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Strade dissestate e danni ai cittadini di Molfetta: il consigliere Giovanni Infante (Rifondazione) presenta un’interpellanza
03 febbraio 2023

MOLFETTA – Che le strade di Molfetta fossero in una condizione disastrosa, è risaputo, ma l’amministrazione comunale ignora anche le situazioni più evidenti e pericolose, che possono portare anche a incidenti e a risarcimenti di danni che sono a carico delle casse comunali e quindi dei cittadini.

Insomma i molfettesi sono danneggiati due volte: le strade on vengono riparate e poi pagano anche i danni per gli incidenti. Se questo è un modo di amministrare senza sprechi! Eppure il Comune ha speso anche altri soldi per affidarsi a consulenze che non sono servite a granché se non ad aumentare ancora di più le spese a danno della collettività, soprattutto perché le rare volte che i lavori vengono fatti sono sempre raffazzonati e peggiorano la situazione. Insomma, un vero disastro!

Di fronte a questo disastro il consigliere comunale Giovanni Infante di Rifondazione comunista, ha presentato una interpellanza, chiedendo una risposta scritta e orale in consiglio comunale.

Ecco la sua interpellanza: «In considerazione delle numerose e documentate proteste che ci giungono da diversi cittadini , circa il fatto che lavori di posa in opera di cavi o tubature eseguite sul manto stradale o su marciapiedi in diverse zone della città, attraverso lo scavo di mini-trincee, non sono conclusi, come dovrebbe avvenire, con un riempimento delle stesse e con un compattamento con asfalto, eseguito a regola d’arte (vedi lavori eseguiti nel corso degli ultimi mesi in via Di Vittorio, via Martiri della Resistenza, via Da Palestrina, via Puccini ); 

in considerazione del fatto che,  nella maggior parte dei casi, tali lavori di posa in opera eseguiti in maniera scadente, portano ad un danno permanente del manto stradale, con comparsa fin dai primi giorni dalla conclusione dei lavori, al cedimento del manto stradale, alla perdita  progressiva dell’asfalto con la comparsa di buche o con “l’effetto fionda “ dei pneumatici delle auto che, transitando sul pietrisco esposto, creano, lanciando a distanza lo stesso ( con possibilità di danno sui pedoni che transitano); 

in considerazione del fatto che opere di ripristino del manto stradale o dei marciapiedi,  non eseguiti a regola d’arte, creano i presupposti per una minore durata e minore funzionalità degli  stessi,  con la conseguente necessità di dover intervenire, per ripristinare le condizioni di sicurezza a tutela dell’incolumità dei cittadini, a spese della comunità, con incremento delle spese a carico dell’ente comunale; 

in considerazione che in ben due consigli comunali dall’inizio di questa consiliatura, è stato posto all’ordine del giorno il problema dei debiti fuori bilancio, tra cui le spese legali e mediche per danni a cittadini incorsi in infortunio, per aver messo il piede in fallo a causa della pavimentazione stradale e dei marciapiedi danneggiata dai suddetti lavori;

 

CHIEDIAMO alle S.V. quanto segue:

 1)     Quali sono le imposte che, le aziende che richiedono di eseguire lavori di posa in opera di cavi o tubature, sono tenute a pagare al Comune.

 2)     Se le suddette imposte, sono in linea con l’esborso che il comune dovrebbe sostenere, in caso di lavori non eseguiti a regola d’arte, sia per ripristinare condizioni di sicurezza sulle superfici calpestabili da pedoni, sia per ottemperare a spese mediche e legali che ricadrebbero sull’ente comunale, in caso di danno ai cittadini.

  3)     Se esiste un protocollo di massima che certifichi, quali devono essere le condizioni in cui deve essere riconsegnato alla fruizione dei cittadini il manto stradale o il marciapiede dove sono stati eseguiti lavori. 

 4)     Se esiste un effettivo controllo da parte degli uffici preposti dell’assessorato ai Lavori pubblici, delle modalità con cui si realizzano tali opere di ripristino, e se, in particolare, vengano scattate fotografie che certifichino le condizioni della zona sottoposta a lavori, prima dello scavo e dopo il ripristino. Questo allo scopo di documentare la eventuale contestazione da rivolgere all’azienda esecutrice dei lavori, nel caso non abbia ottemperato all’obbligo di riconsegnare il cantiere all’ente comunale in condizioni tali da non pregiudicare la sicurezza dei pedoni e degli automobilisti.

 5)     Se esiste la possibilità da parte del Comune, in caso di infortuni occorsi a cittadini a causa di ripristino del manto stradale o dei marciapiedi non eseguiti a regola d’arte, di rivalersi sulle aziende responsabili dei lavori attraverso una mirata quanto documentata azione legale.

 6)     Se è ancora possibile che l’ente comunale di questa città, accetti con indifferenza, che si danneggi il patrimonio pubblico (rappresentato in questo caso dalle strade ed i marciapiedi), che si crei un potenziale pericolo e danno per i cittadini (come testimoniato dalle numerose citazioni cui l’Ufficio legale di questo comune deve rispondere per infortuni legati al dissesto delle vie comunali), permettendo ad aziende private di fare profitti, (attraverso i servizi forniti, mediante  lavori di posa in opera di cavi, fibre, tubazioni)  ma scaricando  il costo di questi lavori , quando eseguiti in modo raffazzonato e senza controllo, sulla collettività». 

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