Salvo Vitale racconta la resistenza antimafia e il suo amico Peppino Impastato alla Fabbrica S. Domenico di Molfetta
MOLFETTA - La rassegna “ Resistenza e Resistenze” ha avuto la partecipazione di molti partigiani, artisti e testimoni della resistenza non solo della libertà ma anche della resistenza antimafia. Salvo Vitale è stato uno dei nomi più importanti che ha aderito alla conferenza sulla resistenza antimafia presso la Fabbrica di San Domenico a Molfetta per testimoniare l’ importanza di difendere non solo la memoria di Peppino Impastato ma di combattere contro questa società stuprata dalla mafia.
Vitale è docente di storia e filosofia. E’ stato amico di Impastato ed insieme hanno fatto militanza politica e lottato contro i poteri forti. Peppino si è ribellato sin da giovane al potere mafioso della famiglia. Dopo esser stato cacciato di casa dal padre per aver rifiutato di sottomettersi al denaro, alla corruzione mafiosa, ha iniziato un’ attività politico-culturale antimafiosa. Al riguardo ha fondato il giornale “L’idea socialista” e ha aderito al PSIUP. Impastato ha avuto il merito di costituire il gruppo Musica e Cultura dove ha svolto attività culturale come cineforum, musica, teatro, dibattiti.
Peppino ha voluto offrire ai cittadini l’ informazione vera con la fondazione di “Radio Aut” dove ha denunciato gli affari dei mafiosi come il capomafia Gaetano Badalamenti che ha avuto un ruolo importante nei traffici internazionali di droga. E come non citare il programma “Onda Pazza” attraverso il quale Impastato ha criticato i mafiosi e i politici con satira. “ Oggi giorno l’informazione è distorta”, ha spiegato Vitale. C’è l’informazione manipolata, falsa dove non si racconta la verità perché l’uomo nell’era del capitalismo non deve pensare. Il cittadino ignorante è più facile da sottomettere, da schiavizzare.
Dopo vent’ anni di berlusconismo si assiste ad una crisi generale perché ha portato l’uomo a perdere il valore del rispetto delle regole, della Costituzione, della cultura. C’è chi ha esclamato che con la cultura non si mangia.
La cultura ci apre la mente, ci permette di sviluppare la nostra coscienza critica sul mondo, sull’ uomo e sulle cose e per questo vogliono iniettarci la rassegnazione. Non dobbiamo perdere questa lotta, resistiamo e facciamo resistenza. E’ una società dove si è abituati a dipendere dalla televisione dei talent show dove fanno credere che grazie al successo facile e senza lo studio si possono raggiungere grandi obiettivi. L’ uomo è disposto a tutto anche a vendersi la propria dignità, la propria coscienza, il proprio corpo. Per tanti anni abbiamo subito questo modello di vita superficiale che ha emarginato l’ uomo nella sua essenza più profonda.
Al riguardo Jammy del CSOA “ A. Cartella” di Reggio Calabria ha affermato di iniziare a far resistenza nelle nostre piccole società, ha invitato i cittadini a evitare di essere ossessionati dai grandi centri commerciali che sfruttano l’ uomo e arricchiscono le multinazionali. Investiamo sui produttori delle campagne perché in tal modo noi ci tuteliamo la salute e allo stesso tempo facciamo girare l’ economia nei piccoli centri. Evitiamo di lavorare per la mafia e di dar denaro alle società mafiose che ogni giorno uccidono la società con la corruzione, con la droga, con la prostituzione. Riprendiamoci la nostra vita, svegliamoci dalla pigrizia della rassegnazione perché se siamo vivi, dobbiamo esserlo fino in fondo.
La società necessita dell’ intervento di comunità e solo grazie alla collaborazione delle associazioni e delle piccole realtà si può ritrovare quel senso di comunità che si è smarrito nell’ epoca dei grandi centri commerciali, dei social network, dei Mcdonald e ha provocato un grande senso di solitudine.
La resistenza deve continuare ma insieme perché un uomo solo non può lottare, ha poche forze. Il popolo deve reagire per difendere quella libertà che i nostri padri partigiani ci hanno donato con il coraggio e con la speranza che tutto cambierà.
La realtà cambierà solo se noi lo vorremo.
“Ora e sempre
sono i momenti estremi
che rendono l’ uomo umano
le ardite imprese
che rendono la vita passione
la voglia di riscatto
che ripaga la sete di libertà.
Su la testa per scoprire
il partigiano che vive dentro di te
basta subire
basta nascondersi
basta aspettare
riconquistiamo il nostro futuro
ora è sempre resistenti”.
Salvo Vitale
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