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Rifiuti e dintorni: la “guerra” della discarica
15 gennaio 2005

È sempre conflitto tra Asm di Molfetta e Amiu di Trani Udienza infuocata quella che si è tenuta nelle settimane scorse al Tar di Bari in merito al ricorso presentato dall'Asm di Molfetta contro l'Amiu di Trani. Oggetto del contendere, l'importo della tariffa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Udienza infuocata e… discussione accesa tra gli avvocati delle parti in causa. Alla fine, le due parti hanno rimediato un rinvio a marzo per i necessari approfondimenti. La questione, per la verità, si protrae già da anni: ricorsi su ricorsi, e poi ancora ricorsi ai successivi gradi di giudizio per stabilire se le somme già versate dalla municipalizzata molfettese a quella tranese, che gestisce la discarica, sono effettivamente legittime. Le perplessità sono relative al computo dell'aliquota di tariffa relativa alla copertura dei costi di post-gestione dell'impianto di Trani, perplessità peraltro confermate dalle relazioni redatte dal comitato tecnico della Provincia di Bari (contestate in un altro ricorso dall'Amiu tranese). Allo stato attuale sarebbero pendenti numerosi ricorsi relativi al decennio 1994-2004, per il quale si chiede la restituzione di somme fatturate indebitamente secondo la nostra Asm. Uno dei ricorsi proposti dall'Asm, quello relativo al biennio 1999-2000, è stato rigettato dai giudici del Tar di Bari perché, l'Asm (in qualità di ricorrente) non avrebbe impugnato, a suo tempo, l'atto deliberativo del consiglio di amministrazione dell'Amiu di Trani con cui si approvava la tariffa contestata. Stando all'esito del giudizio ottenuto in primo grado (sfavorevole per l'Asm), la municipalizzata molfettese dovrebbe corrispondere all'Amiu la somma di circa 800mila euro: al momento, avanzato ricorso presso il Consiglio di Stato, si attende la sentenza finale. Quanto agli anni 1994-1999, si chiede la restituzione delle somme già versate; per il biennio successivo, invece, parte della tariffa non fu corrisposta sulla base di un accordo siglato tra l'amministrazione comunale di Molfetta e quella tranese, in base al quale il Comune di Molfetta avrebbe elargito tali importi soltanto nella successiva fase di post-gestione della discarica, esonerando l'Asm dal corrisponderli nell'immediato all'Amiu di Trani. Per gli anni successivi, a partire dal 2001, gli importi non sono comunque stati corrisposti, ma il corrispettivo è stato accantonato dall'Asm a tutela di un eventuale esito negativo dei ricorsi presentati. A complicare ulteriormente le vicende, una recente sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce che, tra le competenze del Tar, non rientrerebbe la materia di tariffe e canoni, che, invece, sarebbe prerogativa della magistratura ordinaria. Il rischio, al momento, è che sia tutto da rifare. Impianto di compostaggio: al via la bonifica del sito A seguito dei numerosi incendi che si sono verificati all'interno dell'impianto, il giudice ha recentemente disposto la revoca della custodia giudiziale al gestore in favore del Sindaco di Molfetta (in qualità di proprietario della struttura), fatto, questo, che non dispenserà, tuttavia, lo stesso gestore dagli oneri di bonifica del sito. Sarebbero ingenti, infatti, le quantità di rifiuti accumulati impropriamente sul piazzale antistante l'impianto che andrebbero avviati a smaltimento in discarica: 12mila tonnellate di sovvalli (scarti secchi) e 8mila tonnellate di compost. Questi rifiuti, di provenienza e tipologia merceologica incerta, accatastati all'aperto in assenza di opportuni presidi ambientali, hanno contribuito a peggiorare le condizioni ambientali della zona e c'è chi paventa anche un danno alla qualità dell'acquifero sottostante. Il sequestro dell'impianto, disposto dal gip Savasta del Tribunale di Trani nell'ottobre 2003, e convalidato in seguito per effetto di una sentenza del tribunale del riesame, è ancora in corso e, dunque, impedisce il funzionamento dell'impianto. Al momento, i costi previsti (dovuti al trasporto e allo smaltimento in discarica) ammonterebbero a circa 1milione di euro: la cifra dovrebbe essere anticipata interamente dal Comune di Molfetta, sempre che non intervenga il commissario delegato per l'emergenza ambientale in Puglia che, nel frattempo, avrebbe stabilito uno stanziamento ad hoc pari a circa 500mila euro. Ad oggi, tuttavia, gli interventi di bonifica stentano a partire, oltre che per gli ingenti costi, anche per l'incerta destinazione finale dei rifiuti da smaltire. La possibilità ad oggi più realistica è che sia il Comune di Molfetta ad occuparsi temporaneamente della gestione dell'impianto, tentando di recuperare al più presto l'investimento previsto per la bonifica. Isole ecologiche, è già un successo Sono passati quasi tre anni da quando annunciammo l'avvio (allora si diceva “imminente”), della sperimentazione per la raccolta dei rifiuti differenziati attraverso le isole ecologiche mobili. Oggi, dopo soli 3 mesi dall'avvio della sperimentazione, la risposta dei cittadini pare essere più che soddisfacente: gli speciali cassoni 'intelligenti', capaci di riconoscere l'utente attraverso una tessera magnetica e attribuire un bonus proporzionale alla tipologia e al peso di ciascun tipo di rifiuto conferito, hanno, evidentemente, “fatto colpo” sui molfettesi, disposti anche a sostare in fila prima di conferire i propri scarti. Per il momento il bonus dà diritto, in base alla sua consistenza, a premi scelti dai cataloghi “Bazar” di Legambiente e “Panda Shop” del Wwf (magliette, felpe, borse etc.) ma tutti sperano vivamente che presto si possa anche beneficiare di uno speciale sconto sulla tassa della spazzatura. La tipologia di rifiuto che vale di più è l'alluminio (35 punti per kg conferito), seguito da plastica (30 punti per kg), carta e vetro (6 punti per kg). Intanto stanno per partire i lavori per la realizzazione di due isole ecologiche fisse nel quartiere di levante e in quello di ponente (qui solo per il conferimento dei rifiuti ingombranti): l'investimento previsto per la loro installazione sarà ricavato dai fondi della cosiddetta 'ecotassa' che i pugliesi versano alla Regione per ogni tonnellata di rifiuto smaltita in discarica. Massimiliano Piscitelli massimiliano.piscitelli@quindici-molfetta.it Tiziana Ragno tiziana.ragno@quindici-molfetta.it
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