MOLFETTA - Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, attraverso atti falsi con riferimento al titolo di conduzione, artifici e raggiri (nello specifico, si tratta del premio relativo il cosiddetto regime di «pagamento unico»). Questa l’ipotesi di reato contestata a un frantoio oleario di un noto imprenditore agricolo di Molfetta (gli inquirenti non ne hanno reso noto il nome).
La struttura è stata sequestrata dagli agenti del Corpo Forestale della Stazione di Ruvo con un ausiliario di Polizia giudiziaria, su delega della Procura della Repubblica di Trani (l’ordinanza di sequestro è stata emessa dal Gip del Tribunale di Trani dott.ssa Margherita Grippo). Completata la fase di accertamento, la Forestale ha notificato all’indagato una sanzione amministrativa pari alla somma illecitamente percepita.
L’imprenditore, proprietario e conduttore di diversi terreni (oliveti), si era procurato un premio di oltre 180mila euro in modo indebito negli anni 2006-2011: infatti, in base alle indagini condotte dalla Forestale e coordinate dal sostituto procuratore dott. Antonio Savasta, aveva incluso nelle istanze annuali di premio terreni non propri attestando falsamente di condurle in comodato d’uso. La stessa operazione era in procinto di essere eseguita anche per il 2012.
Il regolamento comunitario n.73/09 (che ha rivoluzionato la Politica Agricola Comune con il regolamento n.1.782/03) prevede che la decadenza totale del premio per tutte le annate in cui è avvenuta la fruizione, se la superficie “illegale” supera il 20% dell’intera superficie condotta.
Altre infrazioni alla normativa sulla rintracciabilità e l’etichettatura (ammontare di circa 10mila euro) sono state accertate in un’altra attività di controllo del Nucleo Agroalimentare del Corpo Forestale sull’attività di vendita di prodotti agricoli da parte dell’indagato.
Le indagini della Forestale sulla regolare fruizione degli aiuti comunitari nel settore agricolo continueranno nelle prossime settimane.
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