MOLFETTA – Satiri, demoni, folletti e malocchio, una mostra a Molfetta per esporre i grotteschi volti umani lapidei della città vecchia. Si apre questa sera alle 19 in via Piazza (Centro storico) alle ore 19 e potrà essere visitata fino a domani.
Nello spazio aperto all’Arte oggi ci saranno le fotografie di Michele Losito, le sculture di Salvatore Magarelli, Andrea Messina e Franco Valente.
Domani tocca a danza, musica e teatro con Felice Altomare, Pietro Capurso, Vincenzo De Pinto, Manola Nobile, Nino Giacò, Davide Torrente, Vito Gasparro.
«Sui vecchi muri dei centri abitati la linearità delle superfici – scrive Massimo Iannone in Smorfie di pietra - è spesso interrotta da altorilievi scolpiti nella pietra che nella maggior parte dei casi rappresentano elementi floreali, stemmi nobiliari o figure geometriche a carattere decorativo. Ma ad un’analisi più attenta è facile riconoscere, di tanto in tanto, volti umani o zoomorfi dallo sguardo minaccioso, grottesco o enigmatico artisticamente modellati da ignoti scalpellini.
Queste “smorfie di pietra”, oggigiorno consumate ed annerite dal tempo, attraversate da cavi e fili di ferro o sovrastate da chiodi contro i volatili, vivacizzano gli angoli più nascosti dei borghi medioevali, oppure impreziosiscono, raffinate e ben conservate, i palazzi nobiliari settecenteschi ed ottocenteschi.
Demoni, satiri, folletti, belve e personaggi bizzarri, mostruosi o fantastici mostrano sprezzanti i denti e la lingua con lo scopo di scacciare il malocchio, di allontanare gli indesiderati o di affermare la potenza della famiglia che abitava quella casa, e nello stesso tempo di abbellire gli elementi architettonici, riportando talvolta incisa la data della loro messa in opera».