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Scultura della pietra: studenti extraeuropei a lezione dal maestro scalpellino Antonio De Cesare
15 settembre 2016

Antonio De Cesare, un maestro scalpellino di 83 anni ben portati, sguardo profondo e mani sapienti, referente del laboratorio molfettese “Donne in arte lavorazione della pietra”, ha impartito una lezione di scultura di pietra ad un gruppo di studenti extraeuropei in visita nella cittadina pugliese. Lo studio, fondato 18 anni fa grazie ad un’iniziativa del Comune che decise di investire alcuni fondi europei inneggiando alle pari opportunità, ha coniugato la sua passione di scultore di pietra con il desiderio di insegnare un mestiere in via di estinzione e con la valorizzazione delle capacità creative delle donne. Il gruppo di 33 ragazzi provenienti da Ucraina, Georgia, Armenia e Repubblica Ceca grazie ad un progetto a cura di Eurosud, European Youth Mobility, organizzazione per la mobilità giovanile internazionale finanziata dall’Unione Europea, ha fatto tappa a Molfetta nel suo tour pugliese. L’opportunità di approcciarsi alla scultura della pietra è nata in maniera casuale mentre i giovani visitavano il centro storico della cittadina pugliese. Curiosando tra i viottoli più caratteristici hanno notato la bottega illuminata del maestro scalpellino che con grande piacere li ha invitati ad entrare. La calda accoglienza del maestro e l’entusiasmo dei giovani di cimentarsi con l’arte della pietra hanno dato vita ad un’efficace interazione maestro-studente: “E’ stata una bella esperienza, che mi ha fatto capire con quanta pazienza il maestro coltivi la sua passione, ognuno di noi si è cimentato con la lavorazione della pietra nella sua postazione, alcuni hanno saputo ben destreggiarsi, altri meno, ma siamo tutti contenti di aver vissuto questo momento” dice Marina, una ragazza ucraina. Un’altra studentessa interviene dicendo “è stato emozionante e anche inusuale prendere in mano lo scalpellino, lo strumento per la lavorazione della pietra, il maestro ci ha indicato pazientemente il miglior modo per usarlo”. Tutti i ragazzi avevano sorrisi entusiasti, i più contenti erano ovviamente gli studenti di arte, nonostante non sapessero parlare la nostra lingua, con l’ausilio dell’inglese e di un’eloquente gestualità, hanno evidenziato il loro apprezzamento. Hanno espresso giudizi positivi sulla città di Molfetta e su quella parte di Puglia che hanno avuto il piacere di visitare, lamentando la prossima partenza soprattutto per la gastronomia ed il clima clemente della nostra terra. Gli studenti hanno assicurato che una parte del loro cuore sarà sempre legata a Molfetta grazie agli insegnamenti del nostro scultore Antonio De Cesare.

Autore: Marina Francesca Altomare
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