Riapertura del Pulo forse, finalmente ci siamo
È ormai questione di pochi mesi ma è quasi certo che il Pulo di Molfetta finalmente riaprirà i battenti e sarà restituito così ai molfettesi. Il merito di questo nuovo colpo di scena – la questione Pulo è stata caratterizzata in questi anni dalla sua imprevedibilità - è da attribuire alla Provincia, proprietaria effettiva della dolina, che, prendendo in mano una situazione ormai ai limiti, ha deciso, una volta per tutte, di andare per la sua strada pur di salvaguardare il sito. Infatti in questi ultimi anni non sono mancati i dissapori fra quest'ultimo ente e il Comune di Molfetta i cui rappresentanti, in taluni casi, hanno evitato di presentarsi agli incontri tra le parti, fissati proprio per discutere e deliberare sul cosiddetto “sistema Pulo”. Infatti la Provincia, specialmente nelle figure dell'assessore Antonello Zaza e del consigliere Domenico Cives, ha avviato i contatti con il Consorzio che dovrebbe gestire il Pulo dopo la sua riapertura. Tale consorzio vede la collaborazione di ben 6 associazioni culturali e di volontariato quali il WWF, l'Archeoclub, l'Ictius, il Centro studi didattiche ed ambientali Terrae, la Pro Loco e Legambiente. All'interno del consorzio è stato istituito un comitato tecnico che affiancherà i fari gruppi di lavoro che opereranno circa gli aspetti naturalistici, geologici, speleologici, archeologici e della comunicazione e della didattica. Quindici ha voluto ascoltare il parere del presidente del consorzio stesso nonché presidente dell'associazione “Terrae” il dott. Raffaele Annese, cercando di capire se veramente si sia arrivati ad una svolta importante circa la questione. Il dott. Annese ha ribadito che il Consorzio e la Provincia andranno per il momento per la propria strada, visto che l'amministrazione comunale presieduta dal sindaco Antonio Azzollini ha voluto tirarsi fuori dalla questione. Infatti la Provincia ha deciso di avviare i lavori di ripristino della dolina in danno al Comune; quindi la somma necessaria ai nuovi lavori di riattamento verrà richiesta al Comune, risolvendo quindi una controversia, dovuta alla responsabilità del Comune di avere abbandonato il Pulo a se stesso, agli sciacalli e ai vandali dell'abbandono, nell'anno in cui era stata concessa la gestione all'ente locale. Annese ha precisato che ufficialmente non c'è ancora una data di riapertura della dolina in quanto si attende la D.I.A. del Comune e bisogna superare alcuni cavilli burocratici per l'avvio dei lavori che dovrebbero durare dai due ai tre mesi per terminare, nel peggiore dei casi, entro la fine della stagione estiva. I lavori si dovrebbero sviluppare secondo un progetto tecnico realizzato dal dott. Bernardoni ricalcando quindi i lavori che ripristinarono il Pulo nel 2003. Per il momento non ci saranno modifiche al percorso che, tenendo fede al piano di sicurezza, dovrà quasi obbligatoriamente essere quello già presente, ma che potrebbe subire delle modifiche in seguito a studi più specifici a riguardo. Quindi l'itinerario all'interno della dolina non arriverà alle grotte, nelle quali è ancora pericoloso emtrare, ma in seguito verrà studiata la situazione di alcune di esse (probabilmente grotta Ferdinando e grotta Carolina) per capire se sia il caso di farvi arrivare i turisti. La Provincia ha garantito uno stanziamento di 40.000 euro annui per 5 anni a favore della gestione della dolina da parte del consorzio, mentre per i lavori ne ha stanziati circa 170.000 come risulta dal capitolato dopo avere esaminato circa un anno fa, tramite dei tecnici coordinati dall'arch. Fanelli, l'effettivo stato dei luoghi. Il compito di riattare la dolina è stato affidato alla stessa ditta che eseguì i lavori nel 2003. Un capitolo a parte secondo il dott. Annese meritano le tombe rinvenute all'interno del fondo Azzollini - in cima alla dolina e di proprietà comunale - agli inizi del '900 da Maximilliam Mayer in cui in questi ultimi anni la Sovraintendenza archeologica ha effettuato alcuni saggi di scavo rinvenendo circa un centinaio di reperti che saranno esposti al pubblico all'interno del nuovo museo della casina Cappelluti - ex Lazzaretto - che a breve sarà inaugurato. Quindi la collaborazione fra la Provincia, proprietaria della dolina e il Comune, proprietario del fondo Azzollini e dell'ex Lazzaretto, sarà inevitabile in quanto non si potrà prescindere dal fatto che, volendo collocare il sito in ambito didattico e turistico, la visita di entrambi dovrà essere strettamente correlata. Le tombe non verranno riportate alla luce - adesso sono completamente ricoperte dal terreno - ma molto probabilmente all'interno dell'ex Lazzaretto verranno allestite delle ricostruzioni di esse. Per il presidente del Consorzio, la sorveglianza del Pulo in vista della sua riapertura sarà intensificata. Infatti verrà firmato un protocollo d'intesa con le guardie campestri e probabilmente anche con altri istituti di vigilanza. Non è previsto l'insediamento di un custode 24 ore su 24 che vada ad alloggiare per le ore notturne nei pressi della dolina, ma sicuramente verrà aumentata la sorveglianza da parte della Polizia provincia che fino ad oggi è stata pressocchè inesistente. Il Consorzio sta organizzando una serie di iniziative per valorizzare il Pulo e collocarlo in campo turistico in ambito nazionale. Il gruppo comunicazione e didattica, infatti, sta realizzando una serie di depliants ed una piccola guida stampata turistica da diffondere secondo modalità ancora in fase di studio unitamente ad un “catalogo scuole” che verrà distribuito a partire dal prossimo settembre. L'ambizione sarebbe quella di portare la dolina alla B.I.T. (Borsa internazionale del turismo) di Milano e alla mostra “Mediterre” che si tiene quasi sempre in Puglia. E' previsto l'inserimento del sito all'interno di percorsi turistici urbani ed extraurbani e quindi la dolina sarà associata alle visite del Duomo, del centro storico ecc. per quanto riguarda il territorio di Molfetta e delle Grotte di Santacroce, del Parco dell'Alta Murgia, che sono al di fuori della nostra città. L'accesso alla dolina avverrà dietro il pagamento di un ticket che sarà sicuramente agevolato per i molfettesi. Non è ancora definito se nel costo sarà compresa anche una guida o bisognerà pagarla a parte. Le guide saranno formate attraverso corsi effettuati all'interno delle associazioni facenti parte del consorzio stesso e si sta valutando l'eventualità di aprire detti corsi anche a gente esterna ad esse.