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Sicurezza a Molfetta, Azzollini al Prefetto: urge potenziamento di forze dell'ordine Il primo cittadino di Molfetta ha pure inviato una lettera al ministro dell'Interno, Roberto Maroni
10 marzo 2009

MOLFETTA - «Sensibile potenziamento di tutte le forze dell'ordine presenti sul territorio.» È questa la richiesta che il sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, accompagnato dall'assessore alla Sicurezza Mimmo Corrieri, ha avanzato al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato ieri mattina dal Prefetto di Bari, Carlo Schiraldi. Alla riunione, che si è svolta su richiesta dello stesso Azzollini, dopo i recenti episodi di criminalità che hanno interessato anche i comuni limitrofi, hanno preso parte i Comuni di Bisceglie e Giovinazzo oltre ai massimi rappresentanti provinciali delle forze dell'ordine. «Gli ultimi episodi di criminalità non ci hanno trovati né impreparati, né insensibili – ha esordito Azzollini - tuttavia, la continua espansione urbanistica della città determina l'esigenza urgente di potenziare sensibilmente il numero di unità assegnate alle forze dell'ordine.» Azzollini ha poi illustrato una missiva, contenente la stessa richiesta, già inviata al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Nel documento Azzollini pone l'accento sulla «recrudescenza dei fenomeni legati alla criminalità» che dall'inizio dell'anno sta riducendo la percezione di sicurezza da parte dei cittadini nell'ambito del comprensorio barese. Decine rapine in pochi mesi ai danni di farmacie, supermercati e altri esercizi commerciali rappresentano un dato molto preoccupante. A tal proposito il sindaco di Molfetta ha garantito al Prefetto il totale sostegno da parte della Polizia Municipale preannunciando, tra le altre cose, il potenziamento del sistema di video-sorveglianza nelle vie della città. «Negli ultimi tre-quattro anni – ha argomentato Azzollini – Molfetta ha realizzato un ampliamento dell'urbanizzazione del proprio territorio di dimensioni notevoli. Basti pensare agli insediamenti produttivi e ai grossi centri commerciali nella zona industriale; oppure alla nuova zona di espansione con la costruzione di ben 14.400 nuovi vani residenziali, dei quali oggi sono stati realizzati oltre il 40 per cento. Una situazione che sta comportando un cambio di tendenza nei flussi migratori confermato dall'aumento della popolazione di 112 unità registrato solo nell'ultimo anno. In altre parole – ha concluso Azzollini - la città oggettivamente sta crescendo e ciò pone con ancor più forza l'esigenza di dare risposte adeguate sul piano della tutela della sicurezza.»
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AL LUIGI BRANCATI... ...voglio, al fine di renderTi più comprensibile, il motivo di quel mio particolare e forse per certi versi apparentemente anomalo commento (da me dato al "confronto di idee", sul precedente articolo, tra Te e il Commerciante), riproporti alcuni concetti che ho più volte avuto l'onore di veder riproposti su qs. autorevolissimo forum. Ti sarà forse più chiaro perchè, mi sono espresso in quei termini da te giudicati non coerenti..., ma l'incoerenza è solo apparente... IL CONCETTO GIA' PIU' VOLTE ESPRESSO E' IL SEGUENTE: ...in qs. città c'é "un fiume carsico" che scorre fatto di denaro sporco provento di molteplici attività illecite (contrabbando, ricettazione, racket, usura, spaccio, ecc., ecc...). QUESTO CONCETTO CHE HO TESTE' ESPRESSO E' UN MIO PERSONALE CONVINCIMENTO, DIFFORME EVIDENTEMENTE, DA TUTTE LE TEORIE GIA FORMULATE DA QUELLI CHE IO AMO DEFINIRE "I MINIMALISTI" della materia... che fanno continuamente degli "Spot sulla Tranquilità" e sulla c.d. "Situazione Sotto Controllo". QUESTO MIO PERSONALISSIMO CONVINCIMENTO, HA COME LOGICA, CONNESSA E INEVITABILE CONSEGUENZA IL FATTO CHE... non sappiamo se questo “fiume carsico” ha inquinato delle “falde” e quali e quante, ma fatto stà, queste attività prosperano ancora e quando prosperano, se non adeguatamente contrastate, inquinano inevitabilmente il tessuto legale, sociale, istituzionale, politico, imprenditoriale, commerciale delle città che sono interessate da questi fenomeni di criminalità organizzata. LA CONSEGUENZA, IL RAGIONAMENTO ESPRESSO, CONNESSO AL MIO PERSONALISSIMO CONVINCIMENTO, PORTA AD UN QUESITO CONCLUSIVO... le forme d'inquinamento, sin dove sono arrivate? DAL MIO PERSONALISSIMO E MOdESTISSIMO PUNTO DI VISTA, QUINDI, RITENGO CHE... la cautela, una cautela preliminare e riflessiva, sia d'obbligo per chiunque, prima di intraprendere con impeto e per reazione immediata, una qualsiasi azione; una cautela finalizzata ad una preliminare verifica..., del giusto interlocutore..., poiché i confini tra la Terra della legalità e la Terra dell'illegalità, sovente, sono solo formalmente intellegibili e ben definiti. Vi potrebbe essere, una "TERRA DI MEZZO", che non essendo stata ancora verificata (potrebbe non esistere, anzi spero che non esista, ma nessuno può escluderne a priori l'esistenza), che proprio per essere indubitabilmente incognita e, d'insospettata esistenza, potrebbe rivelarsi molto più pericolosa per l'attore di una qualsiasi iniziativa... ...e non ti devo aggiungere altro presumendo che tu abbia un elevato tenore intellettivo. Mi attendo una risposta... Cordialmente, F.R.
Effettivamente il Sindaco ha ragione, dai dati ufficiali dell'ISTAT nei primi 9 mesi del 2008 la popolazione molfettese è aumentata, siamo passati da 59793 di Gennaio ai 59824 di Settembre, quindi siamo aumentati di ben 122 unità. Vorrei però ricordare al Sindaco che, sempre dai dati ufficiali dell'ISTAT, la popolazione residente a Molfetta al 1 gennaio 2002 risultava pari a 62478; conti alla mano il saldo negativo (purtroppo) è di 2654. Quindi lei vuole farci credere che l'incremento di episodi di illegalità sono dovuti al fatto che abbiamo perso circa 2000 onesti cittadini a fronte di un incremento di un centinaio di malfattori? La invito a farsi un giro per la città, gli episodi di illegalità e menefrechismo sono evidenti: carretti della frutta abusivi, macchine ormeggiate in doppia o tripla fila, motociclisti che sfrecciano senza casco, escrementi spalmati su tutti i marciapiedi. Lei, inoltre, nell'ormai indimenticabile filmato finito su youtube, è un valido esempio di buona educazione e rispetto del prossimo per tutti i cittadini molfettesi e non (visto che ormai è diventato internazionale). Il suo governo taglia fondi alla scuola, che ha un ruolo determinante nella formazione dei cittadini di domani, riforma la giustizia per salvare i soliti noti (premier in primis) permettendo a chiunque di delinquere e di uscire di prigione il giorno stesso (le ricordo che il giudice applica le leggi che lei ed i suoi compari votano in parlamento). Ha ragione il Sig. Mario De Rossi, fossi il Prefetto le chiederei prima di tutto come gestisce la polizia municipale e quanti fondi sta destinando alla sicurezza (non è che comprando qualche renault clio nuova si migliora la sicurezza). Sono anni che i cittadini denunciano su questa ed altre riviste locali fenomeni di illegalità e degrado, per fortuna, anche se in ritardo, lei ha rimosso le spesse fette di prosciutto che le foderavano gli occhi, tempestivo!



gentile dott. Azzolini, quello che serve a Molfetta è... la socialità. Si tratta di una questione che lei sicuramente conosce benissimo, visto il suo rilevante trascorso culturale e politico. La socialità non è consumo, non sono i poor jobs che abbondano nelle nuove aree cittadine, non è la “società della domenica” che bivacca al centro commerciale. Lei ha studiato su libri che indicavano chiaramente i motivi per cui la priorità di governo dovesse essere cercata nella costruzione di un elevato capitale culturale e sociale per lo sviluppo di una comunità locale. Lei sa bene dove sono i problemi... ma asseconda l'urgenza, la logica "hic et nunc", la strategia della soddisfazione nel breve periodo. Perché? Io non capisco… qual'è il meccanismo che costringe una persona con la sua intelligenza ad assecondare gli spot governativi? Non mi dica che anche a Molfetta inizieremo con la campagna contro i rumeni e gli immigrati... ignorando la deriva assolutamente endogena. Lei non si accorge di quanta gente sta lavorando nell'ombra per aggregare, per creare spazi di cultura, per fare socialità… Persone che di tasca propria creano momenti sani di condivisione che coinvolgono tutte le fasce sociali, tutti i ceti. Un ritornello famoso e intelligente mette insieme persone di estrazione sociale completamente differente, consente uno scambio reciproco fra classi differenti… Ma lei queste cose le sa perfettamente! Lei ha studiato le stesse cose che hanno studiato gli “estremisti” che lottano contro un contratto a tempo determinato!. Lei sa benissimo di cosa parlo... e invece cemento ovunque, un'idea di sviluppo a breve termine che arricchisce imprenditori quasi sempre non locali, e che lascia alla nostra città le briciole o, peggio, uno stile di vita superficiale e consumeristico (da consumer, ovvero da cittadino a consumatore). Lei prova soddisfazione per una domenica trascorsa nelle nuove zone commerciali di Molfetta… Le piace passare il tempo libero immerso in un entertainment che non ha niente di culturale, niente di autentico! Le interessa un contratto part-time (imposto)? Le interessa fare il commesso di oggetti casalinghi, di vestiario, di elettrodomestici a vita? Perché non le interessa l'identità della sua città… perché la trasforma in un nuovo spazio anomico, che non riconosce più le sue energie migliori? Ci sarebbero tante domande ancora, ma a cosa serve? Quando una persona intelligente reagisce alle rapine e alla criminalità con uno spot… cosa si può fare? Le ricordo solo che lei ha una responsabilità enorme, quella di aver trasformato Molfetta scegliendo alcune cose e mettendo da parte altro. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, compresi i suoi! E Lei possiede un bagaglio culturale e un spessore intellettuale più che sufficiente per valutare. Questo le “impone” una riflessione senza alibi di sorta.
Non voglio aggiungere niente di più, alla sagacia intellettuale dei partecipanti al forum. Ho sintetizzato alcuni passaggi di un'intervista allo studioso Z. Bauman. - "Paura, esclusione sociale, produzione del male: sono gli elementi ritenuti "effetti collaterali" proprio di quella globalizzazione che gli ideologici del libero mercato hanno presentato come il migliore dei modi possibili. Il mondo contemporaneo, con la sua compulsiva e ossessiva bramosia di modernizzare, ha determinato lo sviluppo di due industrie di scarti umani. La prima è un cantiere sempre aperto, sebbene non produca direttamente scarti umani. E' un'industria popolata da "inadatti" esclusi dalla società a cause delle loro carenze nel partecipare alle forme di vita dominanti. La seconda di recente costituzione e il suo sviluppo non conosce crisi. Potremmo chiamarla l'industria del progresso economico e produce un impressionante e sempre più crescente numero di "avanzi umani": quelle donne e uomini per i quali non c'è più posto nell'economia e che per questo non hanno nessun ruolo utile da svolgere. Sono uomini e donne che non hanno nessuna opportunità di poter avere il denaro sufficiente per condurre una vita soddisfacente o almeno tollerabile. In entrambi i casi contribuiscono alla crescita dell'"underclass", costituita da uomini e donne che non trovano posto in nessuna delle classi sociali esistenti. Sono i profughi cacciati dal sistema di classe della società normale. La diffusa e impalpabile paura che satura il presente è usata da molti leader politici come una merce da capitalizzare al mercato politico. Si comportano come dei commercianti che pubblicizzano le merci e i servizi che vendono come formidabili rimedi all'abominevole senso di incertezza e per prevenire innominabili e indefinibili minacce. I movimenti e i politici populisti stanno raccogliendo i frutti avvelenati fioriti con l'indebolimento e in alcuni casi con la scomparsa dello stato sociale. Sono quindi interessati a far aumentare la paura. Ma solo quella paura che possono manipolare per poi mettersi in mostra tv come gli unici protettori della nazione. Il risultato è che la radice dell'incertezza e della insicurezza sociale, che sono le vere cause dell'epidemia di paura che ha colpito le moderne società capitalistiche, rimane intatta e si rafforza sempre più. Se la vita nelle periferie di Roma, Milano e Napoli è davvero terribile e pericolosa, come viene normalmente affermato, non è perchè gli abitanti sono obbligati a vivere in condizioni terribili e perchè esposti ai pericoli derivanti dall'avere la pelle di una differente pigmentazione o perchè vanno in chiesa o al tempio in giorni differenti della settimana. E' perchè sono state progettate come pattumiere per reietti, per scarti umani esiliati dalla grande società. Uomini e donne che condividono la stessa sorte, ma che li porta a configgere invece che a unirsi. Oggi nessuno pensa davvero che la resistenza alle attuali ingiustizie sociali possa venire dalle periferie. Soltanto i mendicanti, gli spacciatori, i rapinatori, le bande giovanili si attendono che ciò possa accadere. La grande maggioranza degli elettori è molto attenta al comportamento dei leader politici e li giudica in base alla severità che manifestano nella loro dichiarazione pubbliche attorno alla sicurezza. E i leader politici fanno a gara tra di loro nel promettere di essere duri e inflessibili contro gli "scarti umani" ritenuti i colpevoli dell'insicurezza che attanaglia la società contemporanea. Nel vostro paese ( ITALIA ), i partiti come Forza Italia e Lega Nord hanno vinto le elezioni promettendo, tra le altre cose, di difendere i sani e robusti lavoratori settentrionali da chi quel lavoro può rubarlo, di garantire che non ci sarà mai la possibilità, per i nuovi arrivati, di insidiare il frutto del loro lavoro e di difenderli da vagabondi, accattoni, rapinatori. Per questi partiti, la possibilità di avere una vita dignitosa e decente emergerà solo dopo che tutti gli uomini e donne qualificati come scarti umani saranno schedati e messi sotto controllo...."


E' chiaro, dalla "interpretazione politica" del fenomeno, che o non ci hanno capito nulla, o fanno finta di non averlo capito, visto che tutto sto po' po' di roba (una trentina, tra rapine, bombe, incendi e... chissà cos'altro che non s'intravvede ancora in superfice), secondo S.E. Ill.ma, dipenderebbe dall'espansione, e dall'aumento della popolazione di 112 abitanti. Non dobbiamo consentire di ridicolizzare in questa maniera le ns. intelligenze. Avrà magari voluto dire, chiamate il 112? Booo. Quel che è certo è che S.E. Ill.ma ed Ecc.ma, forse, questa volta, ha toppato più del dovuto e più del consentito dall'umana tolleranza... Agli amici del Forum ed ai cittadini tutti, compresi i 112 che spero non siano tutti venuti da Trani e, per la precisione, da Via Andria, dico che protestare, inveire, sfogarsi... fa bene. Ok, e poi? Abbiamo capito tutti, indistintamente, di sx, di dx, di sotto e di sopra, che lA criminaLità più o meno organizzata ha espugnato "mano militari" (mi Corregga Sor GaUdio se ho commesso qualche errore, Lei Ne ha Facoltà), con la forza, la ns. tranquIllità, prim'ancora che la nS. città. E pOi? Ci possiamo fidare di questi ns. rappreseNtanti? Ma noi, cOsa possiamo fare? Possiamo COntinuare a scRivere per il "bene comune", speRando che perO' non capiti a noi il giorno dopo di essere nel bel mezzo di una rapina o vicino ad un'autoveTTura che sta per esplodere? Io mI sto sforzando, sto cercando di capire cosa è possibile fare, non saprei cosa proporre, in altri tempi, si sarebbe messa su la fiaccolata, partendo dalla Stazione, fin giù a Piazza Municipio, una marcia silenziosa, ma adesso, ci hanno installato dei bei pannelli (ora ne capisco la reale funzione). Insomma, pensiamoci insieme, recuperiamo una consapevolezza collettiva, non ci voglio stare alla gara di chi la scrive meglio, una gara fine a sé stessa. Uniamoci, per noi, per i ns. figli, per la ns. città amata che oggi sembra essere diventata la CASAL DI PRINCIPE di Puglia o, meglio "LA PRINCIPESSA DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA". Se a qualcuno viene in mente qualcosa, forza, forza, questo è proprio uno di quei momenti in cui occorre buttare un macigno nello stagno, buttiamoli stì macigni, ci vuole una cosa di forte impatto. Direttore, se te viene qualcosa, anche per TE è il momento per lanciare un dibattito, dal tema COSA FARE? No cosa devono fare "lorsignori", ma "COSA POSSIAMO FARE NOI". APRA UN FORUM PERMANENTE SULLA CRIMINALITA' 24 ORE SU 24, PiU' VELOCEMENTE AGGIORNATO, DOVE TUTTI POSSANO SEGNALARE TUTTE QUELLE "ANOMALIE" cHE NON SEMPRE SONO COMPORTAMENTI DENUNCIaBILI MA CHE SPESSO SONO INDICI rIVELaTORI DI OCCUPAZIONE CRIMINALE DEL TERRITORIO... POTREBbE ESSERE UN UTiLE STRUMENTO PER LE FORZE DELL'ORDiNE... E mi fermo qua per amoR dI Patria.

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