Ridipinti i muri del sottopassaggio della stazione ferroviaria di Molfetta. Un buon esempio dei cantieri di servizio. Il messaggio del sindaco Natalicchio
MOLFETTA – Molfetta bene comune è questa la campagna di sensibilizzazione in atto da parte dell’amministrazione comunale di centrosinistra e del sindaco di Molfetta Paola Natalicchio. Educare i cittadini al rispetto dei beni comuni, costituisce una tappa importante per ricreare quel senso civico perduto e quell’amore per la città e per i suoi luoghi pubblici, strade, monumenti, che rappresenta la cifra della civiltà di una comunità, spesso abbandonata a se stessa e imbarbaritasi negli ultimi anni.
E’ un impegno costante, una sfida, come dice lo stesso sindaco, che va perseguito senza sosta. E’ questa la vera risposta a chi vuole il tanto peggio tanto meglio, per un ritorno a un devastante passato, che va cancellato perfino dalla memoria dei cittadini.
E i cantieri di servizio, cioè l’utilizzazione a servizio della comunità degli assistiti dall’assessorato alla socialità, rappresentano il segno del cambiamento in atto, una valida e concreta risposta a quella parte di assistiti abituata per anni a non lavorare e a pretendere sussidi, anche a costo di aggredire dipendenti comunali, come avvenuto ieri.
«Noi continuiamo. La sfida è troppo grande per fermarci – scrive il sindaco Natalicchio -. C'è un'intera città che si rimbocca le maniche al nostro fianco. Nelle scorse ore, ad esempio, i Cantieri di Servizio hanno ripitturato i muri del sottopassaggio della stazione. Cancelleremo anche le scritte, presto, con una ditta specializzata. Nella zona retrostante sono in corso i lavori di urbanizzazione. A fianco alla stazione c'era un parcheggio abbandonato. Lo abbiamo comprato, perché vogliamo riaprirlo a uso dei pendolari e anche di chi vuole andare a fare shopping a Corso Umberto lasciando la macchina. E' questo che merita Molfetta: cura, pulizia, attenzione, collaborazione e bellezza. Non è un lavoro che dipende solo da noi amministratori. Ma è bello, importante vedere che le cose vanno avanti».