Scommesse clandestine, la Guardia di Finanza arresta 13 incensurati
MOLFETTA – 21.2.2003
Operazione della tenenza della Guardia di Finanza di Molfetta contro le scommesse clandestine, per un giro di affari di centinai di migliaia di euro: arrestate 13 persone, tutte incensurate.
Chiusi anche 10 esercizi pubblici e sequestrati 13 computer per collegarsi a Internet. Gli scommettitori, infatti, sceglievano la rete, snobbando i Punti Snai preferendo i bookmaker inglesi.
Secondo indiscrezioni sarebbe stata proprio la «consultazione» della memoria di alcuni computer sequestrati a portare alla scoperta di una fitta rete di centri di raccolta di scommesse clandestine. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati anche cinquemila euro.
Ma le indagini non si sono ancora concluse. L'inchiesta é aperta e punta alla individuazione degli organizzatori, rimasti al momento in ombra, della mega truffa ai danni del Coni e delle entrate dello Stato. Tutte le persone denunciate rispondono a vario titolo di «esercizio di attività di scommesse su eventi sportivi nazionali ed esteri riservati al Coni». Tra le persone denunciate ci sono i titolari e i dipendenti degli esercizi pubblici sequestrati, toto ricevitorie, bar e Internet point, ed alcuni scommettitori. Sono ancora in corso indagini anche per riuscire a quantificare i flussi finanziari.
Sulla base dei dati raccolti dai finanzieri la puntata minima per ciascuna scommessa era di tre euro e poteva arrivare ad un massimo di cinquecento euro con vincite fino a cinque volte la posta esenti da tasse. Si scommetteva su gare automobilistiche, corse di cavalli, eventi calcistici. Al titolare dell'esercizio pubblico in collegamento con i bookmaker veniva riconosciuta una percentuale variabile fino al dieci per cento dell'incasso. L'indagine, secondo quanto riferito dalla Guardia di Finanza, sarebbe partita da un monitoraggio delle ricevitorie e dei Punti Snai con entrate sempre più basse.
Adelaide Altamura