Recupero Password
Softair quando la “guerra” diventa un gioco
15 ottobre 2018

Oggi, a chiunque di noi, potrebbe capitare passeggiando per le campagne o in una tranquilla escursione in famiglia di imbattersi in dei ragazzi in mimetica (abbigliamento militare) e armati fino ai denti. Beh… se dovesse capitarvi niente paura, verrete subito tranquillizzati e allontanati, perché in quella zona in quel momento si sta praticando il Softair. Ma, in pratica, di che cosa si sta parlando? Il Softair è un’attività ludica che abbraccia uomini e donne delle età più svariate, con la quale si cerca di simulare tutte quelle pratiche militari che vanno dal colpire un bersaglio al compito di tracciare un percorso o una mappa, all’escogitare strategie di combattimento. Il termine softair deriva dalla lingua inglese, traducibile in italiano come “aria compressa” a ricordare il tipo di riproduzione di arma usata, e i giocatori vengono chiamati “softgunners”. Per praticare il softair (in sicurezza) è necessario affiancarsi a delle figure già esperte nel settore, che fanno parte di delle squadre. Queste solitamente hanno al loro interno una gerarchia alla quale a capo ci sono il presidente dell’associazione, i membri del direttivo (che spesso si individuano nei soggetti più anziani del club), e i soci partecipanti. In base alle esigenze dei vari soci si scelgono uno o più giorni nei quali giocare, il più gettonato per la maggiore disponibilità è la domenica. Nel giorno prefissato si praticano degli allenamenti che vengono chiamati giochi o “game” come si usa dire tra compagni di squadra, questi sono di svariato genere e ognuno di essi può avere uno scopo diverso come ad esempio neutralizzare una squadra nemica, o ancora liberare un “prigioniero”. I requisiti fondamentali per poter praticare questo sport sono: avere compiuto la maggiore età, essere in possesso di una ASG (Acronimo di air soft gun) cioè una riproduzione di un’arma da fuoco (fucile e/o pistola) che proietta pallini sferici, attrezzarsi acquistando abbigliamento adatto (mimetica, tattico, radio, anfibi) e dispositivi di sicurezza (occhiali, maschere protettive); ma soprattutto avere tanta voglia di mettersi in gioco, di aiutare gli altri e di condividere con i propri compagni vittorie e sconfitte. Come abbiamo già detto il softair è un’attività di gruppo quindi i soci, insieme, prendono decisioni di ordinaria e straordinaria amministrazione come la scelta delle squadre e dei campi, la formazione dei nuovi iscritti, e la partecipazione a vari tornei o campionati sia in zone limitrofe che in territorio nazionale e internazionale. A questo punto inutile sottolineare quanto in questa attività la fiducia e la sintonia di squadra siano i principi fondamentali senza dei quali non sarebbe possibile vincere alcuna partita né tanto meno divertirsi. Uno dei tratti caratteristici che rende particolare questo sport è il fatto che sia basato completamente sulla correttezza di ognuno dei singoli giocatori, infatti, durante un game non esiste modo di poter provare che un compagno sia stato colpito con assoluta certezza, ma è compito di tutti agire con il massimo della correttezza nei confronti della squadra, e quindi nel caso in cui si avverta un pallino su qualsiasi parte del proprio corpo o anche solo nel dubbio di essere stati colpiti, è regolamento dichiararsi e abbandonare immediatamente la partita alla quale si stava partecipando. I campi da gioco nel quale il softair è praticato si dividono principalmente in due categorie: boschivi e urbani. I campi urbani sono caratterizzati dalla presenza di strutture artificiali e sono meno gettonati data la loro scarsità; il campi boschivi, data la loro maggiore reperibilità sono più utilizzati; anche perché un altro aspetto fondamentale da non mettere assolutamente in secondo piano, riguarda il pieno contatto con la natura: uliveti, pinete e boschi di vario genere sono il pane quotidiano per il softgunner. L’attenzione per la natura e gli animali che ci vivono è di fondamentale importanza; infatti si è molto rigidi sull’uso esclusivo di pallini biodegradabili, nei confini delle zone utilizzate per praticare lo sport stesso, luoghi unicamente privati sempre e solo dopo avere informato le autorità locali. Queste sopraelencate sono le caratteristiche di questo sport; e viene naturale chiedersi: perché ci si dovrebbe avvicinare a questa realtà e conoscerla meglio? La stessa domanda è stata posta direttamente a chi, con anni di esperienza nel campo poteva meglio rispondere: L’ “Asd Go Devils” di Bari. Come scrivono sul loro sito internet in riferimento alla loro storia (http://www.godevils.it/ilclub): «Questo Club fu fondato il 20 febbraio del 2003 quando alcuni soci dell’A.S. Excalibur, di cui facevano parte, decisero di staccarsi. Il nome e il logo fu preso “in prestito” da un reparto specializzato in missioni LRRP della 9a divisione di fanteria Recondo dell’Esercito Americano, distintosi nella guerra del Vietnam. I Go Devils, sono sempre stati accomunati da un forte senso competitivo e così, da subito, si impegnarono a partecipare a quante più gare possibili, sia regionali sia nazionali, consolidandosi come uno dei gruppi meglio organizzati a livello regionale. La forte amicizia che lega i Go Devils a molte squadre pugliesi li portò, nel 2007, a formare con loro il CISA (Comitato Interregionale SoftAir) che si pose subito in evidenza per l’ottima capacità organizzativa e per la serietà di tutti i suoi associati. Il CISA è uno dei comitati regionali più attivi d’Italia. Oggi, con quasi quaranta iscritti, e ben 2 squadre agoniste, si conferma come l’Associazione Sportiva più numerosa della Puglia». Come si può capire, è una realtà affermata quella dei Go Devils ai quali poniamo qualche domanda. A rispondere è il presidente. Quali sono le abilità che questo sport permette di migliorare? «Il softair ha la capacità di attivare e riattivare tutte quelle abilità che la vita sedentaria spegne. Il gioco facilita la capacità di prendere decisioni rapide a piccoli imprevisti e a conoscere i tuoi limiti fisici… attitudini che servono nella vita di tutti i giorni!». Secondo voi (ASD Go devils) perché un soggetto (uomo o donna) dovrebbe avvicinarsi a quest’attività? «Giocando all’aria aperta si ha la possibilità di stare a contatto con la natura, in questo modo tutto ciò che riguarda la capacità di osservare o di ascoltare viene amplificata. Si riscoprono anche valore come la responsabilità, disciplina e leadership che molte spesso si danno per scontati. Inoltre collaborazione, senso del gruppo e un sano spirito di competizione saranno accresciuti». Quali sono gli aspetti positivi che il softair prospetta: «Gli aspetti positivi prospettati sono molteplici come quelli di cui abbiamo appena parlato… ma ne possiamo elencare altri… come quello di fare uno sport non violento, di incontrare nuove persone ma soprattutto di ritornare bambini, come quando si giocava a guardia e ladri. Cosa c’è di meglio se non pensare di diventare un softgunner!». Per concludere abbiamo visto come questa attività sia una bella realtà alla quale tutti possono avvicinarsi, e chissà, forse domani sarete proprio voi ad allontanare dei passanti curiosi. © Riproduzione riservata

Autore: Antonella Tatulli
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet