“Sindaco, sulle baby gang, ci hai deluso”
Un educatore non dovrebbe prendersela con le famiglie, ma capire il disagio giovanile
Il sindaco, essendo stato un educatore, dovrebbe sapere che è in corso una grave crisi sociale che riguarda soprattutto le nuove generazioni le quali rischiano di non trovare più riferimenti e guide nella la famiglia, nella scuola, nella religione sostituiti da altri due agenti: i mass media (vecchi e nuovi) ed il gruppo dei pari, dei coetanei. I modelli di comportamento aggressivi praticati dagli adulti sono continuamente mostrati dalla televisione, dai social, dai film. Questi modelli evidenziano valori di successo personali, ottenuti impunemente per arrivare in alto nella scala sociale. Da questi modelli i ragazzi maggiormente fragili e influenzabili percepiscono che la trasgressione, la violenza, le stesse bande criminali sono considerati potenti fattori di successo emulativi e non distinguono o non sentono più ciò che è lecito e ciò che non lo è. Famiglie problematiche e disgregate, genitori poco attenti alla formazione dei minori, troppo permissivi o troppo repressivi, sono generatrici dei gruppi di baby criminali autori di atti di violenza e vandalismo. Sindaco, mi meraviglio di te che, essendo stato educatore, queste cose dovresti saperle. Tu, però, dai la colpa soltanto ai genitori che, probabilmente, vivono in un contesto sociale deprivato e pluriproblematico e che, in mancanza di centri di aggregazione, vedono i loro figli crescere per strada. Sono carenti gli strumenti di aggregazione sociale specialmente nella zona ottocentesca della città dove operano, spesso in situazione di disagio e mancanza di spazi, tre parrocchie, San Gennaro, Immacolata e San Domenico, le quali devono far fronte quotidianamente non solo alle esigenze degli abitanti con problematicità economiche e sociali, ma anche al continuo flusso di nuovi emigranti spesso “invisibili”. E’ in questa “periferia centrale” dove famiglie numerose vivono in spazi ristretti e dove la marginalità sociale è più manifesta che nascono le baby gang formate da minori che, in mancanza di luoghi di sano ritrovo, sono costretti a vivere per strada. Piuttosto che creare piccole comunità nelle quali inserire minori “a rischio”, sarebbe più opportuno “occupare” gli spazi che la scuola lascia liberi a causa del decremento delle iscrizioni per favorire aggregazioni più numerose dove poter fare doposcuola, attività ludiche, sport, teatro. Tu, però, volti lo sguardo e criminalizzi i genitori perché è più facile, perché ti discolpa, perché a te, della questione sociale, in fin dei conti, non interessa granché, come hai dimostrato durante la discussione del piano sociale di zona che ti ha visto assente. Sindaco, ancora una volta, mi hai deluso.