MOLFETTA - E’ finito l’incubo per i 22 marittimi dell’equipaggio, fra cui Cosimo La Forgia di Molfetta, a bordo della motocisterna “Anema e core” (foto) sequestrata dai pirati nel golfo di Guinea a largo del Benin sabato 23 luglio.
La nave è stata rilasciata alle 22.37 di ieri, i pirati l’hanno solo saccheggiata prima di abbandonarla, il personale di bordo dovrebbe essere in buone condizioni, non avrebbe subito violenze, anche se non è stata data conferma in tale senso.
Il primo ufficiale La Forgia è già sulla via del ritorno a Molfetta per riabbracciare la sua famiglia.
La pirateria è in crescita nel golfo di Guinea, anche se non raggiunge i livelli che da anni si rilevano a largo della Somalia, dove due navi italiane sono state sequestrate negli scorsi mesi.
La nave - che fa capo alla società armatoriale RBD Armatori (Rizzo-Bottiglieri-De Carlini Armatori S.p.A.) di Torre del Greco, e che trasporta gasolio da autotrazione - era stata sequestrata dai pirati la notte fra il 23 e il 24 luglio scorso al largo delle coste della Nigeria. L'allarme era stato dato intorno alle 2.40 del giorno 24 dal Comando generale delle Capitanerie di porto.
Giuseppe Mauro Rizzo, amministratore delegato della Compagnia armatrice, ha espresso apprezzamento nei confronti dell'equipaggio della nave e della struttura di terra per aver affrontato e gestito con coraggio e professionalità l'emergenza nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Inoltre, ha ringraziato il Comando Generale delle Capitanerie di porto e l'Unità di crisi della Farnesina, che ha mantenuto costantemente i contatti con la Società armatrice e le famiglie dell'equipaggio, sottolineando l'efficienza e la tempestività con la quale hanno seguito gli eventi.
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