Scuola Pascoli di Molfetta: si gioca anche …. in matematica!
MOLFETTA - «Prof., sono veramente contenta e soddisfatta per essermi classificata al primo posto, gliel’ho messa tutta questa volta …» sono le parole di Giovanna Tedesco, un’alunna di terza della scuola secondaria di primo grado G.Pascoli, che nella competizione d’Istituto dei giochi matematici Pristem-Bocconi è risultata prima per la categoria C2.
Gli occhi le brillavano di gioia e orgoglio quando, martedì 30 maggio, la Dirigente, dott.ssa Analisia Vena, ha premiato lei e gli altri alunni che si sono classificati ai primi tre posti per le categorie C1 e C2. La partecipazione ai giochi matematici è una tradizione consolidatasi negli anni presso la scuola G. Pascoli, come ogni anno numerosi alunni delle tre classi si sono cimentati nella risoluzione di quesiti di logica – matematica in due momenti dell’anno scolastico, in date stabilite dal centro Pristem-Bocconi. Per la risoluzione dei quesiti proposti non sono richieste specifiche conoscenze ma semplicemente desiderio di mettersi in gioco, capacità intuitive e un pizzico di creatività logica. Da diversi decenni il centro PRISTEM (l'acronimo sta per Progetto Ricerche Storiche e Metodologiche) dell’Università Bocconi di Milano propone ai diversi ordini di scuole la partecipazione a competizioni di giochi di logica matematica con la finalità di divulgare aspetti della matematica poco presenti tra i programmi scolastici.
Sono in tanti a considerare la matematica una disciplina arida di cui rimane, in età adulta, un vago ricordo di formule e procedure che si ritiene siano utili solo a specifiche categorie di professionisti; sradicare queste convinzioni è difficile anche perché ancora oggi la nostra cultura è prevalentemente orientata verso discipline umanistiche. Offrire ai ragazzi occasioni per un approccio ludico alla matematica, guidarli a scoprire l’evoluzione di alcuni concetti e le storie personali di tanti studiosi, i nessi della matematica con l’arte, con la musica e con la poesia potrebbe stimolarli a uno studio più consapevole della disciplina