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SEL al fianco del sindaco Paola Natalicchio: non prendiamo lezioni da Azzollini e dal centrodestra che ha sfasciato la città di Molfetta
29 agosto 2013

MOLFETTA - Fervono i preparativi in vista della Festa Patronale della Madonna dei Martiri, da sempre momento di religioso coinvolgimento popolare dell’intera città e ricongiungimento con i migranti della nostra terra che si mescolano con quelli del resto del mondo. L’Amministrazione Natalicchio vuole garantire accoglienza anche ai commercianti ambulanti che animano le strade della nostra Festa e alle rispettive famiglie prevedendo una tensostruttura provvisoria che verrà allocata nella zona antistante il mercato ittico (Banchina San Domenico), in cui saranno previsti servizi igienico-sanitari, docce, posti letto. Saranno coinvolti in tale accoglienza le associazioni di volontariato della città, insieme agli intermediatori culturali del comune per avvalorare di significato questo scambio tra popoli che si incontrano nei giorni della Fiera.

«Dopo la liberazione del Centro storico dalla sosta selvaggia delle auto, che ha restituito alla città quei luoghi e quelle piazze impresse nella memoria collettiva – dice il segretario di SEL Silvio Salvemini (foto) -, è un ulteriore segno di una Molfetta che vuole uscire da quel degrado socio-culturale e dall’incuria alla quale è stata condannata negli anni di amministrazione Azzollini.

Un centrodestra che pare non voglia rassegnarsi all’idea di aver perso il dominio e il controllo sulla città e non fa altro che sollevare polveroni per ostacolare il nuovo corso su cui i molfettesi hanno deciso di investire e voltare pagina dopo anni di assenze e veri scempi amministrativi. L’ultima occasione è diventata l’intervento di ripristino dell’asfalto dinanzi al Duomo e alla Banchina Seminario.  Veniamo da un decennio di mancati interventi di manutenzione ordinaria che ha ridotto tutte le strade cittadine, al centro come in periferia, a un gruviera causando danni a veicoli e infortuni alle persone con ingenti richieste di risarcimenti, all’Azienda Multiservizi non sarà parso vero dopo tutto questo tempo di dover effettuare un intervento di ripristino dei luoghi. Rassicuriamo i cittadini che si tratta di un intervento di natura del tutto provvisoria, in attesa di eseguire a breve il ripristino del basolato storico per tornare a valorizzare il bene architettonico simbolo della nostra città.

Di certo non possiamo prendere esempi o lezioni da un centrodestra che negli anni passati ha autorizzato la costruzione della Foresteria della Capitaneria di Porto, salvo dichiararla successivamente un “ecomostro”, con la pretesa di farla indietreggiare di qualche decina di metri quando i lavori avevano già completato il primo piano».

 

 

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