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Tagli statali a Molfetta, colpa del porto. I cittadini pagano due volte
15 novembre 2011

Meno 2.4milioni di euro. Questo il taglio statale subito dal Comune di Molfetta con il Decreto del Ministero dell’Interno del 9 dicembre 2010 che riduce nel 2011 i trasferimenti erariali per i Comuni con popolazione superiore a 5mila abitanti in riferimento ai dati Istat sulla popolazione a nel 2009. Secondo l’art.14 della Legge n.122 del 30 luglio 2010 «i trasferimenti erariali dovuti ai Comuni con popolazione superiore ai 5 mila abitanti dal Ministero dell’Interno, sono ridotti di 1.5milioni per l’anno 2011 e di 2.5 milioni annui a decorrere dall’anno 2012». Taglio squilibrato per Molfetta superiore al limite percentuale fi ssato (11,722%), le proteste della giunta Azzollini. Altri Comuni della Provincia di Bari con popolazione maggiore, come Altamura (69.214 abitanti) e Bitonto (56.302), hanno ricevuto tagli inferiori rispetto a Molfetta (la prima di 600mila euro, la seconda di un milione di euro). Questo il parare degli “esperti” contabili comunali. Il sindaco senatore Antonio Azzollini ha richiesto un’indagine sui criteri utilizzati dal Ministero dell’Interno nel calcolo dei tagli ai Comuni, scoprendo che «è stata erroneamente considerata all’interno della base di riferimento per la riduzione, la somma di 5milioni erogati annualmente ai sensi delle Leggi 174/2002 e 350/2003 sul cap. 7253 del Bilancio dello Stato, a titolo di rimborso per il pagamento delle rate di ammortamento mutui dei lavori per la diga foranea, opera di rilevanza nazionale» (delibera G.C. n.197 del 24 ottobre scorso). Insomma, sforbiciata fi nanziaria dovuta ai 5 milioni di fi nanziamento straordinario eroga ogni anno dallo Stato come rata di ammortamento del mutuo complessivo di circa 70 milioni di euro per i lavori del nuovo porto commerciale. È stato necessario condurre un’indagine interna per “scoprire” la reale motivazione? Possibile che Azzollini, presidente della V Commissione Bilancio, così vicino ai quadri più importanti del Pdl nazionale, non abbia saputo in anteprima la notizia dai ministri Tremonti e Maroni? Dopo la pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Uffi ciale il 15 dicembre 2010, non sarebbe opportuno controllare i criteri e le modalità stabiliti in sede di conferenza Stato-Città e Autonomie Locali? Superfi cialità. È un errore. «Quel contributo è assegnato con destinazione vincolata allo scopo di consentire al Comune di Molfetta di pagare le rate di ammortamento di specifi ci mutui». E, in assenza di quel fi nanziamento, il Comune «non avrebbe assunto le relative obbligazioni giuridiche in essere»: dunque, i cittadini di Molfetta pagano due volte i lavori del porto. Senza dimenticare la multa da 7,8milioni di euro, i danni al paesaggio, l’inquinamento marino, acustico atmosferico, i continui ritardi che potrebbero determinare altre multe, le promesse non mantenute, ecc. È un «atto illegittimo perché aff etto da travisamento ed erronea valutazione dei fatti», addirittura contraddittorio «per comportamenti contrastanti», dunque viziato nel complesso da «eccesso di potere». Infatti, il contributo di 5milioni di euro, secondo la giunta, «va sottratto dalla base sulla quale eff ettuare la riduzione, non rientrando in nessuna delle voci che costituiscono il sistema dei trasferimenti erariali agli Enti locali». Unica soluzione, il ricorso al Tar Puglia per impugnare Decreto ministeriale. Azzollini da Molfetta armeggia contro il Ministero, a Roma spalleggia lo stesso Ministero dimenticandosi di Molfetta. Questi i danni del doppio incarico: qui la reale contraddittorietà di Azzollini. Una farsa politica ormai destinata a concludersi, dopo la sentenza n.277 della Corte Costituzionale. Del resto, lo stesso Ministero aveva respinto le richieste del Comune lo scorso 15 luglio, dopo la richiesta di annullamento in sede di autotutela, inviata da Azzollini a giugno. Il senatore presidente ritiene possibile la vittoria di un Comune contro lo Stato, dopo la prima risposta negativa? Dovrà appellarsi a quei giudici che il premier Berlusconi giudica venduti alla sinistra? Oltre a tagli, all’aff amamento delle casse comunali, già costrette a sopportare il peso del disavanzo di gestione dello scorso anno, i cittadini dovranno anche pagare l’avv. Annamaria Angiuli, professore Ordinario di Diritto Amministrativo all’Università agli Studi di Bari, incaricata delle difesa. Il nuovo porto commerciale, pedina di scambio con i cittadini nelle elezioni amministrative del 2008, si è rivelato la vera peste famelica del Comune di Molfetta

Autore: Carlo Gadaleta
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