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Rifondazione accetta il risultato delle primarie, sarà con il centro sinistra e Lillino di Gioia
10 marzo 2006

MOLFETTA 10.03.2006 Rifondazione comunista alla fine ha detto sì, al risultato delle primarie, alla coalizione di centro sinistra, al candidato sindaco Lillino di Gioia. Così come già scritto qualche settimana fa da Quindici on line, la segreteria provinciale del partito aveva fissato al 9 marzo la scadenza ultima per il dibattito interno, qualora non si fosse trovato un nuovo gruppo dirigente, disposto a guidare la sezione locale e ad assumersi l'onere di una scelta differente, il commissario designato avrebbe avvallato la volontà dei cittadini che parteciparono alla consultazione del 4 dicembre. Così è stato. Il commissario nominato proprio dalla segreteria provinciale, dopo le dimissioni di Gianni Porta, Anna de Marco, interpellato da Quindici on line non ha negato il travaglio interno al circolo locale e la spaccatura fra gli iscritti, aggiungendo, però, che in questa situazione non era possibile far altro che “tener fede al voto popolare”. Senza con questo passar sopra alle critiche su come le primarie stesse si sono svolte, critiche rivolte non solo a Di Gioia, ma anche agli altri partiti di centro sinistra, che avrebbero potuto andare fino in fondo alle ipotesi di inquinamento e magari fare delle scelte differenti. Ma, ha aggiunto Anna De Marco, “ora quel voto c'è e ci dice che l'elettorato molfettese ha deciso di dare fiducia a Lillino di Gioia”. Il commissario di Rifondazione vuol lasciarsi, però, alle spalle tutte le polemiche, voltar pagine e iniziare a lavorare, avendo ben chiaro un obiettivo: la necessità di superare i personalismi e di “rimettere al centro la politica, di spostare l'attenzione dalle persone ai programmi, alle cose da fare”. Da stasera cominceranno una serie di incontri, non solo con gli iscritti, ma con le associazioni ed i movimenti del territorio, proprio per “riportare l'asse sulla politica, collegando anche, finalmente, il livello locale con quanto accade a quello nazionale, perché la società civile trova spazio quando manca la politica, mentre da questa vogliamo ripartire, per una nuova progettualità”. In quanto alla presentazione della lista alle prossime amministrative, i appoggio a Di Gioia, il commissario smentisce le voci che dicevano non ci sarebbe stata: “Rifondazione comunista non ha l'abitudine di sottrarsi agli impegni assunti ed alle proprie responsabilità, la lista ci sarà, così come accaduto a livello nazionale, aperta anche alla società”. In quanto alla situazione interna al partito, l'individuazione del nuovo gruppo dirigente è rimandata ad un congresso straordinario, che si terrà con tutta probabilità dopo il referendum sulle riforme istituzionali. Lella Salvemini
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