Recupero Password
Scandalo del porto di Molfetta, scarcerato dopo un interrogatorio di 9 ore l'ing. Enzo Balducci: era ai domiciliari dal 7 ottobre scorso Il responsabile unico del procedimento del porto si è difeso: non sapevo che ci fossero tante bombe e subivo pressioni dal sindaco Azzollini
16 ottobre 2013

MOLFETTA – Scarcerato l’ing. Enzo Balducci (foto), ex dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Molfetta e  RUP (responsabile unico del procedimento) del porto, che era agli arresti domiciliari da lunedì 7 ottobre in seguito all’Operazione D’Artagnan che ha portato all’arresto anche del direttore del cantiere della Cmc di Ravenna geom. Giorgio Calderoni per una presunta maxifrode da 150 milioni di euro per la costruzione del nuovo porto e i cui fondi, secondo l’accusa, sarebbero stati distratti per coprire buchi di bilancio e altre spese del Comune, oltre a pranzi e cene e gratifiche agli impiegati comunali e questo anche per rientrare nella legge di stabilità. Nell’operazione sono indagate 60 persone fra cui l’ex sindaco sen. Antonio Azzollini, presidente della commissione bilancio del Senato.

Gli indagati - ex amministratori pubblici e imprenditori - sono accusati di associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato, abuso d'ufficio, frode in pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi e reati ambientali.
Dell'associazione per delinquere - secondo l'accusa - hanno fatto parte oltre ad Azzollini e ai due arrestati anche il consigliere regionale pugliese Antonio Camporeale (Pdl), ex assessore comunale di Molfetta con delega al porto commerciale e Giuseppe Domenico De Bari, dirigente del settore servizi finanziari del Comune.
Balducci è stato scarcerato dopo quasi 9 ore di interrogatorio di garanzia avvenuto ieri. Probabilmente avrà collaborato con i magistrati per cui non erano più necessari i provvedimenti restrittivi della libertà. Da indiscrezioni sembra che l’ing. Balducci si sia difeso sostenendo di aver validato il progetto del porto solo perché non immaginava che nei fondali del porto ci fossero tante bombe inesplose e che quelle poche esistenti potessero essere rimosse facilmente.
Balducci si è anche giustificato per i suoi atti attribuendogli alle forti pressioni che riceveva dal sindaco dell'epoca sen. Antonio Azzollini perché l'opera fosse conclusa al più presto.

© Riproduzione riservata

 

Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet