Sel chiede al governo di bloccare le trivelle in mare Adriatico, anche nell'area di Molfetta
Interrogazione dell'on. Fratoianni: utilizzo di tecnologie invasive altro che tutela del mare e dell'ambiente
MOLFETTA - Sinistra Ecologia Libertà con un'interrogazione del coordinatore nazionale on. Nicola Fratoianni chiede al Ministero dell’Ambiente di bloccare la ricerca di idrocarburi al largo delle coste pugliesi, da Molfetta a Brindisi, da parte della Global Petroleum Limited.
«Ancora una volta - scrive il coordinatore di Sel - l’attenzione delle società petrolifere si concentra sul Mare Adriatico e sulle coste pugliesi. La Global Petroleum Limited ha, infatti, presentato una richiesta di ricerca di idrocarburi scandagliando una zona di 745 km2, da Molfetta, passando per Giovinazzo, Bari, Polignano a Mare, fino a Brindisi. Più volte in passato la Regione Puglia e le comunità locali hanno rigettato al mittente le richieste, ma sembra che al governo non interessi nulla e continua a far piovere richieste di ricerche di petrolio, in una zona che ha come capisaldi della propria economia la pesca e il turismo, entrambi strettamente connessi alla qualità e alla tutela dell’ambiente e delle acque. Inoltre - insiste Fratoianni - la tecnologia proposta dalla Global Petroleum Limited per le ricerche è la air-gun, una tecnica invasiva che provoca onde d’urto molto violente nei fondali marini. La tecnica air-gun arreca danni anche mortali ai cetacei e alla fauna marina. Possibile che si continui a non prendere in considerazione questi elementi di rischio che impattano pesantemente sull’ambiente e sull’economia locale? Il Ministro dell’Ambiente, affinché spieghi le ragioni per cui il governo italiano continua ad accettare le richieste di ricerche di idrocarburi, senza tenere conto delle specificità del territorio e dell’economia locale. Sinistra Ecologia Libertà si opporrà alle ricerche di petrolio e si adopererà per l’approvazione di una legge che istituisca il Mare Adriatico come zona di protezione ecologica (una proposta di legge in tal senso è già stata depositata). Il governo italiano, conclude l'on. Fratoianni, scelga una volta per tutte qual è la strategia energetica ed economica del Paese e la comunichi al Parlamento e alle comunità».