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Siccità: nessuna emergenza in Puglia grazie alle piogge
30 giugno 2004

BARI – 30.6.2004 Puntuale come ogni estate arriva il problema del caldo, delle alte temperature e dei problemi ad esso connessi. Quest'anno, tuttavia, una novità: non ci sarà un'assoluta emergenza siccità, soprattutto per i nostri raccolti. Nessun allarmismo per l'acqua dunque, che sarà normalmente assicurata in tutto il Meridione per l'intero periodo estivo. Anche se, goccia a goccia, gli “acquedotti groviera” del Mezzogiorno perdono fino al 30% dell'acqua trasportata: condotte frammentate, inadeguato servizio di depurazione, modestissimi investimenti in termini di innovazioni tecniche. Ma per quest'anno sembra che le lamentele tenderanno a diminuire. Tutto questo grazie alla pioggia incessante dello scorso inverno che ha riempito gli invasi fino ai massimi storici. I “serbatoi” del Sud Italia scoppiano d'acqua in pratica. La Puglia, per l'80% si approvvigiona dalle risorse idriche lucane. Ma le perdite rimangono, ed in una percentuale di poco superiore rispetto a quelle lucane, intorno al 40%. L'amministrazione Divella ha giurato qui lotta dura alle sottrazioni illegittime dell'oro blu. E così la decisione è stata quella di disattivare l'erogazione dell'acqua a tutti gli utenti morosi, e verificare, chilometro per chilometro, eventuali allacciamenti abusivi alle condotte pubbliche. L'Acquedotto Pugliese ha iniziato una capillare campagna per prevenire ogni utilizzo illegittimo della risorsa idrica. E se la bolletta non risulta pagata, la sanzione (quasi) immediata è lo slacciamento dalla rete di distribuzione idrica. Un rimedio estremo deciso dall'amministrazione di Francesco Divella, nel quadro della riqualificazione dell'intero servizio, che sta già dando i suoi frutti. Inoltre, l'accordo tra Basilicata e Puglia fissa in 0,055 centesimi di euro per metro cubo il costo all'ingrosso dell'acqua per gli anni 2003 e 2004 e in 0,075 centesimi di euro il costo all'ingrosso dell'acqua per l'anno 2005. Queste tariffe, che costituiscono l'elemento regolatore assunto dalle due Regioni per gli scambi idrici nei rispettivi territori, avranno carattere provvisorio e si intendono al netto dei costi industriali, la cui quantificazione sarà oggetto di successive elaborazioni. Un contributo a fondo perduto del ministero dell'Economia e delle Finanze, poi, di 35 milioni di euro, reperito nell'ambito del programma di salvaguardia ambientale, andrà a coprire il costo dell'acqua all'ingrosso per il periodo 2000 - 2002. Per il biennio 2004-2005 è invece previsto un programma di interventi per garantire la tutela della risorsa idrica, dell'importo di circa 54 milioni di euro, che saranno reperiti dalle somme rivenienti dalla tariffa all'ingrosso. Insomma sembra che finalmente i grossi problemi di siccità che puntualmente affliggono le vacanze estive degli agricoltori del meridione, siano questa volta superati, se non risolti, almeno rispetto all'emergenza di due anni fa. Lucrezia Pagano
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