Sul Porto Guglielmo Minervini replica al segretario di Forza Italia di Molfetta
“Inquietante mancanza di senso delle istituzioni”
MOLFETTA - Non si è fatta attendere la replica di Guglielmo Minervini al comunicato stampa di Antonio Camporeale, segretario locale di Forza Italia, che aveva duramente attaccato l'assessore regionale alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva sulla vicenda del Porto di Molfetta, accusandolo di aver prima ostacolato la realizzazione della nuova infrastruttura e, ora, di volerla scippare ai molfettesi inserendola nell'ambito dell'Autorità Portuale del Levante.
“Ciò che colpisce – ha dichiarato Guglielmo Minervini – nell'intervento del locale segretario di Forza Italia è lo scarso senso delle istituzioni, inquietante se si considera che si tratta del partito di riferimento della coalizione al governo della città nonché partito del sindaco.
Replicare con la rissa a uno specifico orientamento strategico della programmazione regionale significa di fatto aprire uno scontro istituzionale e porre la città fuori dalle direttrici dello sviluppo che si vanno disegnando.
Invito, pertanto, l'amministrazione, che – è bene ribadirlo - agisce in regime di competenza delegata e non propria, a considerare con pacatezza e responsabilità le proprie valutazioni in ordine agli strumenti di governo del sistema portuale che si vanno riconfigurando per elevare la competitività dell'intero territorio regionale.
Come cittadino, invece, continuo a dolermi del fatto che, nonostante i lunghi anni e non mesi ormai trascorsi, siamo ancora lontani, molto lontani dalla disponibilità di un progetto esecutivo e, quindi, dall'inizio concreto dei lavori. Tecnicamente siamo ancora all'effetto annuncio. Non v'è dubbio che responsabilità di questo enorme ritardo sia direttamente riconducibile alla continua oscillazione delle scelte della locale amministrazione.
Solo per fornire un contributo di verità storica, ricordo ai cittadini molfettesi che la regione Puglia, governata dal centrodestra, impiegò quattro anni per esaminare il Piano Regolatore Generale della città, mentre l'attuale amministrazione ha impiegato meno quattro mesi per approvare il piano del porto. E, sempre per una lineare verità storica, vorrei ricordare che già nell'ambito della pianificazione generale della città, l'allora amministrazione di centrosinistra svolse la decisione strategica di assorbire il piano del porto. In forza di quella scelta, il procedimento successivo ha potuto svilupparsi rapidamente. Dunque, alla scoperta del valore del porto per lo sviluppo di Molfetta, il centrodestra arriva buon ultimo e solo per la strada di un finanziamento ottenuto.
Sempre come cittadino – ha concluso l'assessore regionale –trovo, infine, davvero assai singolare che l'accusa di clientelismo provenga da parte di una stazione appaltante che non nasconde la sua preferenza, fuori da ogni logica di mercato, per una gestione in regime di monopolio del nostro porto, come limpidamente è emerso proprio nell'incontro promosso dalla Margherita.”