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Scontro sull'edilizia Seduta fiume del consiglio comunale con accuse incrociate tra maggioranza e opposizione
15 maggio 2002

L'edilizia torna prepotentemente di attualità a Molfetta, dopo l'ultimo consiglio comunale che ha approvato i criteri di assegnazione delle aree della nuova 167. In città si discute ancora di una seduta durata fino alle 7 del mattino e che per ben 16 ore ha visto impegnati la maggioranza di centro-destra e l'opposizione di centro-sinistra a fronteggiarsi con accuse incrociate e una valanga di emendamenti, nel tentativo di migliorare una proposta che, secondo l'opposizione, poteva creare nuovi rischi di speculazione. Il centro-sinistra aveva definito iniqui i criteri proposti dalla maggioranza e aveva tentato, inutilmente, un emendamento che puntava a dare un peso doppio all'anzianità dei soci iscritti nelle cooperative, riducendo così l'influenza della data di costituzione della cooperativa. I cittadini si chiedono come mai non sia passata nemmeno la proposta di considerare l'iscrizione delle cooperative al registro prefettizio, strumento, secondo la minoranza, di garanzia e di maggiore trasparenza. Motivo di scontro anche un ordine del giorno, poi divenuto “raccomandazione”, proposto dal consigliere Corrado Minervini (Ds) sul comparto 12. “Solo dopo l'esaurimento del Piano Straordinario ex art.51 e del nuovo piano di Zona 167 - spiega un comunicato stampa a firma di tutta l'opposizione – si potrà passare alla pianificazione urbanistica delle aree dei comparti residui di espansione del Prg (comparti 10, 11, 12, 13)”. Nei piani di edilizia residenziale pubblica, redatti e approvati, è già contenuta infatti la risposta al fabbisogno abitativo di Molfetta per il prossimo decennio, e, stando alla legge, nessuna edificazione residenziale è ipotizzabile attualmente al di fuori di ciò che è stato previsto in questi piani. “Eppure - sosteneva la minoranza - è già arrivato al Comune un piano esecutivo per il comparto 12 che non è compreso nelle aree attualmente edificabili. Si stanno già promettendo case, ma i cittadini resteranno delusi perché non c'è alcuna possibilità legittima di edificare in quel comparto prima del 2008”. E poi l'interrogativo, grave, che è chiaramente un altro atto d'accusa lanciato all'amministrazione: “Sono già in atto strane manovre da parte di familiari di amministratori per speculare sull'edilizia impossibile?”. Ma il sindaco Tommaso Minervini promette “trasparenza, equità, credibilità dell'offerta edilizia: a Molfetta l'attuazione del Prg avrà queste parole d'ordine” e respinge seccamente le accuse ribadite in consiglio comunale dall'opposizione di centro-sinistra. “Questi criteri sono più equi di quelli formulati dalla passata amministrazione”, dichiara Minervini. “L'ex art. 51 ci ha portato numerosi ricorsi al Tar: ora le anomalie di quei criteri sono finalmente appianate”. Il sindaco cita la “atipica categoria dei soci riservisti”. Le cooperative erano tenute a indicare non solo i soci che avrebbero direttamente partecipato al bando, ma anche quelli che sarebbero subentrati in caso di rinuncia. “Un'intollerabile costrizione – rincara il sindaco – con la quale si alimentava un mercato fasullo fatto di soci raccogliticci”. Iscrizione a una sola cooperativa alla data di scadenza del bando. E' l'altra novità. “Secondo i precedenti criteri – continua il sindaco - la scelta per il socio iscritto a più cooperative avveniva soltanto all'atto dell'assegnazione. Quel socio contribuiva a determinare l'anzianità della cooperativa e tuttavia si ritirava subito dopo: una vera ingiustizia”. Aumentati i limiti di reddito degli aventi diritto alle nuove case. “Abbiamo utilizzato come modello – chiarisce il sindaco – una famiglia con due lavoratori dipendenti: a suggerirci di innalzare il limite di reddito, è stata anche la consapevolezza che una banca concede un mutuo solo in presenza di garanzie pari a 5 milioni netti al mese”. E promette: “In tarda primavera vedrete le gru”. E annuncia un numero verde dell'amministrazione su Prg e nuova edilizia. “Servirà a dare ai cittadini informazioni corrette e trasparenti”. “Metteremo sul mercato oltre 1.000 appartamenti: un rilancio dell'edilizia senza precedenti”, ha concluso Tommaso Minervini. Occorre solo aspettare e vedere l'amministrazione alla prova dei fatti. Nel corso della seduta è stato eletto vice presidente del consiglio Nicola Piergiovanni della “Margherita” (nella foto). Giulio Calvani
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