende il figlio, dopo gli attacchi subìti nell’ultimo consiglio comunale.

Come si ricorderà, il consigliere Felice Spaccavento, dell’opposizione di centrosinistra, in apertura di seduta, come da regolamento, aveva chiesto la parola per fatto grave (la richiesta di dimissioni della consigliera di maggioranza Francesca De Palma, moglie del titolare dell’azienda che aveva ottenuto dal Comune un appalto da 3,5 milioni di euro). Le dimissioni erano state sollecitate non per responsabilità della stessa De Palma, esclusa fin dall’inizio del dibattito su questa questione, bensì per opportunità politica di fonte a questa assegnazione.

Il sindaco Tommaso Minervini era subito insorto contro questa richiesta e soprattutto contro il presidente del consiglio comunale, Robert Amato che aveva deciso di concedere la parola a Spaccavento. Dopo un battibecco in aula, alla fine, visto anche il parere favorevole del segretario generale, richiesto dal consigliere Pietro Mastropasqua dell’opposizione di centrodestra, Amato aveva fatto parlare Spaccavento. Al termine il sindaco e la maggioranza avevano chiesto il diritto di replica, ma lo stesso Amato lo ha rifiutato perché non previsto dal regolamento. E così il sindaco aveva accusato il presidente di faziosità.

Fin qui la vicenda, che conferma la frattura all’interno della maggioranza con gli Amati che stanno prendendo le distanze per essere stati messi da parte dal sindaco, a favore del gruppone “Insieme con la città” (Tammacco). Forse la seduta sarebbe andata diversamente se non ci fosse stata questa frattura, confermata anche dall’assenza in aula dello stesso Amato nella seduta precedente.

Naturalmente Robert ha replicato ad un contorto comunicato della maggioranza risentita e piccata, ricordando il diritto di parola per fatto grave, previsto dall’art. 14 del Regolamento del consiglio comunale, soprattutto quando l’argomento riguarda un “profilo di interesse e di rilevanza per l’intera comunità”. Amato ha anche respinto l’affermazione del sindaco di non aver informato la maggioranza della richiesta di intervento per fatto grave, perché lo stesso Robert lo aveva riferito al vice sindaco Nicola Piergiovanni. Stessa replica alla consigliera Annalisa Petruzzelli, capogruppo della maggioranza che chiedeva il diritto di replica. La stessa Petruzzelli, in passato era stata critica verso il sindaco definito in una delle recenti sedute “un uomo solo al comando”. Poi, nell’ultima seduta, dopo la ricomposizione fra il gruppone e Minervini, si è atteggiata a strenuo difensore dello stesso.

In pratica, secondo Amato, la maggioranza mente sapendo di mentire, anche nella richiesta di ricostruire l’organo (dopo le dimissioni di Angela Amato doveva subentrare Leonardo Minervini), ma questa sostituzione non essendo necessaria in assenza di votazione, non avrebbe cambiato gli equilibri all’interno dell’assemblea. Perciò, è stata fatta dopo il fatto grave.

Questo non giustifica, secondo Robert i toni intimidatori e minacciosi nei suoi confronti (è stato definito ben 4 volte “fazioso”) e in quelli dei consiglieri dell’opposizione.

A tal proposito, lo stesso presidente del consiglio si è riservato di riferire al prefetto questi comportamenti di situazioni “intimidatorie al limite della pressione psicologica”.

Per quanto riguarda la situazione politica venutasi a creare nella maggioranza, che è sotto gli occhi di tutti, sarà il suo partito a decidere.

E ha passato la palla al padre Pino, che non ha esitato a scendere in campo con un comunicato in difesa del figlio presidente. Dopo la difesa di ufficio e il vanto di “competenza, serietà e imparzialità” del figlio, Pino ha ricordato come il suo gruppo fosse stato determinante per l’elezione di Minervini, aggiungendo che il sindaco ama circondarsi di yes men che assecondano le sue scelte “senza parola profferire”.

Quindi ha ricordato come gli Amati avesse da tempo chiesto un cambio di passo dell’amministrazione e un maggiore coinvolgimento (mentre Minervini, in una sorta di cinismo politico, li ha scaricati, preferendo il più numeroso gruppo Tammacco, senza del quale non potrebbe governare), oltre ad affrontare alcuni problemi urgenti dalla polizia locale al funzionamento della macchina comunale, dai dipendenti ai dirigenti, fino all’approvazione del piano delle coste.

Quindi il pistolotto finale: “non ci lasceremo certo intimidire da ricatti e minacce spesso velate e sottili da parte di qualcuno che approfitta della propria carica istituzionale, a queste sapremo rispondere nelle sedi istituzionali valutando se adire altre vie per tutelare il nostro operato. Ci sentiamo liberi di valutare i provvedimenti in Consiglio comunale, senza condizionamenti, sempre per il bene della città”.
Al di là della retorica, la rottura con gli Amato è completa, ammenochè non venga ricomposta. A quale prezzo politico?

Nel prossimo numero della rivista mensile "Quindici", in edicola domani sabato 17, approfondimenti, commenti, interviste sull'ultimo consiglio comunale, sulla situazione amministrativa e sul terremoto politico in atto, per capire cosa succede nel Palazzo.

© Riproduzione riservata

Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet