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Roma, al corteo del 15 ottobre noi di "Quindici" c'eravamo e vi raccontiamo il sabotaggio di una bella manifestazione
16 ottobre 2011

Dal nostro inviato
ROMA - Sveglia alla buon’ora, ore 4 del mattino, il tempo di prepararsi e uscire per raggiungere il punto di ritrovo del gruppo di molfettesi – pullman organizzato dalla locale sezione di Rifondazione - che hanno deciso di partire per Roma per partecipare a quella grande manifestazione, a quel grande appuntamento mondiale, per protestare contro l’Europa dei banchieri, gli speculatori finanziari, i tagli alla scuola, alla cultura... Insomma, per protestare contro questo sistema economico e politico che sta palesando tutti i suoi limiti, ma soprattutto che sta precludendo il futuro a tutti i nostri giovani.

 Il clima era di festa, bandiere, striscioni… e quel clima abbiamo trovato a Roma. Il mondo reale non corrisponde mai a quello rappresentato dai media di regime, nel bene e nel male. Non abbiamo assistito a nessuno scontro, a nessuna auto incendiata, non abbiamo avuto insomma nessun problema… L’unico problema che avevamo erano i telefoni che squillavano continuamente per quel che i nostri genitori, parenti, mogli, fidanzate… vedevano in TV e che evidentemente la strarande maggioranza di noi non ha visto. L’enorme corteo in gran parte di giovani provenienti da tutte le parti d’Italia, università, scuole… è stato qualcosa di straordinario, multiculturale, multietnico, multicolore… Mi sia consentito, anche se ci muovevamo per protestare, evidentemente, l’evento è stato spettacolare, godibile.
Una gran festa insomma, una grande presa di coscienza di chi, finalmente, non vuole rassegnarsi all’andazzo di questo decadimento… Pare che addirittura la nostra manifestazione sia stata una delle più rilevanti a livello mondiale. Il motivo è chiarissimo, noi, oltre ad avere i problemi che hanno tutte le altre nazioni, abbiamo anche un casino – in tutti i sensi – in più: Berlusconi! Abbiamo visto elicotteri volteggiare nel cielo, ingenti forze di polizia, nelle strade laterali il corteo e in alcuni punti nevralgici, quali il Colosseo, Piazza Esedra, Via Cavour.
La presenza delle forze dell’Ordine è stata costante e vigile. Ma, mi sia consentito, ci siamo fidati molto di più degli operai che hanno organizzato un servizio d’ordine formidabile ed ineccepibile, presidiando il nostro tratto di corteo per tutti i lati, pronti evidentemente a “rispedire al mittente”, eventuali “interferenze”… Tutto quindi è proceduto tranquillamente, a parte i tam tam, via sms principalmente che ci provenivano più dai parenti preoccupati – poiché sui media di regime continuavano a passare le immagini solo degli scontri e delle auto incendiate, non altro – noi abbiamo partecipato ad una festa formidabile.
 
Ma abbiamo voluto vederlo tutto, il corteo nella sua maestosità per cui ad un certo punto, abbiamo deciso, un gruppo di noi di percorrerlo lateralmente, per vedere gli innumerevoli gruppi provenienti da tutt’Italia, e poter subito scattare qualche foto, ma soprattutto per sorprenderci vedendo la fantasia, di quei cartelli, di quelle bandiere di quegli striscioni, anche bande, maschere…
 
Siamo arrivati fin giù a via dei Fori Imperiali, e nulla di nulla, ma ci arrivavano gli echi di alcuni scontri in piazza San Giovanni. Abbiamo saputo solo dopo che un gruppo cospicuo di black bloc, aveva preso “indisturbato” la testa del corteo, e aveva proceduto in atti di teppismo gratuito… sfasciando a destra e manca. Oggi si parla solo di questo, o di questi. Insomma, i black bloc e soprattutto chi li ha mandati, hanno voluto sabotare una manifestazione contro il governo, per rafforzare un Berlusconi molto malandato, utilizzando il metodo Cossiga.
Fatto sta, che i black bloc sono gruppi facilmente identificabili, hanno un abbigliamento inconfondibile, vestono di nero, mettono caschi… ma le forze dell’ordine, forse hanno delle regole d’ingaggio, diverse da quelle che uno ci si aspetterebbe in simili circostanze. Le azioni preventive, forse, non sono tra i desiderata di questi signori che ci governano, ieri con le chiacchiere, oggi forse con il tentativo di spandere panico e paura.
Ci siamo chiesti: perché le forze dell’ordine non li hanno fermati? Perché hanno consentito che mettessero Roma a ferro e fuoco?
La manifestazione si è conclusa almeno per quanto riguarda il nostro tratto di corteo, a piramide, tra canti balli, musica patriottica… Ci “dispiace” dovervi dire, che anche questa volta, la tv, vi ha mandato in onda un film orror, che forse non sarebbe mai stato trasmesso se i teppisti e i black bloc – ripeto individuabili – fossero stati bloccati per tempo, cosa che ad oggi non è ancora avvenuta in nessuna manifestazione. Una vota si chiamavano “convergenze parallele”.
 
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Autore: Nicola Squeo
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ASKATASUNA-…in questi due giorni ho seguito attentamente il dibattito che si è scatenato, sui mass-media, riguardo i fatti di Roma. Unanime è stato il verdetto: siamo per la NON-VIOLENZA e ostracismo per coloro che tentano di capire!!! E il vivace dibattito, scatenatosi sul nostro PREZIOSO quotidiano on-line, viaggia nella medesima direzione. Mentre la seconda parte del verdetto altri non è se non un maldestro rifuggire dagli archetipi Junghiani, la pervicacia, invece, con la quale si sottolinea la posizione Ghandiana, mi ha richiamato alla mente un breve scritto di AMOS OZ sui FANATISMI. Così scrive il bravissimo saggista ebreo: “ il FANATISMO è praticamente dappertutto, e nelle sue forme più silenziose e civili è presente tutto intorno a noi, e fors' anche dentro di noi. Conosco bene quei non fumatori capaci di bruciarti vivo se osi soltanto accendere una sigaretta vicino a loro! Conosco quei vegetariani capaci di mangiarti vivo per aver ordinato una bistecca! Conosco quei pacifisti, alcuni miei colleghi del movimento per la pace in Israele , capaci di spararmi in testa solo perché ho auspicato una strategia lievemente diversa per il processo di pace con i Palestinesi. Insomma, non voglio certo dire che chiunque levi la voce contro qualunque cosa sia un fanatico. Non voglio lasciar intendere che ogni opinione convinta sia una forma di fanatismo , certo che no. Però penso che il seme del fanatismo si annidi immancabilmente nella RETTITUDINE INFLESSIBILE, piaga di molti secoli”. In conseguenza di ciò, ai tanti GHANDIANI del forum chiedo: se tutti amassero i loro nemici non vi sarebbero più nemici. Ma se ci si sottrae al momento decisivo cosa accadrà all'unico che non si sottrae???...P.S. caro Nicolas, il mio compito è solo quello di essere un' AVANGUARDISTA; tocca alla gente come te, perbene e pregna di passione civile, mettere ordine. Un saluto.

"I BLACK BLOC SALVERANNO LA SECONDA REPUBBLICA? I media e i partiti ci provano. L'Italia sembra in preda a black bloc organizzati che scorrazzano nelle città, rompono vetrine e incendiano macchine. La gente ha paura, deve avere paura. Si preparano leggi speciali. Maroni le proporrà in Parlamento con il supporto, forse anche di una preziosa consulenza, dell'opposizione. I movimenti vanno messi fuori gioco con qualunque mezzo. Gli utili idioti per queste operazioni si trovano sempre. La crisi economica che sta travolgendo il Paese è improvvisamente scomparsa. I partiti, che ne sono responsabili, si sono riverginati grazie una manifestazione di 200.000 persone senza un servizio d'ordine degno di questo nome. Chi l'ha autorizzata? Un corteo appoggiato dal centro sinistra controllato a distanza dalle Forze dell'ordine di Zanna Bianca Maroni totalmente impreparate, lasciate a sé stesse. Un finale scontato e forse voluto. Chi sono i black bloc? Il solo nome mette paura. Neri come la notte. Evocano nuovi fascismi. Perfetti per un'operazione di marketing e per spaventare le vecchiette. I violenti di Roma non sono un corpo alieno, sono persone, ragazzi esasperati che pagheranno per i loro gesti. Ma non vengono da Marte e senza una svolta radicale della politica il loro numero è destinato ad aumentare. Chi non ha più speranze, un posto di lavoro, una casa, è pericoloso per il Sistema. Divieti di manifestazione, arresti preventivi, irruzioni in centri sociali diventeranno routine. La demonizzazione dei movimenti è in atto. La Repubblica titola un inquietante articolo di Carlo Bonini e Giuliano Foschini "Il black bloc svela i piani di guerra. Ci siamo addestrati in Grecia". Un'intervista a un ragazzo, del quale è nota solo l'iniziale "F.", che svela l'esistenza di gruppi di black bloc istruiti militarmente in Grecia per seminare il panico in Italia. Il dialogo termina con queste battute: Repubblica "Parli come un militare" F. "Parlo come uno che è in guerra" R. "Ma di quale guerra parli?" F. "Non l'ho dichiarata io. L'hanno dichiarata loro" R. "Loro chi?" F. "Non discuto di politica con due giornalisti" R. "E con chi ne discuti, ammesso che tu faccia politica?" F. "Ne discuto volentieri con i compagni della Val di Susa" R. "Sei stato in val di Susa?" F. "Ero lì a luglio" R. "A fare la guerra" F. "Si. E vi do una notizia. Non è finita" La Procura della Repubblica competente (credo che sia quella di Roma) deve accertare l'identità di questo fantomatico "F.". I giornalisti devono provare che le sue affermazioni hanno basi fondate. L'articolo collega volutamente gruppi terroristici con la protesta legittima dei valsusini contro un'opera devastante per il territorio, che costerà 22 miliardi di euro pagati dalle nostre tasse, che finirà tra vent'anni per trasportare merci in costante diminuzione. I treni attuali che transitano in Val di Susa sono pieni solo al 50/60%. Gli anarco insurrezionalisti in Val di Susa sono studenti, agricoltori, anziani, preti e sindaci. A quando la retata, caro Ingegnere?" DAL BLOG DI GRILLO...


Sig. Scardigno, non ho detto che la colpa è della polizia, ma che la polizia avrebbe dovuto fermare subito i black bloc perché avevano il volto coperto e i caschi in testa. Anche per tutelare se stessi dalla violenza. C'è una legge del 1975, se non ricordo male, che prevede il divieto di partecipare ai cortei con volto coperto. Lei ha letto male, io ho chiesto proprio di arrestare i violenti. Perché quando i black bloc avanzavano nel corteo, non sono stati fermati? Disorganizzazione e improvvisazione? Lo dicono gli stessi black bloc in un'intervista a Repubblica. Poi le dà fastidio se si parla di fascismo, sa cosa vuol dire? Crede che il fascismo sia solo fatto di camice nere e saluti romani? La storia ci insegna altre cose. Forse dovrebbe riflettere di più su questo triste fenomeno che portò l'Italia ad disastro, oltre che alla dittatura e alla soppressione di ogni libertà. La classe politica è vuota? Sono d'accordo. In un altro Paese il ministro dell'interno e il capo della polizia si sarebbero dimessi per non aver saputo controllare gli incidenti. E Maroni non parli a vanvera sostenendo che è riuscito ad evitare che ci scappasse il morto, per giustificare la propria incapacità. Cominciamo a dire le cose come stanno, senza farci condizionare dalla propaganda di regime. All'opinionista dico che anche lui non vuole leggere quello che ho scritto: non voglio alimentare il clima di odio e di tensione. Tutt'altro, volevo che fossero fermati i violenti proprio per evitare odio e tensione. Per favore, non leggete quello che vi piace e non quello che realmente è stato scritto e che rappresenta il mio pensiero. Né ho mai delegato ad altri l'interpretazione libera delle mie opinioni. Credo di essere abbastanza chiaro quando scrivo.

....non gli aiuti finanziari sono determinanti, ma il terreno lasciato in abbandono dai partiti e dalle forze democratiche, i vuoti politici, culturali, psicologici che portano a galla l'eterno qualunquismo degli italiani. C'è sempre qualcosa che arriva prima dei soldi a far da battistrada al fascismo: è la dimissione della politica, o il non avvio ad essa. Si dice "politica sporca" e la si lascia fare agli altri, o non si vuol sentirne parlare. Poi, instupiditi o in preda all'affanno, ci si affida a chi sappia mostrare più energia di altri, senza badare ad idee o a programmi, perchè privi ormai di possibilità di giudizio personale, ormai incapaci, diciamo pure, di intendere e di volere. Si cerca protezione anche solo psicologica, per scaricare su di un "capo" ogni responsabilità. Ciò ebbe proporzioni massicce con il Duce (Duce, Duce, sei la luce). Quando l'ex sovversivo e capo di sovversivi seppe astutamente cogliere le occasioni che gli si presentarono (oltre alla tacita intesa con Giolitti, la difesa degli interessi delle classi dominanti), tutto quanto era stato costruito in lunghi decenni per una difficile opera di politicizzazione dal basso, crollò in breve tempo. L'organismo Italia era ancora troppo gracile. Pochi germi di antidemocrazia, ma alimentati con intensità (olio di ricino, bastoni, rivoltelle) bastarono a farlo ricadere nell'antica malattia dello "spagnolismo": omertà, passività, corruzione. Con la differenza che fino ad un secolo prima l'Italia voleva dire regioni o gruppo di regioni; ora era un organismo intero, con più potenza nel male, con voce ufficiale nel cosiddetto concerto delle nazioni. Non si può non ricordare, in proposito, che ad esempio Unione Sovietica e italia fascista, entrambe uscite da due rivolgimenti globali di segno opposto, una rivoluzione e una reazione, si affrettarono a stabilire relazioni diplomatiche.

L'esistenza stessa di questo forum e l'ampia possibilità che viene data, di manifestare tutte le opinioni e, a volte - come in alcuni post presenti a commento di questo articolo, ma per la verità non solo in questo - di lasciarsi andare anche al turpiloquio personale, come ad es. quello che ha espresso "Mr. incazzato" che testualmente scrive "Ignorante e attaccabrighe più di quei teppisti!" è la dimostrazione evidente, di quale sia il reale livello di tolleranza delle opinioni altrui, raggiunto da parte di certi soggetti che presumo essere di fede "nanica", oppure "nutelloide" mi siano consentiti questi neologismi, ma chi ha buon occhio intende. Lungi da me l'idea di cadere nella provocazione, anzi, questi giudizi così sprezzanti, personali e fuorvianti... sono uno stimolo in più a proseguire nel racconto dei fatti e non delle chiacchiere... Noi sappiamo cos'è la tolleranza, il rispetto dell'altrui opinione, "mr. Incazzato" (è chiaro che il giudizio va esteso, anche ad analoghe sottospecie di animali) evidentemente no. Tra l'altro, siamo in periodo di crisi e un po' di soldi potrebbero far comodo e occorre ammentere "mr. incazzato", ne da ampia possibilità. Per il momento però, transeat, anche se ci sono i fatidici 90 giorni, per cambiare idea. Esimio Guy Fawkes - a Roma c'erano centinai di maschere effigianti il personaggio, questa volta ha "scomodato" SENOFONTE... è veramente una fonte inesauribile di idee, spunti... una cultura formidabile! ;-) Peccato ella voglia rimanere relegato al ruolo pur rispettabilissimo di eccelso commentatore... 6-16
L'esistenza stessa di questo forum e l'ampia possibilità che vi viene data, di manifestare tutte le opinioni e, a volte - come in alcuni post presenti a commento di questo articolo, ma per la verità non solo in questo - e di lasciarsi andare al turpiloquio personale, come ad es. quello che ha espresso "Mr. incazzato" che testualmente riporto nella parte conclusiva "Ignorante e attaccabrighe più di quei teppisti!" è la dimostrazione evidente, di quale sia il reale livello di tolleranza delle opinioni altrui, raggiunto da parte di certi soggetti che presumo essere di fede "nanica", oppure "nutelloide" mi siano consentiti questi neologismi, ma chi ha buon occhio intende. Lungi da me l'idea di cadere nella provocazione, anzi, questi giudizi così sprezzanti, personali e fuorvianti... sono uno stimolo in più a proseguire nel racconto dei fatti e non delle chiacchiere... Noi sappiamo cos'è la tolleranza, il rispetto dell'altrui opinione, tu no, "mr. Incazzato" (è chiaro che il giudizio va esteso, anche ad analoghe sottospecie di animali) Tra l'altro, siamo in periodo di crisi "mr. incazzato", e un po' di soldi, non mi farebbero male, e me ne dai ampia possibilità con il tuo post, ma per il momento transeat, anche se ti rammento che ho 90 giorni, per cambiare idea. Augurati che non mi arrivi qualche cartella pazza, nel frattempo. Sai com'é, potrei decidere di non contestarla, e di "aiutare" le finanze statali, ma con il tuo "benevolo" contributo. P.S. Guy, il tuo post è formidabile, hai "scomodato" SENOFONTE. Sei una fonte inesauribile di idee, spunti... una cultura formidabile! ;-)


QUESTA SI CHE E' INDIGNAZIONE-…la domanda è: i black bloc sono PAZZI o PROFETI RIVOLUZIONARI? Io dico che in quel di Roma, sabato pomeriggio, non si è assistito ad atti di violenza bensì sono state fatte delle precise DENUNCE POLITICHE!!! Sono stati assaltati i SIMBOLI responsabili di questa crisi: le banche, il sistema capitalistico( le auto), lo Stato e quindi il governo( forze dell'ordine), le icone religiose( con il forum di Todi la Chiesa sta fondando un partito). Il circo mediatico, parla di violenza, ma per quanto mi riguarda la vera violenza è quella che è avvenuta in Parlamento nella giornata di venerdi ( nuovi vice-ministri per ottenere la fiducia) o le intercettazioni ultime di Berlusconi che, con Lavitola, parla di “ voler far fuori il palazzo di Giustizia”. Ma, vorrei ritornare sulla figura dei BLACK BLOC e la loro criminalizzazione: vi sorprenderà ma, essi, sono sempre esistiti!!! SENOFONTE( storico greco) duemilacinquecento anni fa così scriveva: “ Veniva organizzata una manifestazione di giovani vestiti di nero e con il capo rasato”…incredibile, sembra la cronaca di un nostro telegiornale!!! A Sparta li chiamavano KRYPTOI, gli oscuri, gli invisibili, i mascherati. Erano giovanissimi, vivevano ai margini della città , ma soprattutto, erano violentemente e simbolicamente antagonisti rispetto alla organizzazione sociale e politica della città. Ma questa violenza era a termine, perché il mondo degli adulti, poi, li accoglieva; insomma essere un Kryptoi rappresentava un rito di passaggio. Nel caso dei black bloc , invece, non vi è nessuna iniziazione. Il nostro mondo , infatti, non fissa più riti di passaggio, non stabilisce premi e castighi, meriti e responsabilità, tappe che diano ritmo e senso di cammino della vita. Quello di oggi è un mondo che non fa spazio ai giovani, condannati a restare “ragazzi” a tempo indeterminato , a vivere una marginalità che è sociale prima ancora che generazionale. Quando il TIMER che comanda l'avvicendamento fra le generazioni si inceppa la macchina sociale gira a vuoto. E gli adulti rimangono fermi sulle loro posizioni mentre i giovani sono costretti a fare i giovani SENZA FUTURO. Allora la rabbia diventa furore distruttivo e un rituale auto-distruttivo. In questo senso , quella del BLOCCO NERO è l'affermazione violenta di una “estraneità criptica” gettata in faccia alla politica degli adulti. La conclusione, quindi, è che i BLAC BLOC chiariscono i termini della decisione collettiva a cui siamo chiamati e che ci mettono davanti al panorama vero del nostro tempo, così diverso dalla cartolina truccata che vendono negli empori del Potere…. P.S. nella famosa lettera ( secretata) che la BCE ha inviato al governo italiano si INTIMA di ridurre lo stipendio degli statali. Ne deduco che, se si dovesse dar seguito a questa indicazione, a breve il numero dei black bloc aumenterà in maniera esponenziale!!!

Non c'è futuro senza memoria, senza passato, senza storia. Dimentichiamo anche la storia recente. Mai come in questi casi, fanno riflettere le dichiarazione del Presidente Francesco Cossiga, ai tempi dei recenti “moti” studenteschi per protestare e contestare la Riforma Gelmini, anche a considerarle solamente “provocatorie”. Sintetizziamo la lettera scritta dal Presidente al Capo della Polizia. “Un errore strategico è stato il reagire agli studenti più grandi quando questi hanno tentato di occupare infrastrutture pubbliche, con cariche d'alleggerimento, usando anche gli sfollagente e ferendo qualche manifestante. Io ritengo che data la posizione dell'opposizione (non abbiamo più il Partito Comunista e il ferreo servizio d'ordine della CGIL), queste manifestazioni aumenteranno nel numero, in gravità e nel consenso dell'opposizione. Un'efficace politica dell'ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare, e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i manifestanti. A mio avviso, dato che un lancio di bottiglie contro le forze di polizia, insulti rivolti a poliziotti e carabinieri, a loro madri, figli e sorelle, l'occupazione di stazioni ferroviarie, qualche automobile bruciata non è cosa poi tanto grave, il mio consiglio è che in attesa di tempi peggiori, che certamente verranno, Lei disponga che al minimo cenno di violenze di questo tipo, le forze di polizia si ritirino, in modo che qualche commerciante, qualche proprietario di automobili, e anche qualche passante, meglio se donna, vecchio o bambino, siano danneggiati, se fosse possibile la sede dell'arcivescovo di Milano, qualche sede della Caritas o di Pax Christi, da queste manifestazioni, e cresca nella gente comune la paura dei manifestanti e con la paura l'odio verso di essi e i loro mandanti o chi da qualche loft o da qualche redazione, ad esempio quella dell'Unità (chi scrive aggiunge La Repubblica, visto e sentite certe affermazioni in questi giorni), li sorregge. L'ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio come ho già detto un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma fuoco sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave, ma senza pericolo per la vita. Io aspetterei ancora un po', adottando straordinarie misure di protezione nei confronti delle sedi di organizzazioni di sinistra. E solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di “Bella ciao”, devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell'ordine contro i manifestanti, ma senza arrestare nessuno. E il comunicato del Viminale dovrebbe dire che si è intervenuto contro manifestazioni violente del Blocco studentesco, di Casa Pound e di altri manifestanti di estrema destra, compresi gruppi di naziskin che manifestavano al grido di “Hitler! Hitler!”. Questo il mio consiglio. Cordialmente Francesco Cossiga.” - Questo tema fu discusso su QUINDICI online, tempo fa quando gli studenti manifestarono contro la Riforma Gelmini, con pareri contrastanti in merito. Sarebbe quanto mai “riportarli” in visione oggi, visto quanto detto “profeticamente” dal Presidente Francesco Cossiga. Dovremmo tutti riflettere e ricordare, per non dimenticare.





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