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Sanità Molfetta, il piano Spaccavento: sistema integrato di sanità condivisa ottimizzata - tre poli integrati, con case della salute e hospices sul territorio
13 giugno 2018
MOLFETTA
– Torna in campo l’ospedale unico del Nord Barese con il Piano Spaccavento proposto dal medico di Molfetta che si batte per questa soluzione, senza campanilismi, ma con l’obiettivo di dare al nostro territorio una sanità efficiente. Ecco il loro comunicato: «Pensiamo che sia l’ora di un grande cambiamento. Pensiamo che
il nostro territorio meriti di meglio.
Pensiamo che si debba evitare la desertificazione sanitaria della nostra area, in parte ci siamo già riusciti, ma vogliamo di più: vogliamo
rilanciare l’offerta sanitaria
sul nostro territorio e metterla alla pari dei migliori standard nazionali e internazionali. Vogliamo
evitare
che, desertificato il territorio,
una popolazione di 200mila abitanti sia costretta all’esodo verso il capoluogo
le cui strutture sono già oggi in affanno. E le guerre di campanile, col loro orizzonte miope, porterebbero inevitabilmente a questo. Lo sappiano i cittadini di tutte le nostre Città.
Non vi mettete d’accordo? Allora niente per nessuno.
Questo diranno e poi sarà troppo tardi per rimediare.
Meglio prevenire
. Pensiamo che le guerre di campanile debbano far parte del passato, e che anzi l’Ospedale Unico debba essere per così dire
il nuovo campanile collettivo
, il simbolo che ci unisce, e che identifica una terra millenaria che ha bisogno di guardare con più speranza al futuro. Per questo, oggi, qui,
spieghiamo meglio il nostro progetto,
affinché sia chiaro a tutti che il problema NON è dove, ma cosa e se. La scelta è una sola: non
dove
ma tra avere o non avere
un Ospedale Unico
che in realtà sarà
un sistema integrato dove OGNI Città sarà attivamente coinvolta
, nessuno vince e nessuno perde, ma tutti guadagnano in copertura sanitaria e in possibilità di sviluppo del territorio. Su questo Piano ci aspettiamo non solo il consenso dei Cittadini informati. Ma anche quello delle istituzioni locali e intermedie. La Regione è con noi, con l’autorevole firma del Presidente Michele Emiliano - e la
Carta di Ruvo
segna la via. Ora c’è solo da scegliere, tra Sanità e desertificazione, tra sviluppo pacifico e guerricciole insensate, tra un guadagno per tutti e la rovina per ognuno. Una scelta fin troppo facile, no? Sia chiaro: il
Piano Spaccavento
è solo la
nostra proposta
. Noi non abbiamo potere decisionale. Una proposta seria e concreta che porgiamo alla Commissione tecnica come base di lavoro, se riterrà, e all’opinione pubblica come fondamento di una corretta informazione sulla reale situazione, sulle sue criticità ma anche, vivaddio, sulle grandi possibilità che abbiamo proprio davanti a noi. A un soffio, con la buona volontà e l’aiuto di tutti.
Noi prevediamo, col
Piano Spaccavento
:
Sinistra
Centrale
Destra
A.
TRE
POLI INTEGRATI
dislocati con scelta
Commissione Tecnica
nelle città di
Molfetta, Corato, Terlizzi:
1. POLO ACUZIE (c.d.
OSPEDALE UNICO
) con tutti i Reparti specialistici più la Rianimazione, novità assoluta per il nostro territorio;
2. POLO DAY SERVICES e DAY HOSPITAL con TUTTI GLI AMBULATORI per esami, diagnostica e lo smaltimento della chirurgia veloce che non necessita di ricovero.
Più lungodegenza.
3. POLO RIABILITATIVO Riabilitazione cardiologica, pneumologica e ortopedica
Più Lungodegenza
Questi TRE POLI sarebbero piazzati nelle città attualmente in lizza per l'Ospedale Unico.
B.
Bitonto, Giovinazzo, Ruvo
Nelle altre tre Città verranno dislocati presidi come
Case della Salute
,
Hospices
,
Cure palliative
,
Malattie rare, Terapia del Dolore
ecc... oltre gli uffici e i centri direzionali. Con
Ambulanze medicalizzate autosufficienti e
ambulanza
118 in ogni Città per garantire collegamenti veloci con il Polo Acuti.
La Sanità territoriale è il futuro
e molto si può e si deve fare
fuori del classico ospedale
inteso nel senso tradizionale.
Il tutto, adeguatamente strutturato e GESTITO nell’interesse del paziente, sarà
un unicum organico e completo
che assicurerà all'intero territorio una protezione sanitaria mai avuta prima, fungendo nel contempo da importante volano economico-sociale in TUTTE le realtà coinvolte.
Note importanti per l’informazione del cittadino e dei decisori politico/istituzionali
Da notare che gli ospedali con la lungodegenza/riabilitazione godono generalmente di maggiori finanziamenti e inoltre generano statisticamente il
maggiore indotto economico
(parenti ecc...). Paradossalmente proprio la Città che avrà l'Ospedale Unico per gli Acuti, al di là del prestigio, avrà probabilmente i minori riscontri economici, occupazionali e di sviluppo indotto.
I fondi e l'indotto migliori
sono come setto su lungodegenza e riabilitazione. Questo va adeguatamente sottolineato in sede di corretta informazione e di confronto. Altro che
guerre del campanile
. Dobbiamo imparare a farli suonare a distesa i nostri campanili, sulla stessa musica dello sviluppo armonico e della Salute del territorio. Il nuovo ospedale Unico sarà forse il vero
campanile,
il simbolo che accomunerà e darà identità a un territorio troppo disperso e perciò rimasto nei decenni scorsi schiacciato dai poli più organizzati. In realtà si può e si deve dire che
il vero Ospedale Unico è quello che comprende TUTTI questi poli,
senza lasciare fuori nessuno e nessuna Città.
Nessun ospedale sarà meno importante dell’altro.
Non si perde nulla ma tutti guadagnano.
Con il Piano Spaccavento, come riassunto nella infografica qui sotto,
NON ha più senso chiedersi DOVE sarà collocato l’Ospedale Unico, perché l’Ospedale Unico è OVUNQUE, a misura dei bisogni e a portata di mano di tutti i Cittadini».
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""
tommaso gaudio
13 Giugno 2018 alle ore 07:37:24
Da inesperto della materia ma con a cuore le sorti della Sanità mi sembra di guardare il fatidico "uovo di Colombo": soluzione razionale, semplice, elegante. Scevra da miseri interessi di campanile. Strutture relativamente vicine, raggiungibili in poco tempo e senza inutili doppioni. Sembra che possa funzionare, sempre che non s''incominci a cavillare su chi fa cosa. Ma, sarà poi vero? Non brilliamo certo per razionalità di scelte, perché mai esploriamo le soluzioni semplici a problemi complessi. Chapeau dott. Spaccavento!
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