Taglio dei treni nel tratto Molfetta-Bari soppressi alcuni convogli regionali
Non trova pace il settore dei trasporti da e per la Puglia. Adesso il treno- notte Milano-Lecce è stato cancellato. Tagliato con delle forbici. Così, come quando si recide un ramo secco. E la Puglia resta isolata, dimenticata. Trenitalia ha deciso che quel treno era superfluo. Più importanti i Frecciarossa da Milano a Roma. Pazienza se per arrivare dalla Puglia a Milano ci vorranno due giorni di viaggio, cambiando treno più di una volta con lunghe attese. Se per recarsi a Roma da Brindisi, lo scalo sarà Ancona. Proprio ora si mette la Puglia in un angolo? Altro che Lega Nord, a dividere l’Italia ci pensano proprio le Ferrovie dello Stato. Il Brindisino si è già attivato con una petizione indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Monti, iniziativa cui ha aderito anche il Comune di Bari. Ma, nel quasi silenzio generale dei nostri politici (se si escludono Nichi Vendola,Onofrio Introna, presidente del Consiglio regionale della Puglia, l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Guglielmo Minervini, e qualche consigliere regionale), dallo scorso 12 dicembre, con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale, viaggiare da Lecce a Milano o da Lecce a Roma è come fare un viaggio nell’antico Far West: sempre a bordo degli stessi vecchi treni da terzo mondo (che ora, però, si chiamano FrecciaBianca) fino a Bologna. La storia dei viaggi da Nord a Sud (e viceversa) «è un argomento politico di una importanza fondamentale - il commento di Vendola -. Il governo deve dirci chiaramente se il futuro del Sud, che in questo modo viene tagliato fuori dal resto del Paese, deve essere affidato, da questo momento in poi, alle scelte aziendali dell’amministratore di Trenitalia». Nel tratto Molfetta-Bari, ad esempio, sono stati soppressi alcuni treni nella fascia orari tra le 9 e le 11, creando notevoli difficoltà per l’utenza (soprattutto universitaria) diretta verso Bari. Invece, nel tratto Bari-Molfetta sono stati soppressi altri treni tra le 8 e le 11. Questo almeno la mattina, perché anche nel pomeriggio qualche altro regionale è stato cancellato. Insomma, è chiaro quanto possa essere dannosa la soppressione di eurostar, intercity, espressi e regionali per il cittadino. La risposta del Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, è emblematica: «Il Mezzogiorno deve essere integrato, ricucito al resto d’Italia». Lo ha detto l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Guglielmo Minervini. «Noi - ha detto Minervini - abbiamo posto un problema politico: ormai non si tratta più di una questione di risarcimento di qualche corsa nell’orario invernale che è stato decimato da Trenitalia». Per Minervini «Stiamo ponendo una questione politica di modello di mobilità ferroviaria, di connessione del nostro Paese, di come si supera la spaccatura che di fatto si è generata - ha aggiunto Minervini -. Il che significa anche precise risposte sul piano infrastrutturale ». Per adesso la Puglia su rotaia è rimasta a piedi.
Autore: Andrea Saverio Teofrasto