Sovrappasso di ponente, un ponte sulla testa della gente
Una struttura progettata male e nata peggio. L'amministrazione sorda alle proteste degli abitanti
È da qualche mese che, in città, si vocifera circa il completamento del sovrappasso di ponente (nella foto), che dovrebbe collegare via Cavalieri Vittorio Veneto alla strada provinciale per Ruvo di Puglia. Di questa vicenda “Quindici” si era occupato circa due anni fa, quando avevamo registrato l'avvio repentino dei lavori, tra le concitate proteste dei residenti, chiaramente contrari ad avere una tale struttura a pochi metri dalle proprie abitazioni. Furono molte le obiezioni, ma i cantieri furono aperti, e il sovrappasso si eleva tra i palazzi. Altro che sviluppo sostenibile, o attenzione al benessere delle persone.
Si possono tenere tanti bei discorsi su questi argomenti, ma i risultati sono sotto gli occhi, al di là delle appartenenze politiche e delle amministrazioni che si susseguono.
A questo punto, però, abbiamo voluto renderci conto della situazione, che non ci pare poi così rosea. Se il tracciato del ponte è chiaramente delineato, non è così per l'atterraggio, poiché la bretella di collegamento a via Ruvo è ancora in alto mare. È sufficiente recarsi in via Aldo Fontana per verificare.
Inoltre, la realizzazione dei due sottopassi ferroviari, a poche decine di metri di distanza, diminuisce di molto l'utilità del sovrappasso.
Non sappiamo quanto altro tempo passerà prima dell'apertura, tuttavia aspettiamo, con ansia, il risultato finale. Per sperimentarne la bontà o, meglio, la necessità.
Michele Bruno
michele.bruno@quindici-molfetta.it