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Sporcizia a Molfetta, ancora proteste. Ma i molfettesi se ne fottono della città Dopo la signora Muti, anche un abbonato di "Quindici" che risiede a Milano racconta il disgusto provato nell'ultimo week-end
05 giugno 2008

MOLFETTA - La battaglia sulla sporcizia e il degrado della città, avviata da “Quindici” e che ha avuto una vasta eco dopo la lettera della moglie del Maestro Riccardo Muti al nostro giornale, ora vede il contributo di un altro nostro abbonato, il molfettese Fabio de Nichilo, residente a Milano, che ci ha inviato una lettera il 3 giugno scorso al rientro del ponte festivo trascorso nella sua città natale. Abbiamo atteso qualche giorno a pubblicarla, perché volevamo commentarla, con un ulteriore approfondimento, che i lettori troveranno sul prossimo numero di “Quindici” in edicola, che continua la mostra campagna per la pulizia della città, ma crediamo che si commenti da sola e lasciamo, come sempre ai nostri lettori, ulteriori considerazioni su quella che sta diventando una emergenza di Molfetta, soprattutto all'inizio della stagione estiva. «Spettabile redazione, sono un molfettese di 34 anni che per lavoro vive, ormai da 4 anni, a Milano. Anche mia moglie è molfettese e mi ha raggiunto a Milano dove, anche lei, ha trovato quel lavoro che a Molfetta difficilmente avrebbe trovato. Ma non vi scrivo per fare i soliti discorsi sulla mancanza di lavoro al sud. No. Quello che scrivo è uno sfogo che viene davvero dal profondo del mio animo. Non so se lo pubblicherete, ma non importa: ho sentito il bisogno di farlo. Io e mia moglie manteniamo per quanto possibile saldi i rapporti con la nostra città e, non senza sforzi, cerchiamo di venire a Molfetta almeno una volta al mese per un fine settimana con parenti ed amici. In estate, poi, la mancanza del mare è forte per cui è con maggiore voglia che ci predisponiamo al solito viaggio della speranza garantito dalle pessime ferrovie italiane che ci consente di arrivare a Molfetta. Anche in occasione del ponte del due giugno, siamo venuti a molfetta per poter iniziare degnamente la stagione balneare. Posso solo dire una cosa: ogni volta rimango sempre più deluso. I molfettesi se ne fottono di Molfetta. Arrivo in centro e vedo erbacce che crescono sul ciglio della strada, cartacce ovunque, "ricordini" lasciati dai cani. E non è finita. Il lungomare è una specie di bolgia. Tralascio il fatto che il molfettese medio deve assolutamente parcheggiare la propria auto a due passi (letteralmente) dal punto di incontro. Tralascio il fatto che la frescura che uno cerca sul muretto del lungomare è azzerata dallo smog. Ma, mi chiedo, non c'è un minimo di cultura ecologista a Molfetta? Sapete cosa ho visto? Ho visto che c'è gente che si va a prendere la birra e lo spigolo di pizza, lo mangia comodamente seduto sul muretto ed altrettanto comodamente butta i resti (bottiglia e carta) semplicemente ruotando e lasciando cadere tale immondizia al di là del muro...in pratica in mare. Quella stessa gente che si incazza quando pesta una merda maledicendo il cane ed il padrone del cane... Io, molfettese, mi ritrovo ad osservare un po' da esterno e l'unica conclusione a cui giungo è che ai molfettesi non importa una beata mazza di Molfetta. Sì, i molfettesi se ne fottono. Alla grande. E la cosa si nota in spiaggia a livelli assurdi. È da quando avevo 13 anni che frequento il Gavetone. ogni anno è peggio. Ieri sono andato via schifato. La spiaggia "libera" più frequentata dai molfettesi è una fogna a cielo aperto. Un tappeto di mozziconi di sigaretta. Bottiglie di plastica ovunque. Fazzoletti, preservativi, merde (e non sono certissimo del fatto che siano solo opera di cani), pezzi di plastica, scatole, scatolette, resti di fuochi accesi e lasciati lì insieme ai resti di grigliate selvagge. Ovunque. E la gente che dovrebbe protestare per questa situazione che fa? Se ne fotte e continua ad andare al Gavetone (solo posti in piedi, tra l'altro) e continua a sporcarlo perchè "tanto è già sporco". Fino a qualche tempo fa c'erano dei bidoncini per la spazzatura (scarsamente utilizzati): adesso non ci sono nemmeno quelli. Quella stessa gente che si lamenta perchè i lidi privati costano troppo che fa? Viene al Gavetone, si mangia il proprio panino e lascia lì sul posto la carta in cui il panino è avvolto. Sapete che vi dico? Che i molfettesi non meritano il mare che la natura (o la sorte) gli ha concesso. I molfettesi son buoni solo a lamentarsi del costo delle case, del fatto che manca il lavoro, pronti a litigare con il vicino che non recupera le deiezioni del proprio cucciolo ma che poi, per strada, si gustano il gelato di san marco e poi buttano a terra il fazzolettino sporco di gelato perchè "ci sono gli spazzini, è compito loro pulire"... Ma per favore! Questo non è un discorso politico. I politici possono dire quello che vogliono, di qualsiasi colore essi siano. I politici non tengono pulita materialmente la città. La città non è dei politici, è dei cittadini. Ma i cittadini di Molfetta questo non lo sanno, o non vogliono capirlo o, peggio ancora, lo sanno ma fanno finta di niente e scaricano le responsabilità su qualcun altro. La città non diventa più pulita se un sindaco qualunque aggiunge un paio di cestini in più. La città diventa più pulita se i cittadini utilizzano quei cestini. No... continuiamo così... prima o poi smetterò di venire al mare a Molfetta perchè l'immondizia ed il menefreghismo avranno vinto. Prima o poi smetterò di venire a Molfetta e basta».
Autore: Fabio de Nichilo
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Ogni venerdì e sabato mattina, poichè abito sulla sede dell' INPS, percorro il lungomare alle ore 4,30 per andare a pescare. Tutto attorno a dove, dalle otto di sera a notte inoltrata, sosta quello che io chiamo il "camper gastronomico" che vende birre e panini ai ragazzacci che frequentano il lungomare, sia a terra che sul muretto del lungomare vi sono decine e decine di bottiglie vuote, oltre che cestini di patatine e cartacce varie. Eppure tutt' intorno è pieno di bidoni per la discarica differenziata. Ho parlato di ragazzacci generalizzando, perchè io che abito lì vicino so benissimo cosa fanno e li vedo e li sento fino a notte fonda anche a suonare il tam tam ... e nessuno li riprende, forse per paura (oggi non si sa mai con chi si ha a che fare). La colpa di quella sporcizia non è delle Istituzioni (che dovrebbero però meglio controllare) ma dei cittadini stessi che, visto che a scuola la cosiddetta Educazione Civica non si insegna più', quando vedono i ragazzi che imbrattano per terra o insudiciano l' ambiente, non intervengono, magari paternalisticamente, a fargli delle "lezioncine". Io ricordo che nel lontano 1980 a Camerino, nelle Marche, dove ero studente universitario, gettai per terra la carta di una caramella e immediatamente un passante mi fece osservare quello che avevo fatto, invitandomi a raccoglierla; cosa che feci. Quellaè stata per me una lezione di vita che da allora in poi ho sempre osservato. ecco perchè dico che siamo nopi cittadini che dobbiamo cominciare ad avere il coraggio di intervenire su quelli che sono tutto sommato i nostri figli e i nostri nipoti.


E che dobbiamo dire? Non c'è nulla da dire, se non che il buon fabio de nichilo ha ragione. Siamo una popolazione di animali: ho assistito io, lunedì, al mare, a una scena raccapricciante: due bambini, con relative mamme: il primo bimbo, stappa una bottiglia di plastica, per riempirla con delle pietre, e butta il tappo in mare (la cosa curiosa, è che il mare sembra si sia ribellato, e pian piano questo tappo giallo è tornato a riva). Il secondo bimbo, dopo aver usato la bottiglia del suo amichetto, vista l'inutilità, la prende e la butta in mare. Ora,come si è soliti dire: "non si nasce imparati"; la marachella, il bambino di 5-6 anni la può commettere; è allucinante però che le mamme non abbiano mosso mano, pur vedendo la scena. Mi veniva da andare a prendere la bottiglia e fargliela mangiare, letteralmente! Purtroppo, caro fabio, la soluzione non c'è. Oddio, l'unica che mi viene in mente è mettere un vigile ad ogni angolo di strada e far pagare multe salata per ogni infrazione: dalla carta alla bottiglia all'escremento del cane. I costi sono alti? Lasciate perdere, che le casse comunali verrebbero ampiamente e rapidamente rimpinguate, vista l'inciviltà di sta città. Il problema è molto più serio di quanto si voglia credere; e leggere commenti come quelli del signore di Borbone, che quasi accusa il signor de nichilo per aver osato alzare la voce su una situazione della quale tutti ci rendiamo conto, ma che forse a nessuno sta troppo a cuore, ne è la più grande prova. Cominciamo a prendere a scappellotti l'amico che butta la carta per terra, senza aver paura di un insulto o una bestemmia. Questa è la seconda soluzione, nella quale però credo molto poco. O si comincia a pagare, non metaforicamente, oppure la situazione peggiorerà sempre più. Saluti e baci.

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