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Schittulli sabato a Molfetta presenta i candidati di Molfetta prima di tutto
07 maggio 2009

MOLFETTA – Il prof. Francesco Schittulli sarà a Molfetta sabato prossimo, presso la sala ricevimenti Magnolia” (strada Provinciale Molfetta-Terlizzi), per presentare i candidati della lista “la Puglia prima di tutto”: Carmela Minuto (nella foto), candidata per il Collegio provinciale di Molfetta Levante-Giovinazzo e Pietro Capursi Nappi, candidato per il Collegio provinciale di Molfetta Ponente. All'incontro sarà presente anche l'on. Salvatore Greco, Coordinatore Regionale de “la Puglia prima di tutto”. La manifestazione affronterà i temi attuali della politica provinciale, i limiti gestionali dell'amministrazione Divella uscente, ma soprattutto servirà a tratteggiare le idee progettuali della coalizione del Prof. Schittulli, che fonda le sue radici sulle esigenze più avvertite delle nostre comunità. L'incontrò sarà introdotto dal Prof. Enzo de Cosmo, fondatore del Movimento “Molfetta prima di tutto”: «mi affaccio a questa nuova avventura elettorale, non da giocatore ma da allenatore – ha dichiarato Enzo de Cosmo -, nell'intento di contribuire a portare i due candidati Minuto e Capursi Nappi, nel palazzo della Torre dell'Orologio.
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Non me ne vogliano i politici menzionati nell'articolo, ho scelto a caso per trascrivere quanto scritto da O.Fallaci nel lontano 1974 - Intervista con la storia -, stupito, esterrefatto e confuso davanti a tutte queste presentazioni di candidati vari, per le elezioni Provinciali. Un attacco alla diligenza tipo "Ombre Rosse". "La storia è fatta da tutti o da pochi? Dipende da leggi universali o da alcuni individui e basta? E' un vecchio dilemma, che nessuno ha risolto e nessuno risolverà mai. E' anche una vecchia trappola in cui cadere è pericolosissimo perchè ogni risposta porta in sè la sua contraddizione. Non a caso molti rispondono col compromesso e sostengono che la storia è fatta da tutti e da pochi, che i pochi emergono fino al comando perchè nascono al momento giusto e sanno interpretarlo. Ma chi non si illude sulla tragedia assurda della vita è portato piuttosto a seguire Pascal quando dice che, se il naso di Cleopatra fosse stato più corto, l'intera faccia della terra sarebbe cambiata; è portato piuttosto a temere ciò che temeva Bertrand Russell quando diceva:"Lascia perdere, quel che accade nel mondo non dipende da te. Dipende dal signor Krusciov, dal signor Mao Tse-tung, dal signor Foster Dallas. Se loro dicono "morite" noi morremo, se loro dicono "vivete" noi vivremo. E, a parte il paradosso, è lecito pensare che la nostra esistenza sia decisa da pochi: dai buoni o dai cattivi sogni di pochi, dall'iniziativa o dall'arbitrio di pochi che col potere cambiano il corso delle cose e il destino dei più. Ma allora come sono quei pochi? Più intelligenti di noi, più forti di noi, più illuminati di noi? Oppure identici a noi, nè meglio nè peggio di noi, creature qualsiasi che non meritano nemmeno la nostra collera, la nostra ammirazione, la nostra invidia?" Scrive ancora la Fallaci: "Mi sbaglierò ma il Paradiso Terrestre non finì il giorno in cui Adamo ed Eva furono informati da Dio che d'ora innanzi avrebbero lavorato nel sudore e partorito nel dolore. Finì il giorno in cui essi s'accorsero d'avere un padrone che gli impediva di mangiare una mela, si misero alla testa d'una tribù dove si impediva perfino di mangiare la carne il venerdì."

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