Recupero Password
Seminario a Bari sul rapporto uomo-cane: etologia e psicologia Sabato 22 gennaio nell'Aula Magna della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari “Aldo Moro”
12 gennaio 2011

BARI - Il legame tra l’uomo e il cane, l’animale che lo accompagna da migliaia di anni, rappresenta uno dei più forti e profondi che si conoscano. Non sempre però all’affetto e dedizione per questo animale corrispondono adeguate conoscenze per consentire ad entrambe le specie una felice convivenza. I fatti di cronaca che riportano episodi di aggressione talvolta molto seria verso l’uomo, o i maltrattamenti verso i cani ne sono una testimonianza inequivocabile. Ma anche la sola osservazione di casi meno eclatanti ma molto diffusi di non corretta relazione tra il cane ed il suo conduttore indica la necessità di fornire gli strumenti adeguati per favorire la nascita ed il mantenimento di un rapporto chiaro ed efficace, privo di fraintendimenti. 
A tal fine il Dipartimento di Produzione Animale dell’Università di Bari, su iniziativa del professore Angelo Quaranta, Docente di Fisiologia ed Endocrinologia Veterinaria nonché Medico Veterinario Comportamentalista, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, realizzerà sabato 22 gennaio 2011 un’iniziativa volta a favorire la diffusione pubblica delle conoscenze relative al giusto modo di gestire il rapporto “tra le due specie”. Il gruppo di ricerca guidato dal professore Quaranta è infatti protagonista da alcuni anni a livello internazionale di ricerche avanzate in questo  settore, in particolare sull’osservazione comportamentale e sulla gestione dell'aggressività del cane.
Nella giornata di studio si affronteranno anche dal punto di vista psicologico le ragioni del forte legame di attaccamento tra uomo e cane. Infatti le relazioni tutte, anche di esperti in psicologia e di operatori nel campo dell’educazione cinofila,  offriranno al grande pubblico un’opportunità concreta di accrescere e qualificare le proprie conoscenze sull’argomento.
Il seminario, che si svolgerà a partire dalle ore 9 presso l’aula magna della Facoltà di Medicina Veterinaria di Bari, ubicata a Valenzano (Ba) al km 3 della Strada provinciale per Casamassima, sarà ad ingresso libero, aperto a tutti gli interessati e prevede un dibattito di approfondimento finale.
Questo il calendario dei lavori:

Prof. Maria Tempesta, Chairman–Presidente Corso di Laurea in Medicina Veterinaria, Università di Bari "Aldo Moro”
Prof. Angelo Quaranta, Fisiologia ed Endocrinologia Veterinaria-Medico Veterinario Comportamentalista, Università di Bari "Aldo Moro”
"Intelligenza ed emozioni del cane"
Dott. Carlo Stipo, Psicologo e Psicoterapeuta -ASL Potenza "Il legame di attaccamento uomo-cane: significato e funzione
Michele Minunno
Educatore cinofilo - Esperto in classi di comunicazione. “Differenze sociali tra cani di proprietà, randagi e di canile”.
Dibattito con i partecipanti.
Autore: Q
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Il cane: un predatore addomesticato o il miglior amico dell'uomo? Naturalmente il cane è un predatore, selezionato per determinate caratteristiche che lo hanno reso un indispensabile supporto a varie attività umane. Ma molte sono state le specie di animali selvatici, catturate e addestrate, a eseguire esercizi più o meno complicati. Da un amico però non ci aspettiamo obbedienza e meccanica esecuzione di ordini e comandi, bensì affetto, sincero attaccamento, comunicazione di stati d'animo e compassione: un cane può dare tutto questo. Fino a poco tempo fa si riteneva che i cani fossero stati addomesticati dai nomadi cacciatori-raccoglitori quando cominciarono a sistemarsi in insediamenti fissi, diventando agricoltori e allevatori, circa quattordicimila anni fa. Nel 1977, tuttavia, analisi sul Dna dei mitocondri hanno fatto anticipare l'inizio della convivenza tra uomo e cane, portandola a centotrentacinquemila anni fa. Se la ricostruzione è esatta, l'addomesticamento cominciò ai tempi dell'evoluzione della nostra specie, forse assumendo un ruolo nel processo evolutivo stesso. Cane e uomo si sarebbero dunque condizionati reciprocamente e questo potrebbe aver provocato la condivisione di alcuni meccanismi mentali che ci permettono di vivere insieme ancora oggi: l'ambiente naturale del cane sarebbe infatti la famiglia umana, secondo Vilmos Csànyi della Eòtvòs Lorànd University a Budapest. Sottoposti a test, originariamente organizzati per analizzare l'attaccamento tra madre e neonato, i cuccioli si sono comportati in maniera analoga ai piccoli della nostra specie, e questo sarebbe un risultato del particolare tipo di evoluzione sperimentato dai cani. Il cane: il miglior amico dell'uomo, ma………l'uomo è il miglior amico del cane? Bau! Bau! GRRRRR! Grrrrrr!
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet