Sicurezza sul lavoro a Molfetta: chi controlla? Una lettrice scrive a "Quindici"
MOLFETTA - La sicurezza nei luoghi di lavoro è una tematica sempre di grande attualità, tenuto conto che ogni anno un considerevole numero di lavoratori rimane vittima di sinistri, anche mortali. Qual è la situazione a Molfetta. Una lettrice scrive a "Quindici"
"Secondo un ultima aggiornata statistica Inail nell'ultimo trimestre del 2021 c'è stato un notevole incremento di Morti Bianche, il 9,3% di decessi in più. Ciò significa che al giorno muoiono 2 persone durante lo svolgimento della propria attività lavorativa. Ma la questione sembra non riguardare i lavoratori molfettesi, è facile imbattersi in cantieri edili i cui datori di lavoro, ma anche gli stessi lavoratori sembrano infischiarsene totalmente delle normative vigenti che regolano la sicurezza sul cantiere.
Indossare i dispositivi di protezione individuali (DPI), cioè di quelle attrezzature e strumentazioni che devono essere obbligatoriamente indossate e tenute dai lavoratori al fine di proteggerli contro rischi non sono opzionali ma obbligatori. Eppure i nostri mariti, fratelli, figli carpentieri molfettesi amano più sfoggiare una mise essenziale che proteggersi da possibili pericoli.
Ora di chi sia la colpa della mancanza di DPI rimane incerta. Operai negligenti a seguire le norme di cantiere? aziende costruttrici che non forniscono i dispositivi di prevenzione?
Ma in tutto ciò gli ispettori del Lavoro del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale dove sono? Possibile che non facciano mai controlli sui continui cantieri edili che stanno nascendo come funghi nella nostra città?
Ogni vita umana vale più di 50 euro al giorno, paga media di un operaio edile, per questo bisogna ricordare che caschetto, scarpe, imbracciare, ecc. non sono opzionali ma indispensabili per continuare a vivere".