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Rifondazione: basta teatrini, a Molfetta la situazione sanitaria e politica è grave, ma il sindaco Minervini pensa alle nomine, meglio che se ne vada
Mancini, Piergiovanni, Minervini, Ancona, tutti insieme allegramente
21 novembre 2020

 MOLFETTA – Mentre la situazione politica precipita a Molfetta in piena “Appaltopoli”, con avvisi di garanzia, dimissioni di un assessore (non sostituito), dimissione di una consigliera dell’opposizione di destra (FI) e Covid che avanza colpendo anche la Rsa “Kolbe”, il consigliere regionale Saverio Tammacco, incassata elezione e stipendio tace, mentre il sindaco Tommaso Minervini, procede con nuove nomine ed incarichi come se nulla fosse.

La citazione del grande Ennio Flaiano: «la situazione è grave, ma non seria» ci sta tutta a Molfetta.

Ecco la reazione di Rifondazione Comunista all’ultima nomina di Balestra, delegato all’agro molfettese: «Mentre la situazione dei contagi è sempre preoccupante assistiamo giornalmente alla commedia che l’amministrazione e la maggioranza che governano Molfetta ci propongono.

Così apprendiamo della terza nomina ai sensi dell’art. 50 dello statuto comunale, questa volta del sig. Giuseppe Balestra, delegato all’agro molfettese, mentre sui social il delegato del sindaco, all'emergenza Covid, Pasquale Mancini si lamenta di non avere abbastanza poteri per il suo ruolo di delegato all’emergenza Covid.

Avevamo già criticato la modifica allo statuto introdotta da questa amministrazione perché assurda e inutile, adesso la conferma arriva dallo sfogo del consigliere Mancini. In tutto questo ci risulta che i posti attivati nel reparto COVID di Molfetta siano 6 più 4 nel pronto soccorso per i pazienti in attesa di tampone ma, nonostante i percorsi differenziati, nei primi giorni di apertura del reparto pazienti positivi e negativi hanno convissuto negli stessi spazi.

Che aspetta il sindaco a farsi da parte per mettere a disposizione della città una giunta al completo e con i poteri necessari per amministrare una città di 60mila abitanti in un periodo così difficile?

Non meritiamo di assistere ogni giorno a teatrini del genere. La maggioranza di Tommaso Minervini metta da parte i propri problemi interni, la città ha bisogno di soluzioni per affrontare al meglio l’emergenza COVID in corso.

Se non ci riesce, anziché attorcigliarsi in rimpasti e improbabili verifiche, si faccia da parte e rimetta la parola ai cittadini».

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